variante omicron coronavirus vaccino vaccini

IL FALLIMENTO ANNUNCIATO DELLA QUARTA DOSE – IL MINISTERO DELLA SALUTE HA DATO IL VIA LIBERA PER GLI OVER 60 ALLA QUARTA DOSE DEL VACCINO ANTI COVID MA LE REGIONI PREVEDONO UNA SCARSA AFFLUENZA E NON VOGLIONO RIAPRIRE GLI HUB – ALCUNI ESPERTI STORCONO IL NASO E I MEDICI DI FAMIGLIA SI DEFILANO – AGGIUNGIAMOCI POI CHE SI VA VERSO IL CLOU DELLA STAGIONE VACANZIERA E CHE IL PERSONALE ADDETTO ALLE PUNTURE SCARSEGGIA…

Paolo Russo per “La Stampa”

 

il piano per la quarta dose

I medici di famiglia sembrano alzare bandiera bianca già prima di scendere in campo, a molti infettivologi la quarta dose per gli over 60 fa storcere il naso e tanto le Regioni quanto il ministero della Salute non si illudono, prevedendo un avvio sprint e poi una frenata a fine mese.

 

Dopo il flop decretato dagli ultraottantenni, anche per i «diversamente anziani» il richiamo-bis sembra assumere i contorni di un fallimento annunciato. Vuoi perché in molti sono convinti che convenga aspettare gli antidoti aggiornati in autunno, vuoi perché con Omicron 5 non è che le prestazioni dei vaccini siano state proprio esaltanti.

 

Aggiungiamoci poi che si va verso il clou della stagione vacanziera e che il personale addetto alle punture scarseggia ed ecco che oggi a fare professione di ottimismo sono in pochi.

 

Il peso dell'effetto ferie

spot quarta dose

«Non c'è una domanda tale da riaprire nuovi hub», preannuncia il governatore toscano, Eugenio Giani. E così la pensano parecchi suoi colleghi, con il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, che si appella al governo «affinché proroghi le Uscar, le unità anti-virus territoriali, che servono a supplire alle carenze di personale medico». Il quale non solo scarseggia, ma almeno nel territorio lavora nella più totale disorganizzazione.

 

Per credere, ascoltare il segretario nazionale del sindacato dei medici di famiglia Fimmg, Silvestro Scotti: «Dopo un periodo di stallo sono iniziate le richieste di quarte dosi, ma molti medici di famiglia sono in ferie o stanno per andarci». Ma come, viene da chiedersi, non ci sono i sostituti? «Il sostituto non ha la possibilità di accedere alla piattaforma vaccinale e quindi non può somministrare il secondo booster», replica Scotti.

 

spot quarta dose 2

Ammettendo poi che i frigoriferi nei loro studi possono conservare per periodi brevi i vaccini e che quindi le dosi in giacenza sono poche. E se le cose stanno così è quantomeno utopistico immaginare i medici incollati al telefono nella «chiamata diretta» di 13 milioni di over 60.

 

Che sarebbe poi l'unico modo per spiegare loro le ragioni a favore del vaccino, che avrebbero dovuto portare verso la quarta dose il 70% di ultraottantenni e fragili, i quali fino ad oggi se ne sono invece tenuti alla larga. Ragioni sulle quali gli esperti tra l'altro si dividono. E anche questo non spinge verso il successo di questa nuova campagna vaccinale.

 

I dubbi degli esperti

spot quarta dose 4

Dal fronte dei favorevoli al secondo booster, Walter Ricciardi, professore di Igiene alla Cattolica e consigliere del ministro Speranza, dopo aver ammesso che i tanto invocati vaccini aggiornati promessi in autunno «non sono il non plus ultra», raccomanda «di fare la quarta dose subito, perché quelli attuali proteggono contro la malattia grave e la morte».

 

Tra l'altro, ricorda dagli Usa il consigliere scientifico della Casa Banca, Anthony Fauci, «l'emergenza è adesso e ora va fatto il richiamo che non pregiudica la possibilità di fare un'altra dose con il vaccino bivalente in autunno». Non la pensa affatto così il virologo dell'Università Bicocca di Milano, Francesco Broccolo: «Che il vaccino attuale non sia più protettivo rispetto al rischio di contagio ormai è evidente.

 

vaccino covid

La sua efficacia contro l'infezione dura al massino due mesi ed è anche relativa, mentre la memoria cellulare funziona meglio dal proteggere dalla malattia grave, anche se dati di efficacia reali mancano perché fino ad ora ci si è basati su quelli forniti da modelli matematici».

 

Il professore quindi sentenzia: «Io il secondo booster agli over 60 adesso non lo avrei fatto, al massimo mi sarei limitato a fornirlo a chi ha fatto il primo richiamo nel 2021 e non ha contratto poi la malattia». Ancora più tranchant è l'altro virologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti: «Andava prima fatta un'analisi seria sul perché chi poteva fare la quarta dose nei mesi scorsi non l'ha fatta, mentre ora si pretende che la si faccia sotto l'ombrellone. Siamo di fronte a un fallimento annunciato».

roberto speranza e anthony fauci

 

Anche perché secondo Bassetti «tra i vaccinati con tripla dose e chi è guarito una o due volte dal Covid, il 98-99% della popolazione è immunizzata contro la malattia grave». Una diatriba che certo non apre le porte del successo alla quarta dose.

roberto speranza 1roberto speranza 2roberto speranza

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”