elisa granato si fa iniettare la prima dose di vaccino contro il coronavirus oxford

NON DITE AI NO-VAX CHE IL VACCINO PER IL CORONAVIRUS VALE 50 MILIARDI. IL DETTAGLIO È CHE SOLO I PRIMI CHE LO AVRANNO PRONTO RIUSCIRANNO A DOMINARE IL MERCATO, E ALCUNI PAESI EUROPEI SPINGONO PER UNIRE LE FORZE E COMPETERE SULLO STESSO PIANO CON USA E CINA, CHE HANNO MESSO IN CAMPO INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI ENORMI - LA LETTERA DEI MINISTRI DELLA SALUTE UE PER TRATTARE UNITI COI COLOSSI FARMACEUTICI

 

1 - CORSA AL VACCINO, LA LETTERA DELL'EUROPA "TRATTIAMO UNITI CON I COLOSSI FARMACEUTICI"

Paolo Russo per “la Stampa

 

ANTHONY FAUCI SI VACCINA

Italia, Germania, Francia e Olanda provano a far uscire l' Europa dall' angolo nel match sui vaccini, che Stati Uniti e Cina, insieme a Big Pharma, stanno provando a vincere giocando d' anticipo. Per questo il nostro ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme ai suoi omologhi dell' inedito "Core group" hanno preso carta e penna per dire alla Commissione Ue e alla sua presidente, Ursula von der Leyen, che è ora di allearsi per stringere accordi con le case farmaceutiche e far sì che ogni Stato membro possa ricevere le dosi di vaccino che servono.

 

Anche perché lasciare il campo libero a Usa e Cina, potrebbe comportare uno svantaggio economico, soprattutto se nuove ondate epidemiche costringessero a fermare le attività con una popolazione non immunizzata.

 

«Accelerare e garantire l' accesso ai vaccini contro il Sars-cov 2 è una delle questioni più urgenti che l' Unione europea deve attualmente affrontare», esordiscono i quattro. Che dichiarano di aver unito le forze «al fine di assicurare il risultato più veloce e migliore possibile nel processo di negoziazione avviato con i principali attori dell' industria farmaceutica». E che la "Inclusive Vaccine Alliance" del quartetto non sia stata con le mani in mano, lo spiegano affermando che l' Alleanza «ha già avviato le discussioni con diverse case farmaceutiche che attualmente stanno sviluppando vaccini, con l' obiettivo di assicurare un approvvigionamento sufficiente per l' Ue».

 

vaccino

Speranza spiega che «in Europa siamo avanti sia con il vaccino della Johnson & Johnson sperimentato in Olanda che con quello di AstraZeneca in collaborazione con l' università di Oxford che promette di diffondere le prime dosi entro fine anno». Che nessuno debba essere lasciato indietro Speranza e i suoi colleghi lo ribadiscono affermando che «l' Alleanza assicurerà attraverso un processo equo e trasparente che ogni Stato membro dell' Ue possa ricevere, secondo i termini del rispettivo contratto, una uguale quota di vaccino disponibile in base alla propria densità di popolazione».

 

I principi a cui si ispira la strategia sono quelli «di un approccio scientifico alla selezione dei vaccini e della collaborazione e trasparenza tra gli Stati membri e le terze parti industriali». Come dire: si punta solo sui cavalli potenzialmente vincenti e niente accordi sottobanco.

 

cerotto vaccino coronavirus

La proposta verrà ora discussa il 12 giugno dalla Commissione Ue, che secondo fonti europee però la questione vaccini l' ha affrontata proprio in queste ore, puntando a un approccio comune che offra un unico percorso di negoziazione alle aziende e una sorta di «condivisione del rischio» degli ingenti finanziamenti sostenuti dall' industria per le sperimentazioni.

 

Questo in cambio di una garanzia anticipata sull' approvvigionamento dei vaccini.

«In tutto il mondo è partita la sfida dei vaccini, ma Cina e Stati Uniti si sono mossi come una macchina da guerra per arrivare primi e noi, senza questa iniziativa, rischiamo di non essere della partita», afferma Speranza, condensando così il ragionamento fatto agli altri ministri per convincerli a fare il passo.

 

 «Siamo partiti in quattro perché se avessimo aspettato un accordo tra tutti e 27 i Paesi dell' Unione saremmo arrivati tardi. E un conto è confrontarsi con i colossi del farmaco come singolo paese, un altro è farlo a livello comunitario». Ma Speranza ci tiene a ribadire che quello europeo sarà un modello «diverso rispetto a quelli di Cina e Usa, in virtù dei nostri valori. Mentre Trump punta a vincere per sé la sfida, noi non prevediamo alcuna conventio ad escludendum: se troviamo il vaccino- assicura- lo mettiamo a disposizione dell' umanità».

 

 

vaccino coronavirus

2. LA GRANDE SFIDA DELLA RICERCA IN PALIO UN AFFARE DA 50 MILIARDI

Pa. Ru. per “la Stampa

 

A caccia del vaccino anti-Covid si sono lanciati tutti, americani, cinesi, inglesi, tedeschi, canadesi ed anche noi italiani, anche se con investimenti che non reggono il confronto con quelli miliardari delle grandi multinazionali del farmaco o del governo Usa. Big pharma del resto ha fiutato da subito l' affare, perché arrivare primi significa mettere le mani su un bottino che può valere fino a 50 miliardi di euro, come valutano gli analisti finanziari e chi in Borsa hanno già iniziato a scommettere sui possibili cavalli vincenti.

 

Trump dal canto suo è andato a puntare anche all' estero pur di tagliare per primo il traguardo, investendo 1,2 miliardi di dollari sulla sperimentazione che lo Jenner Institute di Oxford sta conducendo con la britannica Astra Zeneca e la collaborazione della nostra Irbm di Pomezia. I primi test sui macachi hanno un po' spento gli entusiasmi iniziali ma il 21 maggio la multinazionale ha già annunciato la produzione di 400 milioni di dosi.

 

vaccino coronavirus

A gareggiare non ci sono soltanto governi e Big pharma, ma anche piccole aziende biotech, come l' italiana ReiThera, sempre di Pomezia, che entro l' estate avvierà con lo Spallanzani di Roma le prime sperimentazioni su volontari sani, grazie a 8 milioni di finanziamenti pubblici. Una singola dose di vaccino ha indotto una forte risposta immunitaria nei test sugli animali. Ma quando si va sull' uomo la lunga storia delle sperimentazioni cliniche insegna che tutto si rimette in discussione.

 

Una quindicina di giorni fa, l' Oms ha censito la bellezza di 118 candidati vaccini in tutto il mondo, ma sono 12 quelli in fase clinica di sperimentazione: Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) - Moderna Therapeutics (Usa); Accademia di Scienze Mediche Militari di Pechino - CanSino Biologics (Cina); Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) - Inovio Pharmaceuticals (Usa); Shenzhen Geno-Immune Medical Institute (Cina, due candidati vaccini); Università di Oxford (Gran Bretagna); Sinovac Biotech (Cina); Beijing Institute of Biological Products/Wuhan Institute of Biological Products (Cina); BioNTech/Pfizer (Germania) Symvivo (Canada).

conte speranza zampa

 

Per mettere ordine, l' Oms ha lanciato il "Solidarity Vaccine Trial", uno studio randomizzato per valutare sicurezza ed efficacia dei candidati in un' ottica di cooperazione internazionale. Ma si tratta di una collaborazione per la fase iniziale della sperimentazione. Che sia la premessa di accesso equo al vaccino è tutto da dimostrare.

 

Intanto dagli Spedali Civili di Brescia arriva una scoperta che, se confermata, potrebbe cambiare le carte in tavola. Un paziente senza sintomi ma con carica virale molto alta sarebbe la prova che il virus è mutato. Da piccoli frammenti della sua versione "depotenziata" gli scienziati potrebbero sviluppare una variante così attenuata da trasformarsi in vaccino. Un tassello in più che ci si augura contribuisca a chiudere il puzzle.

moderna casa farmaceutica

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...