VESTIVAMO ALLA MARINARA, OGGI C'È IL COVID E SEMBREREMO ASTRONAUTI - ARRIVA IL TRENCH ANTI-VIRUS, SVILUPPATO DA UNA STILISTA ROMANA. ''HUT'' È UNA GIACCA CON CAPPUCCIO CHE HA UNA VISIERA TRASPARENTE, CON L'ARIA CHE PASSA ATTRAVERSO UN FILTRO - ANCHE IL TESSUTO DELLA GIACCA NON LASCIA PASSARE GLI AGENTI VIRALI
Gabriella Sassone per Dagospia
Fermi tutti! Arriva il trench anti-Covid. Destinato ad andare a ruba in questi tempi cupi dove si vive col terrore di contagiarsi. Visto che le problematiche legate al virus maledetto, purtroppo, non sono finite (Costa Smeralda docet) e con la stagione fredda sarà quanto mai importante mantenere comportamenti responsabili per evitare il dilagare del virus.
Il distanziamento sociale, una delle poche armi a nostra disposizione, si è rivelata efficace, ma spesso è difficile da mantenere sia per propria distrazione che per comportamenti altrui poco rispettosi della regola del metro. Quindi? Vestiremo come astronauti, pur di proteggerci. Ed ecco qua che dall’estro della stilista romana Sabrina Persechino, designer- architetto famosa per il mix vincente di sartorialità e innovazione che caratterizza le sue collezioni, ha ideato un capo destinato a diventare un must dell’era Covid. Si chiama “HUT” ed è un trench che, grazie alla propria struttura, permette di isolarsi completamente dall’ambiente esterno pur mantenendo vivo il contatto sociale.
“HUT”, che in inglese significa rifugio o capanna, rende perfettamente l’idea: è una giacca con cappuccio con un sistema di apertura/chiusura. Il cappuccio è dotato di una visiera trasparente, che permette il riconoscimento del viso e la lettura del labiale, e attraverso la quale l’aria permea grazie a due fessure dotate di un filtro. Il capo è strutturato a tre strati: uno esterno di tessuto impermeabile, uno centrale di tessuto filtrante agli agenti virali (meltblown) e una fodera interna.
Unisex, adatto a lei e a lui, lineare e moderno nel design, HUT è disponibile in più nuances (blu, nero, grigio, rosso e giallo) e può essere personalizzato con fodere interne di varie fantasie, più sobrie, a tinta unita, oltre che a righe e fantasie astratte di diversi colori. E’ dotato di tasche interne che possono contenere la visiera e il cappuccio, oltre che i dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti e quanto necessario per l’igienizzazione.
Si tratta, in definitiva, di un capo di abbigliamento che protegge se stessi e gli altri, senza rinunciare al design, all’eleganza e ad un tocco glamour tipico della moda. Varie le declinazioni: dalla versione “basic” a quella sartoriale in cui, a secondo delle proprie necessità si possono personalizzare la pesantezza (con l’introduzione di imbottiture antifreddo amovibili), il colore, le fantasie delle fodere.
E se la protezione individuale non dovesse essere più necessaria, HUT si trasforma velocemente in un normalissimo trench, perché cappuccio e visiera sono sganciabili facilmente. “Ho voluto creare un capo alla moda che sia anche in grado di proteggere dal virus, dando così una tranquillità sociale che in epoca Covid è stata persa”, spiega Sabrina Persechino. “Infatti nella vita quotidiana può accadere di incontrare persone che non rispettano le norme di distanziamento e protezione, allora ho pensato ad soluzione legata all’abbigliamento personale.
Hut è un indumento elegante e al tempo stesso protettivo, che permette di muoversi in tutta sicurezza al riparo dal Covid19“. La moda dunque (come già dimostrato con le mascherine fashion griffate) come strumento di sicurezza che allenti le possibili tensioni sociali, o ancora come espediente per superare gli ostacoli che a volte tengono lontani dalle persone care. HUT, infatti, potrà metterci in grado di avere contati in tutta sicurezza con persone fragili, come ad esempio anziani ricoverati, o essere utilizzato dal mondo dell’arte e dello spettacolo come strumento strategico per riprendere l’attività degli eventi, con eleganza e sicurezza.
Hut è il frutto della collaborazione fra Sabrina Persechino (titolare dell’omonimo Atelier a Roma e protagonista della Haute Couture) e Giuseppe G. Amaro, massimo esperto in materia di sicurezza in manifestazioni pubbliche e grandi eventi, fondatore della GAe Engineering. Insomma, se prima vestivamo alla marinara, oggi vestiremo bardati come simil-astronauti.