inflazione

SAPETE DOVE CI RIMBALZA IL BALZELLO? - ALTRO CHE TASSE, LA VERA STANGATA SARÀ L'INFLAZIONE: UN CETRIOLO DA QUASI 14MILA EURO A FAMIGLIA - L'INESORABILE AUMENTO DEI PREZZI, OLTRE AL RINCARO ENERGETICO DOVUTO ALLA GUERRA, PROVOCHERÀ LA RINUNCIA A PIÙ DI UNA MENSILITÀ DI STIPENDIO ALL'ANNO PER OGNI ITALIANO - MA IL SALASSO NON È FINITO E SI ABBATTERÀ ANCHE SUI SOLDI CHE TENIAMO IN BANCA O DENTRO IL COMODINO E SU QUELLI CHE ABBIAMO INVESTITO SPERANDO DI RICAVARNE QUALCOSA...

Sandro Iacometti per “Libero Quotidiano

 

IGNAZIO VISCO

«L'aumento dei prezzi», ha detto qualche giorno fa il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, durante le sue considerazioni finali, «è una tassa ineludibile». Quello che il numero uno di Via Nazionale si è guardato bene dal dire, però, è a quanto ammonterà questo balzello capitato tra capo e collo a causa delle dinamiche innescate dalla guerra, che si sono aggiunte ad un andamento del costo dell'energia già impazzito prima dell'invasione dell'Ucraina.

 

Due sono i settori su cui l'inflazione farà calare la sua scure. Uno, ovviamente, riguarda i consumi. Lo scorso anno, con un primo semestre ancora frenato dalla pandemia e un secondo caratterizzato da una robusta crescita dell'economia, la spesa delle famiglie ha superato la soglia dei mille miliardi di euro, attestandosi a 1.017 miliardi.

 

inflazione 1

Al netto di possibili fluttuazioni della propensione agli acquisti dovuta ovviamente al caro prezzi, l'aumento totale della spesa che sarà provocato da un'inflazione che oggi è al 6,9% ma la Commissione europea prevede posizionarsi nella media annuale al 5,9%, si aggira sui 60 miliardi di euro. Si tratta di una stangata di oltre 2.300 euro a famiglia.

 

TASSA SUL RISPARMIO

Già così, lo scenario è tutt'altro che roseo. Per molti italiani, infatti significa rinunciare a più di una mensilità di stipendio. Ma il salasso purtroppo non è finito. La tassa dell'inflazione, infatti, si abbatterà anche sui soldi che teniamo in banca o dentro il comodino e su quelli che abbiamo investito sperando di ricavarne qualcosa.

 

INFLAZIONE IN AUMENTO

Nel primo caso la perdita sarà netta. I circa 1.600 miliardi detenuti dagli italiani sui conti correnti o in contanti, secondo le ultime rilevazioni del Centro studi del sindacato Fabi, diventeranno automaticamente di meno.

 

Non di poco, ma di ben 94 miliardi. Nel secondo caso l'erosione potrebbe essere compensata dagli eventuali guadagni (cosa possibile considerato che le borse sono in calo, ma i rendimenti dell'obbligazionario salgono), ma sempre di sforbiciata al patrimonio si tratta. E il conto sarà salato, perché alla fine dello scorso anno le famiglie italiane, tra azioni, titoli di Stato, fondi comuni e polizze assicurative detenevano la bellezza di 3.393 miliardi.

 

INFLAZIONE

Mettendo tutto insieme si arriva ad una ricchezza finanziaria di 4.997 miliardi di euro. Una cifra strabiliante, dovuta in gran parte ai risparmi accumulati negli anni della pandemia, che hanno permesso alla montagna di crescere di oltre 300 miliardi di euro.

 

Ebbene, tutto questo ben di Dio verrà messo severamente a dieta dai rincari di materie prime, energia e prodotti finiti, che provocheranno una sforbiciata complessiva dei nostri risparmi di ben 294 miliardi.

 

inflazione 5

Ora non resta che sommare le due stangate e arriviamo alla modica cifra, euro più euro meno, di 354 miliardi, più dell'intero Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ed eccola allora la tassa «ineludibile» su cui ha lanciato l'allarme il governatore Visco. Il costo del megabalzello per ogni famiglia sarà di poco meno di 14mila euro. Per la precisione 13.774.

 

inflazione 3

Soldi mangiati dall'economia di guerra, vaporizzati dall'inflazione. Quattrini che saranno sottratti ai consumi e, di conseguenza, al Pil. È con questi dati che il governo nei prossimi mesi dovrà confrontarsi. Non solo al suo interno, ma anche con la Commissione europea, che nelle ultime settimane ha rilanciato a gran voce l'allarme sul nostro debito pubblico, mettendo Mario Draghi all'angolo: senza scostamento di bilancio finiamo a gambe all'aria da soli, spendendo in deficit ci finiremo per colpa dello spread.

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…