SAPETE PERCHÉ I CUBANI SONO COSÌ BRAVI COI VIRUS? PERCHÉ CASTRO ERA CONVINTO CHE GLI AMERICANI AVREBBERO FATTO FUORI LUI E IL SUO REGIME CON LE ARMI BATTERIOLOGICHE, E DA DECENNI FORMA GENERAZIONI DI MEDICI ESPERTI NELL'AFFRONTARE LE EPIDEMIE - ''RESTEREMO QUI TUTTO IL TEMPO CHE SERVE'', LE PAROLE DEL CAPO DELEGAZIONE DI 37 DOTTORI E 15 INFERMIERI CHE DALL'HAVANA SONO ARRIVATI A CREMA (VIDEO)
LA "BRIGATA CUBANA" ARRIVATA IN SOCCORSO DEI MEDICI ITALIANI
Chiara Baldi per ''La Stampa''
«Resteremo qui per tutto il tempo che serve, siamo venuti ad aiutare l' Italia». Il dottor Carlos Ricardo Perez Diaz nella vita è direttore dell' ospedale «Joaquin Albarran» de L' Avana, a Cuba, ma nei prossimi giorni l' Italia e la Lombardia impareranno a conoscerlo come il capo delegazione della «brigata cubana», formata dal personale sanitario e medico che ieri, poco dopo le 18, è atterrata all' aeroporto di Malpensa. Perez Diaz guida un team di 37 medici e 15 infermieri che da Cuba sono venuti volontariamente in soccorso ai colleghi che da oltre un mese stanno affrontando l' emergenza coronavirus in Lombardia, dove ieri ci sono stati altri 361 morti e 1691 contagi in più rispetto a sabato.
In particolare, il gruppo di professionisti lavorerà all' interno dell' ospedale da campo allestito fuori dal nosocomio di Crema, uno di quelli che in queste settimane è stato in prima linea nella lotta al Covid19. Tutto il team di 52 persone sarà operativo da domani mattina e, appunto, rimarrà in Italia «fino a che sarà necessario».
I medici sono sbarcati dall' aereo vestiti con il camice bianco e avevano tutti una mascherina filtrante e un paio di guanti. E appena scesi dall' aereo hanno srotolato la bandiera cubana. «Per noi», ha spiegato il dottor Perez Diaz, «la patria è l' umanità e quindi andiamo dove è necessario andare: la nostra è una formazione medica non solo scientifica ma soprattutto legata all' umanesimo». Per questo, ha detto il dottore, «le nostre famiglie hanno accolto senza alcun problema la nostra scelta di venire in Italia a aiutare nella lotta al coronavirus: loro sanno e comprendono perfettamente che quando succedono cose come questa, noi medici dobbiamo andare ad aiutare lì dove serve. Sono pienamente consapevoli di questo».
Per l' ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodriguez Ruiz, «questo è il nostro spirito, uno spirito che arriva dal nostro patriota José Marti e che noi ci portiamo dietro da sempre». L' età media del team, come ha chiarito Perez Diaz, è di 49 anni ed è composto da un responsabile della logistica e del coordinamento oltre che dai medici e infermieri. Tra i camici bianchi, Perez Diaz ha spiegato che ci sono «23 specialisti in medicina generale integrale, tre pneumologi, altrettanti intensivisti, tre specialisti in malattie infettive e altri tre specialisti di emergenza», mentre tra gli infermieri si contano sette intensivisti e otto specializzati in emergenze. Alcuni dei professionisti cubani erano in prima linea in Africa, nel 2014, per l' epidemia di Ebola.
Ad accogliere il gruppo c' era una delegazione di Regione Lombardia, tra cui il vicepresidente Fabrizio Sala che ha parlato di un aiuto «importante, perché questo gruppo di professionisti contribuirà in maniera forte e decisiva a sostenere chi è in prima linea per contrastare il virus». Nei giorni scorsi la Cina aveva inviato un team di medici e aiuti sanitari, mentre nei prossimi giorni sarà la Russia a aiutare l' Italia e la Lombardia, con l' invio di nove aerei militari carichi di uomini e mezzi: il Cremlino invierà otto brigate mediche per un totale di 120 persone tra medici ed esperti virologi. E dalla Russia arriveranno anche ospedali modulari da campo, un centinaio di ventilatori polmonari e anche 500 mila mascherine mediche.