pregiudizio di conferma

SE SOLO I CRETINI NON CAMBIANO IDEA, ALLORA SIAMO TUTTI CRETINI – QUANDO PARLIAMO CON UNA PERSONA CHE LA PENSA DIVERSAMENTE, IL NOSTRO CERVELLO SI DISCONETTE E SMETTIAMO DI ASCOLTARE: UNA RICERCA BRITANNICA SVELA COSA ACCADE AI NEURONI DURANTE IL MECCANISMO DEL “PREGIUDIZIO DI CONFERMA”. IN SOSTANZA IL CERVELLO, SENZA UN ATTO DI VOLONTÀ COSCIENTE, SELEZIONA E PRESTA ATTENZIONE A QUELLE INFORMAZIONI CHE CONFERMANO SCELTE E GIUDIZI PASSATI MENTRE…

Giordano Tedoldi per "Libero quotidiano"

 

pregiudizio di conferma 4

Cambiare idea non è facile. Con buona pace del detto "solo i cretini non cambiano idea", tutti noi siamo testimoni di quanto sia difficile ascoltare con obiettività una persona che, ad esempio, demolisce un'opinione alla quale siamo affezionati da lungo tempo. Sulle prime ci disponiamo di buon grado a ascoltare l'interlocutore, comunque già convinti della bontà della nostra tesi, e che riusciremo a confutarlo.

pregiudizio di conferma 9

 

Ma se la discussione procede per un certo tempo in una posizione di equilibrio, alla fine accade qualcosa di singolare eppure molto familiare: semplicemente cessiamo di ascoltare l'altro. Il nostro cervello sembra disconnettersi. Si va avanti a parlare, ma è un dialogo tra sordi, e alla fine ognuno se ne va confermato nella sua opinione e piuttosto seccato con l'altro che si è dimostrato così cocciuto. In realtà, sia noi che il nostro interlocutore ci comportiamo allo stesso modo, come davanti a uno specchio. Entrambi siamo vittime di quello che gli scienziati della mente chiamano «pregiudizio di conferma». Si tratta di un meccanismo attraverso il quale il nostro cervello, senza un atto di volontà cosciente, ricerca, interpreta, seleziona e soprattutto presta attenzione a quelle informazioni che confermano scelte e giudizi passati, e trascura le altre.

pregiudizio di conferma 14

 

CHIAVE DI VOLTA Il "pregiudizio di conferma" è un meccanismo psicologicamente decisivo per capire comportamenti in ambiti diversi come la politica, la scienza, l'istruzione. Del resto, è necessario che la nostra identità abbia, per così dire, fondamenta solide, e non possiamo permetterci di cambiare opinione alla prima considerazione avversa, o saremmo in balia della tempesta di informazioni molteplici e contraddittorie che, nel nostro mondo della comunicazione onnipervasiva, ci assediano da ogni parte.

 

pregiudizio di conferma 16

In altre parole, un certo preconcetto favorevole alle nostre scelte e valutazioni, e alle opinioni che ci accompagnano da lungo tempo, è salutare, e favorisce la formazione di una personalità ben costruita. Ma la cosa interessante è che, mentre finora il "pregiudizio di conferma" rimaneva un fatto osservato dalla psicologia, ma le cui cause scientifiche, al livello di funzionamento cerebrale, non erano chiare, ora una ricerca congiunta della City University e dell'University College di Londra getta uno sguardo dentro la nostra testa, per capire cosa accada ai neuroni quando ci impegniamo in una discussione senza voler minimamente cambiare idea.

 

pregiudizio di conferma 15

E la risposta è abbastanza sorprendente anche se, per certi versi, prevedibile: sì, il nostro cervello si spegne, si "disconnette", proprio come ci è sembrato in tante occasioni. Per essere più precisi, nella zona mediale posteriore della corteccia prefrontale, che è implicata nei processi decisionali, si è osservata una "ridotta sensibilità neurale" verso la forza delle opinioni degli altri, quando queste opinioni sono tese a confutare le nostre.

 

pregiudizio di conferma 1

IL FILTRO Dalla stessa ricerca è emerso che le nostre convinzioni alterano già il modo in cui ci rappresentiamo le informazioni, creando una specie di filtro "neurale" che seleziona tutto quello che favorisce le nostre idee, e sbarra tutto quello che rischia di negarle. Uno sbarramento che vediamo costantemente in atto anche in molti altri comportamenti, ad esempio il fatto che tendiamo a approvvigionarci di informazioni sempre da quelle fonti che la pensano già come noi, o che abbiamo più simpatia per quelle persone che confermano o addirittura sposano le nostre convinzioni più radicate, siano esse di natura politica, ideologica, religiosa o di altro genere.

pregiudizio di conferma 2

 

Quindi anche il detto citato ha una sua logica, solo che va invertito: non è che solo i cretini non cambino idea, è che tutti siamo in un certo modo un po' cretini, proprio sul piano del funzionamento del cervello - la famosa "ridotta sensibilità neurale" verso le opinioni dissonanti con la nostra, di cui ci parlano i neuroscienziati inglesi -, e di conseguenza ci risulta difficile farlo.

 

pregiudizio di conferma 7

LA SMENTITA Alla luce dello studio, dovremmo stupirci che, ogni tanto, sia pure raramente, il nostro cervello accetti di smentirsi! Immaginate che sforzo debba essere per lui abbracciare un'opinione contraria e che, dunque, è costituzionalmente incline a sottovalutare, a mettere in ombra, a screditare. La formazione di una convinzione è un processo estremamente complicato e ancora in gran parte misterioso, ma possiamo dire che una volta formata, la natura umana tende a renderla granitica. Non prendiamocela troppo con i testardi dunque, e salutiamo come eroi quei pochissimi capaci di cambiare opinione.

pregiudizio di conferma 6pregiudizio di conferma 11pregiudizio di conferma 13pregiudizio di conferma 8pregiudizio di conferma 5pregiudizio di conferma 12pregiudizio di conferma 10

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”