paolo pozzessere, debbie castaneda, silvio berlusconi

SE NE È ANDATO A 67 ANNI PAOLO POZZESSERE, L’EX POTENTE DIRETTORE COMMERCIALE DI FINMECCANICA CHE NEL 2012 FINÌ STRITOLATO DAL BERLUSCONISMO SENZA LIMITISMO PER GLI AFFARI. E POZZESSERE DIVENNE IL CAPRONE ESPIATORIO DA SBATTERE IN GALERA AL POSTO DI CHI DAVVERO TIRAVA I FILI DELLE TANGENTI – L’INTERCETTAZIONE AMBIENTALE DEL 2014 TRA CARMINATI E POZZESSERE SU ALEMANNO (“S’È CIRCONDATO DI UNA BANDA DI CIALTRONI”), SU POLLARI E SU LA RUSSA (“IGNAZIO DEVE STA’ ATTENTO ALLA SORCA. È MALATO") – VIDEO

 

 

DAGOREPORT

Paolo Pozzessere

Se ne è andato a 67 anni Paolo Pozzessere. Alto, bello, dotato di simpatia travolgente, laurea in Giurisprudenza e ampia esperienza internazionale, l’ex potente direttore commerciale di Finmeccanica finì stritolato dal berlusconismo senza limitismo per gli affari. L’immancabile caprone espiatorio da sbattere in galera al posto di chi davvero tirava i fili del potere.

 

Fu arrestato all'alba di martedì 23 ottobre 2012 a Napoli dai carabinieri del Noe e dagli agenti della Digos nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sulla fornitura di elicotteri e armamenti a Panama, effettuata da AgustaWestland, Selex e Telespazio.

 

SILVIO BERLUSCONI - RICARDO MARTINELLI - VALTER LAVITOLA

Furono i verbali di Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle Relazioni istituzionali di Finmeccanica, a svelare ai pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock i retroscena delle commesse internazionali trattate in India, a Panama, in Indonesia e in Russia.

 

Pozzessere rimase figura conosciuta solo agli addetti e dintorni fino a quando spuntarono le intercettazioni. Come quella, molto interessante, tra Pozzessere e Carminati riportata da ‘’La Repubblica’’.

 

INTERCETTAZIONE AMBIENTALE TRA CARMINATI E POZZESSERE

Carlo Bonini per “la Repubblica” – articolo del 6 dicembre 2014 -Estratti

 

massimo carminati 4

Quanto pesa Massimo Carminati nelle dinamiche del Potere? Ne è uno snodo? Dove finisce il mito nero che lo precede e dove comincia la realtà? Quali informazioni privilegiate e ricatti maneggia per proteggere la sua immunità di Signore del “Mondo di Mezzo”?

 

Il 13 giugno 2013, al distributore Eni di Corso Francia, il suo ”ufficio all’aperto”, le cimici del Ros dei carabinieri catturano una lunga conversazione che suggerisce delle risposte. Carminati viene raggiunto da un vecchio amico e “camerata”.

 

Paolo Pozzessere

Paolo Pozzessere, fino a pochi mesi prima direttore commerciale e responsabile delle commesse all’estero di Finmeccanica, travolto dall’inchiesta della Procura di Napoli per la quale, nel marzo scorso, verrà rinviato a giudizio con Valter Lavitola per corruzione internazionale (una tangente da 18 milioni di euro a Riccardo Martinelli, presidente della Repubblica di Panama).

 

guarguaglini borgogni

 

È una conversazione che evoca ex ministri della Repubblica (Ignazio La Russa), sindaci (Alemanno), costruttori (Ligresti), direttori dei Servizi Segreti (Nicolò Pollari), i vecchi e i nuovi assetti di Finmeccanica (Borgogni, Pansa). E almeno un affare all’interno del Raccordo Anulare. La “Nuvola di Fuksas”.

………………………………………..

 

ALEMANNO E IL FIGLIO

Il rumore dell’autolavaggio disturba la cimice. Quando l’ascolto riprende, i due discutono di Alemanno, sconfitto alle comunali. Carminati è severo. «Ha raccolto quello che ha seminato. Non ha fatto un cazzo. E si è circondato di una banda di cialtroni».

storace alemanno

 

 

 

Pozzessere osserva: «Io e te non semo comunisti, ma va detto che a destra non ci sono manager». Carminati evoca la Destra forchettona: «Non c’è cultura. Quando arrivano lì fanno “Guarda... ‘Anvedi”. Come quelli che c’hanno una fame atavica ».

 

isabella rauti con il figlio manfredi alemanno foto di bacco

 

 

Pozzessere lo eccita: «E non parliamo di quello che ha combinato il figlio (Manfredi, ndr)». Carminati si fa feroce. «Che famiglia... È un mezzo scemo. Sta co’ Casa Pound e ha fatto danni mica solo a Porto Ercole dove se va l’ammazzano » (il riferimento è a una sanguinosa rissa in discoteca cui Manfredi ha partecipato, ndr). «Ha fatto danni a Ponte Milvio». Pozzessere lo interrompe: «Lui e l’amici suoi pischelli. Tutti pompati e pippati».

 

PAOLO BERLUSCONI SALVATORE LIGRESTI IGNAZIO LA RUSSA

 

 

 

IL “MALATO” LA RUSSA E LIGRESTI

La conversazione vira su Ignazio La Russa. «Un giorno — dice Pozzessere — stavo nell’ufficio di Ignazio, quando era ministro della Difesa». Carminati lo interrompe: «Sì, che lui doveva anda’ all’Interno per pareggia’ i conti di Ligresti. Che poi lui è stato sempre socio della figlia. Fa il capo bene, lui. Me lo ricordo quando da ragazzino andavo a Milano. L’Msi erano lui e il padre.

aida yespica con debbie castaneda

 

 

Gli rompevano il cazzo e dicevano che era mafioso perché era amico di Ligresti. E lui: “È Ligresti che viene da me. No io da lui”. Però Ignazio deve sta’ attento alla “sorca”. È malato. E s’attacca pure... una cosa terribile. È sempre stato così».

 

Pozzessere ricorda di quando si tirava dietro la modella colombiana Debbie Castaneda negli incontri con La Russa. «Sai gli appalti... Ti avrebbe firmato qualunque cosa». E Pozzessere: «Me la portavo apposta».

 

L’AISI E POLLARI UNICO CAPO

NICOLO POLLARI

 

 

 

 

Nel congedarsi i due fanno riferimento all’Aisi, il nostro Servizio segreto interno. Carminati — che, come documentano le carte dell’inchiesta, gode delle informazioni di almeno quattro poliziotti, due carabinieri e di un “mago” degli strumenti di intercettazione, che presenta come “Federico” e che immagina “dei Servizi” — chiede a Pozzessere notizie di un uomo il cui nome risulta “incomprensibile” a chi trascrive l’ascolto: «È sempre “chiuso” all’Aisi?».

pollari

 

Pozzessere glielo conferma e quindi parla di Nicolò Pollari, ex direttore dell’Aise travolto dal caso Abu Omar. I due convengono che «è stato l’unico vero capo dei Servizi». «L’hanno massacrato proprio per quello», ride Carminati. Che quindi, riferendosi al caso Abu Omar, chiosa: «Qui stanno in piedi tutti quelli che hanno lanciato la freccia. Qui c’entra Prodi, c’entra Berlusconi, c’entrano tutti».

 

MAIL DEL 6 DICEMBRE 2014 DI PAOLO POZZESSERE A DAGOSPIA – ‘’NELLA VITA NON HO MAI RINNEGATO NULLA MA IN QUESTA STORIA NON C'ENTRO DAVVERO NULLA’’

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Roberto,

dago e pozzessere

Aspettavo la tua ripresa degli articoli di oggi per iniziare a dire la mia sperando che avrai la usuale cortesia di pubblicarla.

 

Prima di tutto chiedo scusa per le chiacchiere da bar, meglio benzinaio?, che evidentemente ho rivolto ad Alemanno e La Russa, sono appunto chiacchiere di terza mano dette tra conoscenti mentre mi lavano la macchina.

 

Carminati lo conosco da fine anni 70 vivendo io allora, ed anche oggi, a Roma nord. Prima di quel giorno non lo vedevo da almeno 20 anni e lui stesso mi disse che aveva saputo che ero in Finmeccanica dai giornali che riportavano il mio arresto nel 2012. Il nostro incontro è stato del tutto casuale e Carminati mi ha di base manifestato solidarietà' per l'arresto e per quello che la mia famiglia aveva dovuto sopportare sotto la gogna mediatica di allora.

 

Delle attività "criminali" di Carminati avevo letto dall'Espresso ed ero davvero molto stupito di vederlo tranquillo. Meno stupito rimasi nel constatare la sua conoscenza di Finmeccanica considerando le sue amicizie, Cola, che io ad esempio non ho mai conosciuto così come tutti quelli dell'indagine in atto oggi.

 

flavia filippi foto di bacco

Scusa, conosco bene anche Brugia ma perché il suo defunto fratello Raoul era il mio migliore amico.

Nella vita non ho mai rinnegato nulla ma in questa storia non c'entro davvero nulla.

 

PS - Mi dimenticavo di dire che la giornalista della 7 si chiama Flavia Filippi, mia amica e conoscente come me di Carminati. Flavia mi aveva chiesto di poter avere informazioni circa quel progetto, nuvola di Fuksas da Massimo. Io mi limitai a chiedergli se lui avesse voluto parlare con lei. Mi sembra che mi disse che con i giornalisti non ci voleva parlare.

Ciao Paolo Pozzessere

 

 

pierfrancesco guarguaglinidebbie castaneda aida yespicalavitola berlusconi martinelliberlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitolaBERLUSCONI LAVITOLA MARTINELLI FEDERICA GAGLIARDI BOBO VIERI E DEBBIE CASTANEDADebbie Castaneda

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…