vladimir putin gas gasdotto

SE PUTIN NON RIAPRE I RUBINETTI "A INIZIO MARZO POTREMMO ESSERE COSTRETTI A RAZIONARE IL GAS" - SECONDO IL PRESIDENTE DI "NOMISMA ENERGIA", DAVIDE TABARELLI, LE SCORTE DI GAS NON BASTERANNO PER SUPERARE L'INVERNO: "SE CI SARANNO MOLTI GIORNI FREDDI E IL CONSUMO AUMENTERA', A FINE FEBBRAIO O INIZIO MARZO POTREMMO ESSERE COSTRETTI AI RAZIONAMENTI. NELLA STAGIONE FREDDA IL CONSUMO GIORNALIERO PUO' ARRIVARE A 400 MILIONI DI METRI CUBI AL GIORNO..."

Francesco Giubiliei per "il Giornale"

 

DAVIDE TABARELLI

Il nuovo governo non si è ancora insediato che già si affacciano all'orizzonte i primi grandi temi da affrontare a cominciare dalla crisi energetica. L'incidente dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, interessa direttamente anche l'Italia e incide sul prezzo del gas con il rischio di nuovi consistenti aumenti.

 

Come sottolineato da Federconsumatori, «piove sul bagnato. Non bastavano i già notevoli aumenti registrati sulla bolletta del gas, ora a peggiorare la situazione contribuisce il presunto sabotaggio al gasdotto Nord Stream».

 

davide tabarelli

Si tratta di un evento imprevisto in una giornata in cui è stato annunciato che gli stoccaggi italiani di gas sfiorano la soglia del 90%. Secondo il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, il riempimento degli stoccaggi è una buona notizia che però «non ci permette di essere completamente tranquilli per l'inverno. Se ci saranno molti giorni freddi e il consumo aumenterà, a fine febbraio o inizio marzo potremmo essere costretti a razionare il gas».

 

MEME SU PUTIN E IL GAS

Come spiega Tabarelli: «Nella stagione fredda, il consumo giornaliero può arrivare a 400 milioni di metri cubi al giorno. Di questi, metà viene da gasdotti e rigassificatori, l'altra metà dalle scorte. Un quarto della domanda veniva coperta dalla Russia, che però adesso ha ridotto a un terzo la fornitura. Di conseguenza, questo inverno dalla rete ci verrà meno gas. Nei giorni più freddi, dovremo consumare più scorte. E se ci saranno molti giorni freddi, arriveremo a fine inverno con le scorte ridotte. Per non rimanere a secco, potremmo dover razionare».

PUTIN E IL GAS - BY EMILIANO CARLI

 

Più favorevole il parere di Bloomberg per cui «l'Italia ha scorte sufficienti di gas per superare l'inverno anche nel caso in cui venisse a mancare completamente il gas russo» grazie alle forniture provenienti dal Nord Africa anche se, aggiunge l'agenzia statunitense, «dovrà espandere la propria capacità di rigassificazione affinché possa stare tranquilla anche i prossimi inverni».

 

TETTO LA QUALUNQUE - BY CARLI

Proprio il tema del rigassificatore di Piombino è uno dei primi nodi e il nuovo governo dovrà definire una strategia energetica nazionale. Per i prossimi anni, con il raddoppio delle esportazioni algerine verso l'Italia nel 2024 a 18 miliardi di metri cubi all'anno e l'incremento delle importazioni di Gnl dall'Egitto, il fabbisogno energetico italiano dovrebbe stabilizzarsi ma rimangono da risolvere i problemi nel breve termine.

 

Oltre al caro bollette (accentuato nei prossimi mesi), se si vuole prorogare l'impianto degli aiuti messi in campo dal governo Draghi (il bonus per le famiglie, gli sgravi per le imprese, l'abbattimento degli oneri di sistema), occorrerà prevedere una serie di spese e la manovra economica si presenta come una vera e propria corsa contro il tempo.

 

giorgia meloni

Nel prossimo trimestre infatti le bollette elettriche potrebbero aumentare di circa il 60% secondo Nomina energia, un incremento che potrebbe addirittura toccare il 100% senza interventi dell'esecutivo. La partita energetica si gioca poi sui tavoli europei anche in vista della riunione dei ministri dell'energia che si terrà venerdì a Bruxelles per decidere sul pacchetto presentato dalla Commissione europea per fronteggiare il caro bollette.

 

post di viktor orban su giorgia meloni

In questi mesi il governo Draghi si è molto speso per il tetto al prezzo del gas e l'Italia ha firmato una lettera insieme ad altri dodici Paesi indirizzata a Bruxelles chiedendo l'applicazione del price cap sul gas. Presto la palla passerà al nuovo governo di centrodestra che ha il compito di far sentire la propria voce con l'Europa su uno dei dossier più caldi per i prossimi mesi.

GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…