design sesso

SESSO DA ARREDAMENTO - VISTO CHE CON LA PANDEMIA I CORPI SEMBRANO DIVENTATI SOLO VEICOLI DI CONTAGIO, PER RISENTIRCI DI NUOVO A CASA CI SI PUÒ AFFIDARE ALLE CREAZIONI DI DESIGN CHE IN MEZZO SECOLO HANNO RESO OMAGGIO ALLA SESSUALITÀ: IL LETTO LULLABY DI LUIGI MASSONI, LA POLTRONA UP5 DI GAETANO PESCE, IL VASO SHIVA DI ETTORE SOTTSASS CHE RIPRODUCE UN FALLO ERETTO IN CERAMICA ROSA E…

Marco Romani per “il Venerdì di Repubblica

 

vaso shiva 2

Il Gabinetto segreto del Museo archeologico nazionale di Napoli si entra in piccoli gruppi e l'accesso è rigorosamente vietato ai minori. Luci basse, corridoi stretti. Sulle pareti gli affreschi strappati dalle pareti delle ville di Pompei con scene di sesso esplicite, uomini e donne in posizioni semplici semplici o incastrati in elaboratissime contorsioni, figure mitologiche con falli che gli attori porno di oggi nemmeno se li sognano.

 

Poi, nelle bacheche, gli oggetti d'uso quotidiano (vasi, piatti, ex voto, candelieri, bracieri, tintinnabula) dove il fallo, simbolo di fertilità e buona sorte, è esposto, esibito, venerato.

 

vaso shiva 1

Ma la lava del 79 d.C. sembra aver ricoperto e pietrificato per secoli il rapporto tra corpo e design, anche se in forme velate, stilizzate, carsiche, l'erotismo non ha mai abbandonato del tutto l'arredamento domestico.

 

Spiega l'architetta Silvana Annicchiarico, ex direttore del Triennale Design Museum di Milano che nel 2012 ha curato la mostra Kama, la prima (e l'ultima) dedicata al tema sesso e design: «In epoca contemporanea a giocare un ruolo inibitorio è stato il movimento Moderno dei primi decenni del Novecento.

 

Il razionalismo ha piallato e cancellato qualsiasi componente progettuale riconducibile a un'impronta del corpo: il suo unico scopo era rispondere a delle pure necessità funzionali.

 

up5 poltrona di gaetano pesce

La sessualità è stata quindi rimossa dal punto di vista creativo e il corpo veniva indagato solamente per rispondere alle domande poste dall'ergonomia: come afferrare bene un oggetto? Come far sedere l'utente in maniera comoda?».

 

Dagli anni Sessanta le cose sono però cambiate radicalmente. E in un periodo come questo che stiamo vivendo, in cui i corpi sono distanziati, sterilizzati, disinfettati, può essere utile riscoprire come alcuni grandi designer hanno affrontato il tema dell'erotismo riscrivendo i codici del paesaggio domestico.

 

IO SONO MIA

Fortemente influenzata dalle tematiche del femminismo è per esempio la poltrona Up5 del 1969 di Gaetano Pesce per B&B Italia: il blocco di poliuretano assume la sagoma di una enorme donna dalle gambe divaricate, accogliente, su cui distendersi appoggiando la testa sui due grandi seni fonte di vita e di crescita. Il pouf sferico collegato alla poltrona attraverso una corda, denuncia esplicitamente la condizione di schiavitù a cui la donna è costretta da secoli.

 

tavolino di fornasetti

La Grande Madre, divinità ancestrale venerata in molte culture, è quindi ridotta a segmento riproduttivo della società capitalista e patriarcale. Sempre del '69 è il letto Lullaby di Luigi Massoni per Poltrona Frau.

 

Il designer marchigiano imbocca una strada apparentemente opposta a quella di Pesce ma che ha la stessa matrice politica, ovvero quella del movimento del Sessantotto. Massoni immagina un letto rotondo con ruote e con una testiera di pelle imbottita e colorata.

 

tongue hook appendiabiti

Nulla richiama l'anatomia umana, ma è chiaro l'intento del designer: prefigurare sfrenate notti di sesso rotolandosi liberamente senza temere di cadere giù. Se non c'è più un sopra e un sotto, un alto e un basso, anche i ruoli possono essere rimessi, appunto, in circolo. «A partire dal Sessantotto» dice Annicchiarico «il design entra in rapporto con il sesso sia in chiave giocosa, ironica e vitale sia in chiave politica e di denuncia. Ma queste componenti si intrecciano inestricabilmente e, a seconda del progettista, prevale o l'una o l'altra».

 

nudo vaso di olimpia zagnoli clodomiro

UN VASO DA ADORARE

A rompere gli indugi, come gli è capitato spesso nella sua straordinaria carriera, è stato però Ettore Sottsass. Preso dal fuoco erotico per una ragazza catalana, l'architetto iniziò a fare la spola tra Milano e Barcellona e volle consacrare questo amore con un piccolo vaso, Shiva (ancora oggi prodotto da bdBarcelona): un fallo eretto in ceramica rosa che, proprio come quelli dell'antica Roma, vuole essere adorato su un altare domestico come simbolo dell'energia vitale primaria che sconfigge la morte.

 

«Sottsass» dice Annicchiarico «quando progettava non lo faceva semplicemente per rispondere a delle esigenze funzionali o per risolvere un problema pratico. Lui ha sempre introdotto nel progetto le questioni fondamentali dell'esistenza della vita dell'uomo. Per lui il sesso era il motore sacrale della vita, e nei suoi oggetti questo furore erotico è sempre presente. Nel vaso Shiva del 1973 lo fa in maniera direttamente figurativa».

 

LA SACRA FIAMMA

noe porta ombrelli di franco bertoli

Camuffato in forme da missile Space Age, c'è un pene anche nella lampada Katiuscia, anche questa del '69, di Gianni Celada per Fontana Arte: per aumentare l'intensità luminosa bisogna tirare verso l'alto con le mani la calotta superiore che termina con un forellino circolare. Ma il fenomeno diventa pop agli inizi degli anni Novanta, quando Guido Venturini disegna per Alessi l'accendigas Firebird che finisce in tutte le vetrine dei negozi di casalinghi.

 

In poco tempo centinaia di migliaia di persone, al mattino appena alzati, impugnano Firebird e fanno partire la scarica elettrica per prepararsi il caffè. «In tanti in azienda sconsigliarono ad Alberto Alessi di metterlo in produzione» ci dice Venturini «perché temevano che il pubblico non avrebbe accettato la provocazione. E invece fu un successo immediato».

 

lullaby letto di luigi massoni

Ma come gli venne in mente di mettere in cucina un accendigas così? «Sa quando da bambino si disegnano cazzetti sui banchi o nei bagni della scuola? Lo si fa per un misto di goliardia e di spirito anarchico, lo stesso che è alla base di tanti miei progetti. Ero stufo delle forme fredde e raffinate di certo design, e allora ecco Firebird, un oggetto di protesta rispetto all'immagine standardizzata.

 

lullaby letto di luigi massoni 1

Dentro c'è il gioco, la boutade e un discorso anche più serio: la scintilla che accende il fuoco richiama una dimensione sacrale, così come il vaso Lingam, sempre per Alessi, che è un omaggio al fallo adorato dagli induisti».

 

Il passo successivo era disegnare sex toys. «In realtà Alberto Alessi me lo chiese e un prototipo fu anche presentato durante una crociera ai Caraibi con grande successo dei partecipanti. Ma per fortuna quella volta l'azienda decise di non produrlo».

 

katiuscia lampada di gianni celada

LASCIARE DELLE TRACCE

A saltare il fosso ci ha pensato Karim Rashid, l'architetto anglo-egiziano star internazionale del design. Dopo aver reimmaginato gli ambienti del sex shop Fun Factory di Monaco con l'idea di voler dare una forma esteticamente innovativa ai bisogni primari, ha deciso di disegnare il dildo Mr. Pink, uno spermatozoo gigante in silicone attraversato da un'anima rosa shocking.

 

«Questo dei designer che progettano sex toys» dice Annicchiarico «è un passaggio ulteriore, anche se quel tipo di oggetti risponde a un principio funzionale più che a uno espressivo». Non solo organi sessuali maschili, però.

 

him her

Nella mostra di dieci anni fa Annicchiarico aveva diviso gli oggetti per parti del corpo (seni, glutei, bocche, vagine) rappresentate direttamente o in forma allusiva, come il vaso Guscio di Giò Pomodoro per Alessi, realizzato in acciaio e interno in plastica rossa con due orifizi molto femminili, o il portaombrelli Noè di Franco Bertoli e Max Pajetta (Fontana Arte, 1972) che richiama la forma di due gambe e dell'inguine muliebre.

 

«Molti oggetti che richiamano l'universo erotico» conclude Annicchiarico «non hanno una figuratività esplicita. Il progettista ha una consapevolezza che non necessariamente denuncia: lascia delle tracce che vanno interpretate in maniera soggettiva. Sta poi al fruitore vedere ciò che gli piace vedere».

 

firebird accendigasbocca divanoguscio vaso in acciaio

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...