daniele rugani

SI METTE MALE PER DANIELE RUGANI - IL DIFENSORE DELLA JUVENTUS FINISCE A PROCESSO PER GUIDA IN STATO D'EBBREZZA - LA VICENDA RISALE ALL'ESTATE SCORSA, QUANDO IL CALCIATORE E' STATO FERMATO DA UNA PATTUGLIA DELLA POLIZIA A TORINO, MENTRE ERA AL VOLANTE DELLA SUA MASERATI CON UN TASSO ALCOLEMICO DI 1,56, TRE VOLTE OLTRE IL LIMITE CONSENTITO - IL DIFENSORE AVREBBE POTUTO CHIUDERE LA QUESTIONE PAGANDO UNA MULTA DI 5MILA EURO, MA HA DECISO DI OPPORSI E COSÌ…

Estratto dell'articolo di Ludovica Lopetti per "la Stampa"

 

daniele rugani

Estate rovente del 2023, piena notte, una Maserati metallizzata sfreccia su corso Grosseto, poco lontano dallo svincolo della tangenziale e dal raccordo per l'aeroporto di Caselle. A bordo c'è un calciatore 28enne, di ritorno da una serata di bagordi. Raggiunto un posto di blocco, i poliziotti gli intimano l'alt e lui rallenta. […] è il prologo dei guai giudiziari in cui è incappato Daniele Rugani, difensore della Juventus […]

daniele rugani

 

Il 21 luglio dello scorso anno è risultato positivo all'alcoltest mentre tornava a Torino alla guida della sua auto sportiva, forse diretto in centro città, dove ha casa. La prima misurazione ha fatto registrare 1.56 grammi di alcol per litro di sangue, scesi a 1.54 al secondo rilievo (effettuato almeno cinque minuti dopo, come previsto dal Codice della strada). In entrambi i casi, ben tre volte la soglia consentita dalla legge.

daniele rugani

 

A quel punto è scattata la denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza, una contravvenzione che comporta l'ammenda fino a 9mila euro, l'arresto fino a un anno e la sospensione della patente fino a due anni. Rugani avrebbe potuto chiudere i conti con la giustizia pagando i 5mila euro inflitti dal gip con il decreto penale di condanna, schivando - fra l'altro - l'arresto. Dopo due anni, poi, il reato si sarebbe estinto e la sua fedina penale sarebbe tornata immacolata.

 

Invece ha deciso di opporsi e ieri mattina sarebbe dovuto comparire davanti al giudice Roberto Ruscello per il giudizio immediato. Con l'intenzione di chiedere, per il tramite del suo legale, l'ammissione alla messa alla prova, un istituto che sospende il processo e consente di estinguere il reato con lavori di pubblica utilità in associazioni ed enti senza scopo di lucro a titolo di risarcimento del danno arrecato con la sua condotta alla società civile. Invece non si è presentato e il suo avvocato, il penalista Raffaele Tecce del foro di Avellino, ha affidato l'istanza a un sostituto.

 

daniele rugani

Il giudice però, preso atto del niet della Procura, l'ha rigettata su due piedi perché è stata proposta fuori tempo massimo. Ora perciò il calciatore dovrà affrontare il processo, con tanto di testimoni, consulenze tecniche ed esame. Il prossimo 23 maggio si aprirà il dibattimento, dove la difesa intende contestare nel merito la bontà della sanzione, anche con l'aiuto delle perizie. […]

DANIELE RUGANI MICHELA PERSICO 3DANIELE RUGANI MICHELA PERSICOdaniele ruganiRugani danieleDANIELE RUGANIdaniele rugani michela persico

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…