
“SIAMO IN UN MOMENTO DIFFICILE, BASTA POLEMICHE” – GIORGIA MELONI NON SA CHE PESCI PIGLIARE ALLA VIGILIA DELL’INCONTRO CON TRUMP: SU DAZI E UCRAINA RESTANO LE DISTANZE TRA USA E UE - LA CAMALEONTE GIORGIA DA QUINTA COLONNA TRUMPIANA PROVA A RIACCREDITARSI COME “MEDIATRICE” PER CONTO DELL’EUROPA (IN VISTA ANCHE DI UN POSSIBILE INCONTRO URSULA-TRUMP) – PER QUESTO HA CHIESTO AL TRUMPUTINIANO SALVINI, CHE ANCORA IN QUESTI GIORNI BERSAGLIAVA “GLI ULTRA’ DI BRUXELLES”, DI ABBASSARE I TONI PERCHÉ “LA POSTA IN PALIO È TROPPO ALTA” – A PREOCCUPARE LA DUCETTA IL DOSSIER CINA (CON SPAGNA E FRANCIA CHE PREMONO PER INTENSIFICARE I RAPPORTI CON PECHINO) E LE SPESE MILITARI DA PORTARE AL 2%...
Lorenzo De Cicco per la Repubblica - Estratti
Giorgia Meloni parte oggi alla volta di Washington con un bagaglio pieno di preoccupazioni. Domani nello studio ovale l’aspetta Trump. Il clima sui dazi, come sull’Ucraina, resta arroventato, tra le due sponde dell’Atlantico. La mediazione offerta dall’Ue sulle tariffe, in cui anche la premier confidava, traballa. Dunque la vigilia della trasferta americana, per la leader della destra, è un mix di attendismo e incertezze, che forse serve anche a tenere basse le aspettative.
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI
«Non sento alcuna pressione, come potete immaginare...», è la battuta sfoderata ieri davanti alla platea dei premi Leonardo, pensati per riconoscere le eccellenze dal made in Italy , dunque difronte a un folto gruppo di imprenditori impauriti dallo spettro delle tariffe. È un modo per rassicurare il mondo produttivo del Belpaese, certo, con cui Meloni sembra però finire per rinfrancare pure se stessa.
Alla Casa bianca sarà il primo bilaterale vero con The Donald, a tutto tondo. La vigilia è pessima per l’Italia, come per il resto del continente, perché ieri il tycoon, così ha riportato Bloomberg , ha cassato le offerte dell’Ue per allentare i dazi sull’alluminio. Le incognite anziché sfumare, si moltiplicano. E se la premier in premessa, a Villa Madama, sostiene che, sì, «abbiamo superato ostacoli ben peggiori», ammette però in un passaggio che «siamo in un momento difficile». Quindi «faremo del nostro meglio, vediamo come va...».
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI MEME
Meloni non può sbilanciarsi. Pure nella sua cerchia, a taccuini serrati, raccontano che nonostante il massiccio lavoro preparatorio degli sherpa, c’è sempre l’imponderabile: l’effetto Trump. Il carattere, il personaggio, la battuta feroce che può sfuggire, magari in apertura davanti ai cronisti. Meloni per oltre un’ora, in serata, ha riunito a Palazzo Chigi i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, più il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Con una richiesta politica agli alleati, raccontano fonti governative, che suona così: «In questi due giorni, zero polemiche», perché «la posta in palio è troppo alta». È la richiesta di un livellamento dei toni, che pare rivolta soprattutto al leghista, che ancora in questi giorni bersagliava «gli ultrà di Bruxelles».
DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Nel vertice si è fatto il punto sui principali dossier che saranno affrontati alla Casa bianca. I dazi, le spese militari da portare al 2%, il gas liquefatto da acquistare in maggiori quantità dagli Usa, i rapporti industriali, l’asse anti-Cina, l’Indo- Pacifico, il Medio Oriente. E l’Ucraina. Roma rimane a sostegno di Kiev, è la linea, nonostante le ultime sortite di Trump. Secondo fonti italiane, il governo era pronto a sottoscrivere la dichiarazione del G7 per condannare il brutale attacco a Sumy, che gli Stati Uniti non hanno voluto sostenere.
Lo scopo della missione negli Usa (confermata ieri sera da Palazzo Chigi, dopo il ricovero del presidente Mattarella) secondo Tajani sarà «la pace commerciale». Per il capo della Farnesina «a Bruxelles abbiamo sempre insistito che non ci fossero reazioni di pancia».
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La premier ieri si è sentita nuovamente con Ursula von der Leyen. È ormai chiaro che la missione di Meloni, tecnicamente un bilaterale Italia- Usa, potrebbe essere sfruttata da Bruxelles — così sostengono fonti governative italiane — per avvicinare la popolare tedesca al presidente americano. Per arrivare a un confronto Ue-Usa, che Meloni caldeggia da settimane, finora inascoltata dall’inquilino di Pennsylvania Avenue.
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN
GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN
GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN AL G7
meloni trump vignetta altan
giorgia meloni - meme by vukic
GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP - VIGNETTA BY NATANGELO
ursula von der leyen giorgia meloni - foto lapresse