
SOFFIANO VENTI TRUMPIANI SUL REGNO UNITO – ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN PROGRAMMA TRA DUE SETTIMANE, REFORM UK DI NIGEL FARAGE POTREBBE SUPERARE IL LABOUR DEL PREMIER KEIR STARMER NELL’INGHILTERRA PROFONDA, IN QUELLA FASCIA DI TERRITORIO NOTA COME IL "MURO ROSSO" (RED WALL), DOMINATA DALLA WORKING CLASS – I SONDAGGI DANNO IL PARTITO POPULISTA AL 30%, I LABURISTI IN AFFANNO AL 27% E I CONSERVATORI DI KEMI BADENOCH IN STALLO AL 22%...
(ANSA) - (di Alessandro Logroscino) – Soffiano venti 'trumpiani' sul Regno Unito in vista delle elezioni amministrative in calendario fra due settimane, il primo maggio, per il rinnovo di numerosi consigli locali concentrati nell'Inghilterra centro-settentrionale. Un territorio che coincide grossomodo con la fascia di quello che fu il "muro rosso" (red wall) di roccaforti elettorali del Labour, dominate dalla working class, e dove tuttavia - secondo un ultimo sondaggio - il partito del premier Keir Starmer rischia di venire clamorosamente sopravanzato alle urne da Reform Uk: formazione della destra populista che fa capo a Nigel Farage, amico e ammiratore del presidente Usa.
La rilevazione, condotta dall'istituto demoscopico Survation per il tabloid Sun sullo sfondo dei segnali di diffuso malcontento verso l'operato del governo Starmer, al potere dal luglio scorso in un contesto di difficoltà economiche e sociali, conferma l'avanzata di Reform: con Farage che scavalca anche in termini di popolarità personale il primo ministro come leader nazionale preferito per la carica di capo del governo.
Ma soprattutto accredita al partito trumpiano un inedito 30% dei consensi nelle zone dell'Inghilterra profonda in cui si voterà fra una quindicina di giorni, con i laburisti in affanno al 27 e i conservatori di Kemi Badenoch in stallo al 22%. Numeri significativi se si considera che meno di un anno fa, nelle medesima area, Starmer e compagni avevano difeso alle politiche uno zoccolo duro del 39% e che la compagine di Farage (pur già in crescita) s'era fermata non oltre il 18.
Tendenza allarmante per l'inquilino di Downing Street e il suo governo, inseguiti ora dallo spettro d'una potenziale debacle amministrativa in uno scenario tradizionalmente amico. A incidere in negativo sul Labour sono le critiche sulla gestione dell'economia, in tempi di guai globali e interni, suggellata dai tagli al welfare della finanziaria di primavera. Tagli improntati a un ritorno delle politiche d'austerità, nelle contestazioni dei detrattori, mentre gli incrementi di spesa si limitano a difesa e riarmo, e che potrebbero innescare la rivolta di un'ottantina di deputati in seno alla stessa maggioranza parlamentare secondo il Guardian.
NICK CANDY, ELON MUSK E NIGEL FARAGE A MAR A LAGO
Oltre a spazzar via l'effetto sui sondaggi della recente campagna di pr a sostegno dell'immagine di sir Keir in veste di "leader internazionale" della cosiddetta coalizione dei volenterosi per l'Ucraina. Senza tralasciare il contraccolpo dell'incapacità imputata all'esecutivo anche a livello locale dinanzi alla nauseante emergenza spazzatura che investe Birmingham, principale centro metropolitano dell'Inghilterra centrale destinata al voto di maggio, sull'onda di uno sciopero di netturbini in corso da settimane.
Una emergenza per ora senza sbocchi, salvo l'annuncio dell'invio di un drappello di militari incaricati d'ingaggiare la più improbabile delle battaglie con l'esercito di ratti giganti e cani randagi che - nella narrazione mediatica - minaccia la città.