alice d'amato

“SONO STANCA, LA POPOLARITÀ MI TRAVOLGE” - LA 21ENNE ALICE D’AMATO, MEDAGLIA D’ORO ALLA TRAVE AI GIOCHI DI PARIGI, RACCONTA IL LATO OSCURO DELLA GLORIA OLIMPICA: “TROPPI IMPEGNI, IL TRIONFO ALLE OLIMPIADI MI HA STRAVOLTO LA VITA. NON AMO LA MONDANITÀ. FIDANZATA? NO, AL GIORNO D’OGGI TROVARE UN RAGAZZO SERIO È DIFFICILE. SONO TUTTI TROPPO SUPERFICIALI, SENZA VALORI E HANNO UN SOLO SCOPO. NON PARLIAMO DEI SACRIFICI…” – VIDEO

Daniela Cotto per “La Stampa” - Estratti

 

alice d'amato

«Sono stanca, la popolarità mi travolge». Alice D’Amato, 21 anni, genovese, medaglia d’oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi, è la bellissima sorpresa che ha lanciato in alto l’Italia della ginnastica artistica. Ha vissuto la stagione sportiva più esaltante della carriera ma non è facile portare sulle spalle il peso di un’improvvisa notorietà per chi, come lei, non ama la mondanità. Si destreggia tra inviti, comparsate, show e interviste. Ma questa non è la sua dimensione.

 

Alice, come è cambiata la sua vita dopo l’oro ai Giochi?

«Non pensavo che sarebbe diventata così impegnativa. Sono sempre in giro, da una parte all’altra. Difficile».

 

alice d'amato

In che senso?

«Troppi impegni. E sento forte l’esigenza di tornare solo in palestra».

 

Dopo aver vinto l’oro ai Giochi che effetto le ha fatto risalire sulla trave, l’attrezzo più difficile della ginnastica artistica che le ha regalato la gloria?

«Nessuno. Ma, guardi... Sa qual è la verità? Credo di non aver ancora realizzato quello che ho fatto. Lo so, siamo a novembre e dal quel giorno incredibile sono passati quasi quattro mesi ma è successo tutto così in fretta. Vivo in una centrifruga continua».

 

Ha sentito quello che ha detto Gianmarco Tamberi: “Non amo il salto in alto ma il basket”?. La ginnastica è stata la sua unica scelta?

«Io porto la ginnastica artistica nel cuore, ne sono profondamente innamorata. E mi manca tanto la routine degli allenamenti. Le confesso: non amo la mondanità. Poi in questi giorni ho acciacchi ovunque. Insomma, è un momento complicato».

 

Lo stress fa brutti scherzi: Guardiola si è persino graffiato sulla fronte. Lei come ha gestito la tensione a Parigi?

ALICE D'AMATO

«Ho vissuto quella giornata in modo magnifico. Ero serena e felice di essere lì, in quella che per gli atleti è la gara più importante della carriera. Mi sono goduta tutto. Non avevo mai vissuto una sensazione di pace e di completezza come quella. Sono arrivata a Parigi in uno stato di forma stellare, ero lì con le mie compagne e insieme cercavamo una medaglia. Ce l’abbiamo fatta con l’argento a squadre. Una grande gioia».

 

Anche l’energia del team ha contribuito al suo stato di grazia?

«Certo. A quel livello ogni dettaglio conta. Mi ha seguita l’allenatrice Monica Bergamelli, ex azzurra con tre edizioni dei Giochi alle spalle. Ha conquistato le prime medaglie d'oro e di bronzo europee del nostro movimento. Dunque sa bene come si fa. Mi ha aiutato a restare calma e concentrata sull’obiettivo. Ha funzionato tutto alla perfezione».

alice asia d'amato con il padre

 

Ora?

«Rincorro quelle sensazioni di pienezza che ho provato a Parigi. La totale consapevolezza del mio corpo. Quindi spero di tornare in palestra al più presto. Voglio riprendermi la mia vita, cioè allenamento, casa, palestra e così via».

 

Divide ancora l’alloggio con le compagne o, nel suo nuovo status di olimpionica, ha cambiato casa?

«Sono rimasta nell’alloggio con tutte le altre, siamo in sei».

 

Non è troppo affollato?

«Ma no! Siamo abituate a vivere insieme e a condividere. Lo facciamo da anni con mia sorella Asia (azzurra, infortunata prima dei Giochi), Giorgia Villa, Elisa Iorio, Martina Maggio e l’allenatrice Lorenza Migotto. Un pezzo dell’argento a squadre è anche merito della nostra vicinanza».

 

A proposito di donne. Quando sente storie come quelle di Giulia Cecchettin cosa prova

alice asia d’amato 9

«Mi vengono i brividi. Al giorno d’oggi trovare un ragazzo serio è davvero difficile. Sono tutti troppo superficiali, senza valori e hanno un solo scopo. Poi, non parliamo di sacrifici. Sarà che noi ginnaste siamo abituate a lavorare, ma davvero il panorama è desolante».

 

Alice, è fidanzata?

«No. Non è facile conciliare un rapporto sentimentale con la nostra vita. Devi trovare la persona giusta».

 

(…)

 

I prossimi obiettivi?

«Rimettermi in sesto mentalmente e tornare ad allenarmi in modo serio da gennaio. Voglio arrivare alle Olimpiadi di Los Angeles. Negli Stati Uniti però dovrà esserci anche mia sorella Asia, perché è giusto che dopo tanti infortuni si prenda la soddisfazione che merita».

 

Il sogno?

alice d’amato 8

«Vincere un’altra medaglia ai Giochi. Magari alle parallele, il mio attrezzo preferito. In questa specialità sono stata campionessa europea per due anni di seguito. Dunque, il prossimo passo deve essere a cinque cerchi».

 

alice d’amato 6alice d’amato 5alice d’amato 3alice d’amato 2alice d’amato 13alice d’amato 4alice d’amato 14alice d’amato 12alice d’amato 7

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…