ABISSO MARINO - A DICEMBRE MIAMI OSPITA LA MOSTRA DI PETER MARINO, ARCHITETTO PUPILLO DI ANDY WARHOL, TRA PELLE, TESCHI, COLTELLI, POP ART E L’OMAGGIO DI DAMIEN HIRST
Peter Marino ha cominciato disegnando la casa di Andy Warhol e l’interno della prima “Factory”. Da Warhol veniva pagato “in arte”. Non aveva soldi per aprirsi il primo studio. Warhol gli diede un assegno e disse: «Se sei in gamba, non lo incassi. Un giorno la mia firma potrebbe valere molto più di questo assegno». Aveva ragione. E quel quadro regalato, dal titolo “Human Heart” (1979), ha un posto d’onore nella nuova mostra “One Way: Peter Marino,” che apre il 4 dicembre al “Bass Museum of Art“ di Miami.
Marino si è presentato alla conferenza di lancio, vestito come al solito: in pelle nera, con anelli a forma di teschio, e catene varie. Pelle, coltelli e teschi saranno anche parte integrante della mostra, una collezione di lavori che evidenziano il suo contributo al mondo della moda (tra i suoi clienti ci sono “Chanel”, “Louis Vuitton” e “Ermenegildo Zegna”), dell’architettura e dell’arte.
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Le sale saranno divise per tema: “La stanza dei figli non nati” è dedicata ai suoi progetti architettonici incompleti, “la stanza del tesoro” è dedicata alla “pop art”, poi c’è la stanza coi ritratti fatti a Marino da artisti come Francesco Clemente e Damien Hirst (una teca con maschere antigas), varie sculture, e installazioni di Gregor Hildebrandt, Guy Limone, Farhad Moshiri, Jean-Michel Othoniel. L’installazione di Erwin Wurm è uno scheletro con il cappello e il giaccone da motociclista di Marino.