CALCIO DOTTO - A FARE DA PAGGI ALLE DUELLANTI JUVE E ROMA, RESTANO DUE ROMANI MOLTO RUSPANTI, ER VIPERETTA CON LA SUA SAMP SOVRECCITATA E LO STRAMACCIONI, NON PIÙ STRAFALCIONI, ABBARBICATO ALLE MUTANDE DI DI NATALE
Giancarlo Dotto per Dagospia
“Il calcio “spezzatino” consuma alla quinta puntata la sua sintesi perfetta oltre che telegenica. Sabato Roma e Juventus. Domenica tutte le altre, con la coda (alla vaccinara) lunedì di Lotito e Stramaccioni. Due campionati nello stesso campionato. Due storie che non si guardano e non si riguardano.
L’Inter di Mazzarri collassa grave e greve con le sue mutande pazze, contro il museificato ceffo di Capo Zeman. Tohir, il sorriso acido stampato in volto, medita il taglio della testa livornese, capolavori alla Modigliani. Il Milan di Pippo Inzaghi balbetta a Cesena, mentre Berlusca gli soffia dentro le sue tavole.
La Fiorentina di Montella rema nel suo cul de sac spaventosamente iettato e il Napoli di Guancia Rubizza arraffa tre punticini molto malnutriti con il Sassuolo del fu Zaza, evaporato da che l’abbiamo noi tutti trombones paragonato a Giggi Riva, che ancora si rivolta nelle lenzuola.
Insomma, a fare da paggi, da molto lontano, alle duellanti, restano due romani molto ruspanti, Er Viperetta con la sua Samp sovreccitata e sovracitata dal Serbo in panchina e lo Stramaccioni, non più strafalcioni, riesumato da Pozzo e abbarbicato come l’edera della Pizzi Nilla alle mutande di Di Natale. Il preservativo d’ogni sogno troppo audace. Che Dio lo preservi.