
STIAMO ALLEGRI: “DYBALA KO? CI HA PENSATO LA PROVVIDENZA...SAREI STATO IMBARAZZATO A LASCIARLO FUORI. MA COSÌ SCHIERO MORATA IN GRANDE CRESCENDO DI FORMA" - LO SPAGNOLO RE DI COPPE HA SEGNATO 3 DELLE SUE 8 RETI IN CHAMPIONS A SQUADRE TEDESCHE
Domenico Latagliata per “il Giornale”
«Ci ha pensato la Provvidenza», dice Allegri. A rendere indisponibile Dybala, permettendogli così di schierare «Morata, in grande crescendo di forma». Sorriso sulle labbra e massima serenità: questo è il messaggio da lanciare alla truppa chiamata all' impresa.
«Non è vero che le assenze ci indeboliscono, ma è ovvio che dispiace per chi non c' è. Dybala? Non ha lesioni. Ho deciso io di lasciarlo a casa perché avrebbe rischiato il finale di stagione: chi giocherà, ci darà determinati vantaggi perché dotato di caratteristiche proprie».
Via con Morata, allora, che ha segnato tre delle sue otto reti in Champions a squadre tedesche (una allo Schalke ai tempi del Real Madrid, più due al Borussia Dortmund da juventino) e che l' anno scorso fu tra i massimi protagonisti del cammino bianconero in Champions. «Servirà una grande prestazione. Non dovremo pensare, ma agire: anche il Bayern ha i suoi punti deboli, pur gestendo la partita per il 60-70% del tempo».
L' imperativo, per dirla con Buffon, sarà «avere un impatto migliore e meno pauroso rispetto all' andata. E sperare che gli episodi girino a nostro favore. Possiamo dimostrare che davvero la rosa è altamente competitiva: sfruttiamola e giochiamocela alla pari. Se usciremo, dovrà succedere dopo avere dimostrato di essere una squadra degna di questi livelli».
Sentirsi e scoprirsi grande, questo è quanto. Con Mandzukic probabilmente in campo (ma non sta benissimo) e tanti saluti a chi interpreta una partita come un dramma: «Non scherziamo quasi si arrabbia Allegri -. Questo è calcio, i drammi sono altri. Dovremo prenderci rischi, ma dovranno farlo anche loro: non ci sottovaluteranno.
Sarà un match diverso dall' andata, ma anche qui non finirà 0-0. La chiave? Non pensare a quello che potrà accedere strada facendo. Le cose possono sempre cambiare in pochi minuti: quanto accaduto a Torino lo dimostra».