artissima 2016

ARTISSIMA DO BRASIL - IL PAESE SUDAMERICANO E’ LA RIVELAZIONE DELLA FIERA DI QUEST’ANNO - E’ DEL CINESE LI WEI L’OPERA PIÙ INQUIETANTE E FOTOGRAFATA DAL PUBBLICO: SI CHIAMA “PET” E RIPRODUCE LE FATTEZZE DI UN BAMBINO E DI UN BARBONCINO CHE FISSANO IL VISITATORE

Marina Paglieri per la Repubblica

ARTISSIMAARTISSIMA

 

Il Paese sudamericano è la rivelazione della fiera di Torino. Dove si camminava tra opere realizzate con i tessuti senza poter sfuggire all’inquietante bambino del cinese Li Wei

«Questa è una fiera di incroci geografici, in linea con un mondo sempre più fluido e connesso. È possibile trovare a Los Angeles gallerie con curatori iraniani, qui in fiera ci sono realtà di Lisbona e Marrakech gestite da italiani: così le culture si assommano e si confrontano».

 

Sarah Cosulich è soddisfatta della ventritreesima edizione di Artissima, quinta e forse ultima per lei – ma si è ricandidata al bando per il nuovo direttore – che ha chiuso i battenti ieri all’Oval del Lingotto, segnando 50mila visitatori in tre giorni. Più di 190 le gallerie presenti. Sono arrivate da Brasile e Colombia, da Messico e Cuba, ma anche da Cina, Dubai ed Emirati Arabi, da Sudafrica e Marocco.

 

BODY BY BODY GALLERIA CHATEAU CHATTO ARTISSIMABODY BY BODY GALLERIA CHATEAU CHATTO ARTISSIMA

Ed è proprio il Brasile la vera rivelazione di quest’anno, presente con cinque gallerie: tra queste la Cavalo di Rio de Janeiro, che si è aggiudicata la prima edizione del Premio Owenscorp, dedicato alla sezione New Entries. Riconoscimenti sono andati anche ad artisti italiani, da Gian Maria Tosatti, Premio Fico per un monocromo esposto da Lia Rumma, a Renato Leotta, secondo al Premio Illy, mentre tra le rivelazioni c’è la giovane Francesca Ferreri, presente da Alberto Peola con due installazioni acquistate per la Gam torinese. 

 

Tra gli evergreen di casa nostra, Francesco Vezzoli e Lara Favaretto, Oltre 2500 i collezionisti che hanno girato tra gli stand. Non poche le curiosità, tra tutte Conversation Piece di Kirsten Pieroth, installazione con 30 vasetti su uno scaffale, all’interno l’acqua in cui si sono messe a bollire, giorno dopo giorno, le copie del New York Times del settembre 2010. È del cinese Li Wei l’opera più inquietante e fotografata dal pubblico: si chiama Pet e riproduce le fattezze di un bambino e di un barboncino che fissano il visitatore.

LI WEILI WEI

 

Si è vista molta pittura, analitica e geometrica: dipinti di Laura Owens erano appesi nello stand di Gavin Brown, il gallerista di Thomas Bayrle, autore dell’installazione Flying homeall’aeroporto di Caselle. Tega esibiva coloratissimi acrilici su alluminio di Ian Davenport, De’Foscherari ha portato anche uno Schifano del ’73, mente si sono visti diversi lavori di Giorgio Griffa. Tanti i tessuti, di vario genere, spesso anche ricamati.

 

ARTISSIMA 3ARTISSIMA 3

Così è piaciuto nella galleria Blank di Città del Capo l’arazzo con scritte dal Corano di Igshaan Adams. E hanno incuriosito, dalla milanese Prometeo Gallery, le installazioni con i ricami a mano di Ruben Montini, forse il segno di una nuova tendenza, ribadita dalla brasiliana Mendes Wood DM, che ha esposto un Hand embrodery on oil di F. Marquespenteado. Dalla berlinese Barbara Wien anche le trapunte colorate di Luca Frei.

 

ALFREDO JAAR ARTISSIMAALFREDO JAAR ARTISSIMA

C’erano meno video quest’anno in fiera, anche se appartiene al genere What the heart wants di Cécile B. Evans, vincitrice del premio Illy per Present Future, la sezione dedicata agli emergenti. Una di quelle su cui Artissima punta:

 

«Il nostro obiettivo è intercettare, connettere, mostrarci ancora più preparati dei collezionisti» conferma il curatore Luigi Fassi. È andata bene per le gallerie più giovani: si favoleggiava di un privato che ha comprato tutto lo stand di Chateau Shatto di Los Angeles, con le opere di Body by Body. Tra gli emergenti e gli storici, c’è stato posto anche per i “ripescaggi”, attività a cui è dedita l’area “Back to the future”, incentrata quest’anno sugli anni Settanta e Ottanta.

 

ARTISSIMA TORINOARTISSIMA TORINO

Si dovrà attendere la fine del mese per conoscere il nome del vincitore della selezione per la nuova guida della fiera. E chissà se Cosulich farà il bis: «Per il futuro – dice – credo sia necessario ripensare alcuni aspetti, per competere ancora a livello internazionale. Occorre continuare a riflettere l’evoluzione del mercato e del mondo che ci circonda, tenendo conto che negli ultimi cinque anni nei vari continenti è nato il 35% di fiere in più».

ARTISSIMA TORINO 2016ARTISSIMA TORINO 2016ARTISSIMA MUSICA VIVA LUCA FREIARTISSIMA MUSICA VIVA LUCA FREIARTISSIMAARTISSIMA

 

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....