ARTSPIA NEWS - SENZA ARTE NE' PARTE : ISRAELE BLOCCA ALLA FRONTIERA KHALED JARRAR. IL NOTO ARTISTA PALESTINESE ERA IN PARTENZA PER NEW YORK DOVE LO ASPETTAVA UNA MOSTRA AL NEW MUSEUM. ECCO IL SUO RACCONTO

 

 

Khaled JarrarKhaled Jarrar

Domenica 13 luglio all'artista palestinese Khaled Jarrar, la polizia di frontiera di Israele nega il permesso di uscire dal paese.

 

Jarrar è artista noto.lavora con foto,performance, film,installazioni. Ha toccato nei suoi lavori temi sociali, religiosi e politici e ha partecipato a film festival e biennali d'arte da Londra a Berlino.

 

Era in partenza per New York dove lo aspettava il New Museum per la collettiva “Here and Elsewere” curata da Massimiliano Gioni e il Whitebox Art Center dove era in programma una sua personale dal 24 luglio dal profetico titolo “ No Exit”.

 

Bloccato alla frontiera ha annunciato che parteciperà comunque via Skype. E intanto ha inviato questa testimonianza

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

khaled jarrar at the checkpointkhaled jarrar at the checkpoint

 

Khaled JarrarKhaled Jarrar

' "ZE ZEVEL" – That means, "he is garbage!" When I was trying to cross Allenby Bridge as usual, I heard one soldier say this to his superior officer, while they were arguing about me in Hebrew. That was the only word that I could understand from their discussion. Allenby Bridge is my only gate to the world. Amman is the only place from where I can fly to the world. Yesterday I was denied exit from the West Bank. I was surprised, because never before did the Israelis prevent me from traveling. I was shocked that I was sent back and couldn't cross Allenby Bridge. People tried to help me and reached out to the authorities. Everything was checked, but after a very long wait and without understanding what was happening, I was informed "security reasons" would prevent me from traveling until the 1st of August. For now that means that I missed my morning flight from Amman to New York, that I will miss the opening of the show at the New Museum, and that I will miss the artist talk with Lamia Joreige and Charif Kiwan that is supposed to happen on the 16th of July.

 

Khaled Jarrar Khaled Jarrar "Olympiad Palestine"-

Yesterday was the longest day of my life and a day of humiliation. I felt real racism on the part of the security at Allenby Bridge. When this one soldier was talking to his superior officer and I understood what he said ("ze zevel"), I shouted at him that I was no “zevel” and he was impolite to call me that. No one listened to me, like I did not even exist. It's a long story and it's the story of many people who are being denied from crossing Allenby Bridge for security reasons by order of the Israeli intelligence. On the day that I wanted to cross, it meant that I missed my flight to the USA, my first time traveling there, and my show. Another man, a PhD student, missed his flight to give a talk in Spain. Another man wanted to go to Amman to spend the last days of Ramadan and Eid al-Fitr with his family, but he was not allowed

 

Khaled Jarrar speaking from Ramallah 14 July

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA