31 biennale di san paolo

ARTSPIA - LE PRIME FOTO DALLA 31MA BIENNALE DI SAN PAOLO: POLITICA, SPETTACOLO E L'ENERGIA DI UN CARNEVALE PER PARLARE, COME DICE IL TITOLO, DELLE "COSE CHE NON ESISTONO" (FOTOGALLERY)

31 Biennale di San Paolo31 Biennale di San Paolo

 

Alessandra Mammì per Dago-art

 

Tante stelle, giudizio ottimo e la stupefatta constatazione che un team di curatori “etrangeros” son riusciti a fotografare contraddizioni e nodi nevralgici della cultura e società  brasiliana (e sudamericana in genere) meglio dei precendenti concittadini.

 

Lo scrive Fabio Cypriano critico di “La Folha” tra i più prestigiosi quotidiani del paese. “Il titolo "Come parlare di cose che non esistono" è pura ironia. Perchè poche Biennali a San Paolo son riuscite in forma tanto urgente e radicale di parlare delle cose che invece esistono”.

 

E risponde così a tutti quei cattivi che di fronte alle apparentemente fumose linee programmatiche del team etrangero, prima dell'inaugurazione avevano twittato “Speriamo che la cosa che non esiste non sia La Biennale”

31 Biennale di San Paolo31 Biennale di San Paolo

 

E invece eccole le cose che esistono: a cominciare dai temi religiosi soprattutto evangelici proprio in un momento in cui il Brasile potrebbe ritrovarsi guidato da una presidente evangelica.

 

Per continuare poi con i tanti video che raccontano storie vere oltre i confini del Brasile, oltre i confini della realtà.

 

Per poi soffermarsi sull'allestimento che i cronisti registrano come uno dei più spettacolari mai visti nel padiglione del parco Ibirapuera, non tanto per l'installazione delle opere quanto per le performances e gli spazi di sosta, conversazione, dialogo fra artisti, curatori e visitatori.

31 Biennale di San Paolo31 Biennale di San Paolo

 

Insomma tutta la Biennale si pone come un discorso che intreccia tante storie, dal forte carattere etico-politico, che non trascurano però la spettacolarità  di un popolo che ha messo in piedi il Carnevale più famoso del mondo e la proverbiale sudamericana ironia. Tanta ironia. Che è quella che sta conquistando la sottile e surreale vena dei brasiliani.

 

 

 

 

 

 

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