BALO IS BACK! L’ITALIA DI MANCINI DEBUTTA CON UNA VITTORIA CONTRO LA MODESTA ARABIA SAUDITA - PER BALOTELLI GOL (CON DEDICA AD ASTORI) E APPLAUSI ALLA SUA USCITA DAL CAMPO – A SEGNO ANCHE BELOTTI – NEL FINALE I SAUDITI ACCORCIANO DOPO UN PASTICCIO DI ZAPPACOSTA, POI DONNARUMMA SALVA IL RISULTATO - VIDEO
Valerio Clari per gazzetta.it
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Perché non sempre lui? Perché non c’è stato sempre Balotelli al centro dell’attacco azzurro? È vero, adesso è facile, a San Gallo la tensione sta a zero e l’Arabia Saudita non è la Svezia. Però la prima di Mancini segna un chiaro punto a favore dei pro-Mario (il ragazzo continua a dividere). Prima gara in quattro anni in azzurro? Dopo 21 minuti l’ha già messa dentro, con un tiro da fuori di quelli che risolvono anche gare più complesse. Non è stato sempre convocabile, in questo quadriennio, Balotelli.
Però nell’ultimo anno – almeno - sì. Mancini, che parte vincendo come è riuscito solo a 4 quattro predecessori (dal 1974 in poi), ha il merito di piazzare subito la sua personalità e sicurezza come riferimento davanti. Non è l’unico. Serviranno test più probanti (venerdì la Francia lo sarà), ma il debutto della ManciItalia è un discreto successo, condito da Belotti e messo in dubbio da un finale saudita. Il 2-1 non è un trionfo, ma non sono tempi in cui fare i difficili. In futuro si potrà essere più esigenti.
NOTE LIETE — L’altra mossa azzeccata del nuovo c.t. è la riscoperta di Criscito, uno dei migliori (nonostante un errore nel finale): per un’ora domina la fascia sinistra e centra anche una traversa al termine di una bella azione corale. Ok, giocava lontano, ma com’è che nelle precedenti gestioni era stato dimenticato? Piace anche Pellegrini, nelle “sinergie” già piuttosto oliate con Florenzi, con cui si alterna, e con Jorginho, che prova a guidarli e dettare i tempi. L’uomo-mercato va più volte vicino al gol. E lampi di Chiesa e Cristante nel finale fanno vedere un futuro possibile.
I GOL — Ma il protagonista, almeno per i 58 minuti che gioca, è Balotelli: esce a prendere palla, è preciso nelle sponde, serve i compagni che si inseriscono, regala anche un tacco al volo a inizio gara. Il gol, al 21’, è frutto di un buon dribbling su Otayf e di un tiro secco all’angolino: l’esultanza è la solita, assente o quasi. Esce per Belotti, quando in verità è già sceso di giri. Il Gallo raccoglie subito il testimone, anche a livello di tabellino: sul corner di Jorginho colpisce di testa, poi di piede ribadisce in rete sulla respinta corta del portiere.
DUBBI DIETRO — Dopo il doppio vantaggio la difesa azzurra, che non aveva rischiato nulla, si rilassa pericolosamente, guardando il tiro a giro di Insigne sfiorare il 3-0. Zappacosta perde palla a centrocampo, Al Dawsari la recupera e serve Al Shehri in sospetto fuorigioco: Donnarumma esce malino, il saudita lo salta e deposita in rete. Gli uomini di Pizzi fra una quindicina di giorni aprono il Mondiale contro la Russia: nell’ultima parte di gara sembrano andare il doppio, specie con gli azzurri che si allungano: Donnarumma deve salvare il risultato su Al Muwallad. Sulla protezione dei quattro dietro qualcosa va rivisto. La nostra estate parte così, con una vittoria che mancava da ottobre 2017. Fra una settimana sarà già finita, ma a questo dovremo rassegnarci, prima o poi.
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