leo messi

IL BARCELLONA SI E’ DATO 10 GIORNI PER CONVINCERE LEO MESSI A RESTARE - SE L’ARGENTINO DOVESSE RIBADIRE DI SENTIRSI ORMAI LONTANO DAL NOU CAMP, PARTIRANNO LE TRATTATIVE: 200 MILIONI PER IL CARTELLINO - UNA CIFRA CHE IN EUROPA SPAVENTA QUASI TUTTI, A CUI BISOGNEREBBE AGGIUNGERE I 100 MILIONI ABBONDANTI DELL'INGAGGIO LORDO DEL GIOCATORE…

Franco Vanni e Giulio Cardone per “la Repubblica”

 

LEO MESSI E BARTOMEU

Dieci giorni, oggi compreso, per convincere Messi a restare. Questo l'obiettivo che ha dato a se stesso e al club Josep Bartomeu, presidente del Barcellona. A colloquio con il nuovo allenatore, Ronald Koeman, la Pulce avrebbe così riassunto il proprio stato d'animo, dopo l'8-2 subito in Champions dal Barcellona: «Mi vedo più fuori che dentro il Barcellona ». Ma il presidente, che tre giorni fa si diceva sicuro che «l'era di Messi continuerà», è convinto di potere restituire fiducia al suo campione.

 

Il limite è il 31 agosto, quando cominceranno gli allenamenti. Tempo da perdere non ce n'è. La permanenza di Messi, oltre che al progetto sportivo, è legata al clima in società. Lo scorso aprile sei dirigenti si dimisero, a seguito di una presunta campagna diffamatoria sui social promossa dalla società nei confronti dei senatori dello spogliatoio, Messi compreso. Ora ha lasciato anche il segretario tecnico Eric Abidal, che accusò i veterani di aver remato contro l'ex tecnico Valverde, facendo infuriare la Pulce.

messi bartomeu

 

La sua rimozione (tecnicamente è stato lui a dimettersi) è un invito a Leo a restare. Fino a fine agosto, quindi, l'unico modo per portare via la Pulce è pagare i 700 milioni di clausola. Ma se alla ripresa degli allenamenti Messi non dovesse aver ritrovato entusiasmo, il club blaugrana potrebbe valutare offerte intorno ai 200 milioni. Una cifra che in Europa spaventa quasi tutti, a cui bisognerebbe aggiungere i 100 milioni abbondanti dell'ingaggio lordo del giocatore.

 

In testa c'è il Psg, che per una stagione potrebbe schierare l'attacco stellare Neymar, Messi, Mbappé, poi destinato con ogni probabilità a trasferirsi al Real Madrid nel 2021. Le altre pretendenti sono il Manchester City di Pep Guardiola, sorvegliato speciale dalla Uefa per il financial fairplay, e l'Inter degli Zhang, che sognano la pulce dal 2016. Per l'Inter, Leo resta una pazza idea. Tanto l'ad Beppe Marotta quanto Antonio Conte assicurano che il suo arrivo sia un'ipotesi «da fantacalcio».

 

messi bartomeu

Ma diversi elementi tengono accesa la speranza dei tifosi nerazzurri. Anzitutto il fatto che i Messi, padre e figlio, abbiano preso due case a Milano e che Jorge abbia trasferito in Italia le sue attività di rappresentanza di Leo, sfruttando i benefici fiscali previsti del decreto Crescita. Lo stesso decreto consentirebbe ai club italiani di abbattere a 70 milioni circa il costo lordo annuo dell'ingaggio. Una cosa è certa: se Messi lascerà il Barcellona lo farà solo per una squadra che possa aspirare a vincere subito la Champions League. Ha 33 anni compiuti e il tempo passa per tutti.  

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO