batistuta

BATI, DAI GOL ALLE STAMPELLE: “ALL’INIZIO IL CALCIO NON MI PIACEVA. POI MI CI SONO ROVINATO LA SALUTE” - IL “RE LEONE” BATISTUTA SI RACCONTA IN UN DOC – “I PRIMI ANNI IN ITALIA SONO STATI DURI, NON ERO CERTO CHE CE L'AVREI FATTA” – DOPO MILLE MERAVIGLIE (DUE SU TUTTE: LA RETE CONTRO L'ARSENAL E LA SECONDA CONTRO IL PARMA NEL 2001), L’INQUADRATURA SI STRINGE. CHIRURGIA, TUTORE ALLA CAVIGLIA, STAMPELLA. LA PRIMAVERA È FINITA. FELICI DI AVERTI APPLAUDITO – FOTO+VIDEO

 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Enrico Sisti per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

gabriel batistuta foto di bacco (3)

( Ri) scoprendo Batistuta con " El numero nueve" di Pablo Benedetti che visto ieri alla Festa del Cinema nell' ambito di " Alice nella città" troviamo analogie con certi capolavori e con la natura contraddittoria dei loro artefici: «Un giorno dissi che il calcio non mi piaceva ed era vero», dice l' ex campione viola e giallorosso nell' ouverture di questa sinfonia d' autunno. Agassi vomitava insulti a squarciagola contro chi lo obbligava a sottoporsi a dosi di tennis inaccettabili per chiunque, Simenon disprezzava certe sue pagine sublimi, Picasso rinnegò il suo periodo blu come Schoenberg la sua fase tonale. Poi per fortuna il 50enne " Re Leone" precisa: «Alla fine il calcio è diventata la mia passione». Una passione devastante e dai costi elevatissimi: «Per il calcio mi sono rovinato la salute».

 

carlo verdone gabriel batistuta foto di bacco (1)

Non è un caso che il documentario (ma è parola riduttiva) su uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio, uno che vedeva la porta anche bendato, che sapeva calciare di destro come pochi al mondo, da fermo, in velocità, pressato da un lato, schiacciato dalla fatica, o di testa anche se lo avessero agganciato a un molo con cinque funi, cominci non con un' azione, una rete, e nemmeno con un sorriso: ma con una lastra e una diagnosi pronunciata tra sguardi preoccupati: « Questo danno sarà permanente ed è iniziato almeno quindici anni fa » .

 

gabriel batistuta foto di bacco (2)

Gabriel Batistuta: un maestro di antichità e di modernità. Uno che ha sacrificato la vita a lungo termine per migliorarsi la vita sullo stretto: un dribbling in cui il cuore ha prevalso sul ragionamento. Il suo modo di stare al mondo combaciava col suo modo di concepire il ruolo di punta centrale: una vocazione disperante per ottenere il massimo e con una qualità di gesti continua, semplicemente spaventosa. È stato lui, nelle fasi più calde ed emozionanti della sua formidabile carriera, a stabilire un punto di contatto fra il centravanti tradizionale e il centravanti di manovra tipico degli anni in cui si sarebbe arrivati a produrre il cosiddetto " falso nueve".

 

carlo verdone gabriel batistuta foto di bacco (3)

Fu lui, soprattutto nella Roma di Capello, ad aggiornare il manuale delle istruzioni sino a trascinare allo scudetto una squadra disavvezza alla vittorie. Ma il film non è questo. E non può esserlo. C' è un dolore là in fondo. Quel che conta in queste immagini è la crepuscolare accettazione del " dopo": « I primi anni in Italia sono stati duri, non ero certo che ce l' avrei fatta » , dice alla moglie, « e ora posso dire di aver vissuto grazie a te e ai ragazzi». Un "dopo" dal profilo straziante che le immagini confermano: il primo impatto con un campo di calcio giunge con l'" Artemio Franchi" vuoto.

batistuta irina

 

Non c' è sudore, non ci sono spettatori, non c' è nemmeno un pallone: soltanto un rullo che lavora la superficie verde. Il calcio fa male. Dona gioie assurde che si sbriciolano e sono le briciole quelle che restano. Bisogna essere forti domani, non oggi. Questo è il messaggio di Batistuta, fantastico calciatore dalle cartilagini svanite. Il racconto si chiude come si era aperto: dopo mille meraviglie (se dovessimo sceglierne due: la rete a Wembley contro l' Arsenal nel '99 e la seconda contro il Parma nel 2001) il cerchio si stringe e così l' inquadratura. Chirurgia, tutore alla caviglia, stampella.

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Futuro senza più bugie o inganni. La primavera è finita. Felici di averti applaudito.

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