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BERARDI-BELOTTI: MA QUESTI DUE NON VALEVANO 150 MILIONI? - RICHIESTISSIMI IN ESTATE, DOMENICA SI TROVANO IN SASSUOLO-TORINO - PER ORA SONO UNA DELUSIONE: 5 GOL IN DUE - IL BOMBER GRANATA FRENATO DA UN INFORTUNIO – L’ATTACCANTE DEL SASSUOLO DUE ANNI FA HA DETTO NO ALLA JUVE: "ERA COME UN’IMPOSIZIONE, IO TIFO INTER"

Francesco Perugini per Libero Quotidiano

 

belotti

C' era una volta - il 27 agosto per la precisione - Torino-Sassuolo, sfida da 150 milioni tra i fenomeni Belotti e Berardi. Domenica invece c' è Sassuolo-Torino, che un girone dopo racconta la crisi dei due talenti azzurri, accomunati dalle difficoltà di una stagione sfortunata ma anche dall' amore, al momento fatale per le rispettive ambizioni, per la loro maglia. E nei giorni in cui l' Italia pallonara si divide sul gran rifiuto di Simone Verdi al Napoli per rimanere a Bologna, non si può non ricordare il doppio grande no dei due attaccanti alla corte delle grandi.

 

Il primo, in ordine di tempo, è stato quello di Domenico Berardi. Nell' estate 2016 era tutto fatto per il suo passaggio alla Juventus, nell' ambito dei fruttuosi rapporti tra la Signora e i neroverdi. Sul piatto 25 milioni di diritto di prelazione e la strada già percorsa da Zaza da imboccare. Ma il ragazzo disse un clamoroso no, spaventato probabilmente dal timore di rivivere le difficoltà dell' ex compagno in bianconero. Certo, ci mette il suo zampino anche il patron Squinzi («Vorremmo tenere Domenico un' altra stagione») e, soprattutto, il timore di lasciare il suo mentore, Eusebio Di Francesco, quasi un secondo padre per un ragazzo dal carattere focoso.

 

berardi

Non possono non pesare anche le voci insistenti sul possibile interessamento milionario dell' Inter: «La Juve me era come un' imposizione, il mio cuore batte per i nerazzurri», avrebbe poi raccontato Berardi in un' intervista qualche mese dopo. Intanto, a causa degli infortuni, l' attaccante fa qualche gol in meno in campionato (5), ma va a segno con continuità anche in Europa League (5). Sembra pronto per il grande salto. C' è la Roma che ha preso il suo pigmalione in panchina, tornano gli spifferi nerazzurri, ma il prezzo chiesto dal Sassuolo è altissimo: 50 milioni. Alla fine, i giallorossi puntano su Schick e l' Inter si tiene Perisic. E sei mesi dopo Berardi latita in campo e nelle statistiche, con un solo gol fatto e appena due assist. «Sta migliorando», assicura il tecnico Iachini subentrato a Bucchi.

 

BERARDI

Anche il Torino ha visto l' avvicendamento in panchina tra Mihajlovic e Mazzarri, nella speranza di aggiustare la classifica e di rivitalizzare Belotti. Mr 100 milioni - tanto vale la sua clausola rescissoria - è stato il grande obiettivo del Milan per tutta l' estate, che era arrivato a offrire 80 milioni tra contanti e Niang (poi arrivato lo stesso, purtroppo per il Toro, per volontà di Sinisa).

 

Nonostante il pressing di Fassone, Belotti ha deciso di rimanere in granata dicendo ancora sì al presidente Cairo.

 

Il patto di Bormio tra i due ha regalato una delusione al Diavolo - che ha poi virato malamente su Kalinic -, ma si è rivelato un rimpianto anche per il Gallo, che sperava almeno di assicurarsi il Mondiale restando al Toro. Invece, la lesione al ginocchio contro il Verona non gli ha permesso di rendere al meglio nello spareggio mondiale contro la Svezia. In evidente difficoltà fisica e tecnica, il bomber è andato a segno solo una volta dal 20 settembre a oggi dopo i tre gol nelle prime cinque giornate (tra cui la prima rete nel 3-0 dell' andata agli emiliani). Così i sogni di Europa League del Toro sono già andati in fumo e, nel frattempo, la nuova distorsione al ginocchio negli ultimi giorni del 2017 lo hanno mandato di nuovo ai box. Il Gallo continua nel lavoro differenziato e proverà fino all' ultimo a rientrare per il match contro il Sassuolo.

VENTURA BELOTTI

 

Se sarà difficile vederli insieme al Mapei Stadium, è ancor più lontana l' opportunità di rivederli in azzurro.

 

Mentre Belotti si è costruito il suo spazio in Nazionale, per Berardi invece non è mai arrivato nemmeno il momento del vero debutto tra i grandi a causa di infortuni e colpi di testa. Sarebbe andata diversamente se avesse detto sì alla Juve? Chissà...

 

BELOTTIBELOTTINOZZE BELOTTIBELOTTI

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