berlusconi milan 9

SPROFONDO ROSSONERO – BERLUSCONI CHOC: "MILAN IN VENDITA DA UN ANNO MA E' MEGLIO CHE VADA IN MANI ITALIANE, ACCETTO SUGGERIMENTI” – PER FARLO GRANDE HO INVESTITO PIU’ DI UN MILIARDO DI EURO MA NON L'HO MAI VISTO GIOCARE MALE COME QUEST’ANNO”- VIDEO

 

Da “gazzetta.it”

 

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILAN

Il passato glorioso, il presente burrascoso, il futuro incerto: Silvio Berlusconi posta un video sul proprio profilo Facebook con una frase sibillina ad annunciarlo: "Parliamo di Milan". E dice di tutto, soprattutto alla fine: "Sto provando a venderlo da un anno, meglio che vada in mani italiane". Nessun riferimento alle trattative in corso con i cinesi.

 

 

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILAN

 Brocchi — "Come tutti voi ho il Milan nel cuore e soffro quando va male - spiega Berlusconi nel video - . Forse un po’ più di voi, perché per farlo grande ho investito più di un miliardo di euro. Solo nell’ultimo anno 152 milioni. Eppure converrete con me, che non abbiamo mai visto il Milan giocare così male come quest’anno (frase già detta pochi giorni dopo l'esonero di Mihajlovic, n.d.r.). Per questa stagione ho trovato il coraggio di provare a cambiare per le ultime partite, con l'obiettivo di arrivare alla finale con la Juventus con qualche speranza in più. In effetti, mi sembra che nel gioco qualche miglioramento si sia visto. Avevamo in casa Brocchi, ottimo allenatore della nostra Primavera. Gli ho chiesto un atto di coraggio e lui, con coraggio, mi ha detto di sì. È una persona seria, conosce bene lo stile Milan, fin da quando giocava nei nostri pulcini".

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILAN

 

 Momento difficile — Berlusconi si schiera dalla parte del nuovo tecnico: "Brocchi ha avuto poco tempo per intervenire sui giocatori e per provare i nuovi schemi di gioco. Siamo stati anche sfortunati nelle ultime partite, come a Verona, ad esempio, dove abbiamo perso per un rigore e una punizione che assolutamente non c’erano. Lasciamo lavorare Brocchi in serenità fino al 21 maggio, poi decideremo il da farsi. Fatemi dire: dopo 30 anni che abbiamo festeggiato a champagne e caviale, potremmo anche sopportare forse con più eleganza un digiuno che sarà sicuramente passeggero".

 

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILAN

Cessione — Infine il capitolo più scottante: "A chi mi dice che bisogna vendere, rispondo: ci sto provando da un anno, ma vorrei lasciare il Milan in buone mani e in mani che gli garantiscano un futuro da protagonista. E preferibilmente in mani italiane. A questo fine qualsiasi suggerimento è il benvenuto. Un abbraccio dal presidente di club che nella storia del calcio mondiale ha visto di più".

berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta   8berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 8ancelotti gallianiancelotti gallianiberlusconi galliani 7berlusconi galliani 7berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta   5berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 5MILAN BERLUSCONIMILAN BERLUSCONIBERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANbarbara berlusconibarbara berlusconiancelotti baresiancelotti baresiberlusconi 7berlusconi 7berlusconi milan 8berlusconi milan 8berlusconi gallianiberlusconi gallianicapello berlusconicapello berlusconi

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”