tommaso berni

TOMMASO BERNI, RISERVA IN ROSSO - ZERO GARE E DUE ESPULSIONI: IL PORTIERE NERAZZURRO IN SEI ANNI NON È MAI SCESO IN CAMPO, MA È STATO ESPULSO DUE VOLTE: UN RECORD ALLA ROVESCIA MA PUR SEMPRE UN RECORD - APPASSIONATO DI ASTRI E CULTURA, BERNI ADORA I LIBRI E ODIA I VIDEOGIOCHI - HA DICHIARATO CHE NON TOCCA UNA CONSOLLE DAL '97 QUANDO ERA NEL CONVITTO DELLE GIOVANILI NERAZZURRE: DIAVOLO D'UN BERNI, HA COMINCIATO LÌ AD ALLENARSI A NON GIOCARE...

DAVIDE GONDOLA  per Libero Quotidiano

 

tommaso berni

Espulso, ergo sum. Il cartellino rosso come attestazione di una presenza, di un esserci a dispetto delle statistiche da invisibile del pallone. Un arbitro che interrompe la partita per cacciarti, la telecamera che finalmente ti becca mentre te ne vai smoccolando all' indirizzo del direttore di gara.

 

Tommaso Berni, anni 37, professione portiere "in sonno" dell' Inter, è stato buttato fuori al minuto 69 del match dei nerazzurri a Parma per le sue invettive da bordocampo ed è pure recidivo, visto che la medesima sanzione gli toccò al termine di Inter-Cagliari 1-1, finale al veleno, panca bauscia scatenata e arbitro un po' troppo permaloso.

 

Zero minuti in campo, due espulsioni: un record, alla rovescia, ma pur sempre un record. Anche se la notizia vera, pensandoci, sarebbe stata un' altra, ovvero un Berni espulso "dal" campo, zona dello stadio che non frequenta da qualcosa come quasi otto anni.

 

Eh sì, questo può capitare a chi sceglie - o si ritrova - di essere il "terzo", la riserva della riserva nel ruolo che specie nelle grandi squadre è ancora legato a gerarchie precise, e generalmente coinvolge in un eventuale turnover - salvo infortuni e squalifiche, chiaro - solo il cosiddetto secondo, il caro vecchio numero 12, per capirci.

 

tommaso berni

Tommaso è fiorentino di anagrafe, l' Inter l' ha preso a soli 15 anni e poi ripreso a 31 dopo un discreto girovagare (che l' ha portato anche alla Lazio, in Inghilterra, in Portogallo): da lì, con davanti Handanovic in primis, e poi la staffetta Carrizo-Padelli, ha lavorato tutti i giorni ad Appiano Gentile "riposandosi" durante il weekend. Partite ufficiali minga, come si dice dalle parti di San Siro.

 

E considerando che veniva da un altro anno di naftalina al Torino, bisogna dunque tornare a un Sampdoria-Cagliari dell' ottobre 2012 per trovarlo in gara ufficiale tra due pali e una traversa: stava con i blucerchiati, e tra l' altro ha pure perso (0-1). Da allora, Tommaso è solo "a referto", almeno da quando si possono portare due portieri di riserva: 140 le panchine solo all' Inter, molte più della gran parte degli allenatori della gloriosa storia nerazzurra; e in vent' anni di carriera, tra Serie A e B, stiamo quasi a quota 330.

 

Bisogna avere una testa davvero forte per sopprimere la voglia di giocare, e ci sta dunque che ogni tanto l' ottimo Berni scapocci un poco per sfogo, e pure - o soprattutto - per difesa dei suoi colori. Perché anche se da quota zero, il "terzo" si è costruito una reputazione da bandiera. Interista vero, low cost (200mila euro l' ingaggio annuo), rispettato e - dicono - perfino influente in uno spogliatoio storicamente dalle porte girevoli e dagli equilibri delicati, specie nell' era degli stranieri a go-go.

tommaso berni

 

La testa di Tommaso, oltre che completamente priva di crine, è davvero forte e saggia, e diversa, ampia, quasi controcorrente. Consigli e moniti ai compagni più giovani, ma anche "istruzioni per l' uso" e scambi di opinioni con i mister; uscito dalla Pinetina entra in altro pianeta, per un calciatore, e pianeta è la parola giusta: una delle sue passioni è il cielo, possiede - ha raccontato - frammenti di meteorite e un pezzettino di Luna, che ha sicuramente regalato alla moglie, che così si chiama. Si sono sposati in Kenya, in un rito celebrato da una tribù locale: pensano di ripetere le nozze in altre parti del globo, con altre cerimonie.

 

tommaso berni

Nel frattempo molti libri, molta arte (uno dei suoi idoli è Gustav Klimt) e zero videogiochi, lui di PlayStation non ne squaglia, citando la famosa uscita di Totti. A Inter Tv ha recentemente dichiarato che non tocca una consolle dal 1997 o 1998, quando era nel convitto delle giovanili nerazzurre: diavolo d' un Berni, ha cominciato lì ad allenarsi a non giocare...

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...