pascali pistoletto boetti

INCANTI ITALIANI SUL TAMIGI - DA BOETTI A PASCALI, OGGI A DA CHRISTIE'S 60 OPERE IN VENDITA E 18 MILIONI D' INCASSI PREVISTI - LO SPAZIALISMO E L’ARTE POVERA ANNI ‘60 FANNO SOGNARE I BRITANNICI: L'88% DEI LOTTI VENGONO ACQUISTATI

PINO PASCALI PINO PASCALI

Caterina Belloni per “La Verità”

 

Gli artisti degli anni Sessanta, quelli dell' arte povera e dello spazialismo, stanno conquistando gli appassionati di tutto il mondo. Che una volta l' anno si trovano a Londra, alla casa d' aste Christie' s, per aggiungere un pezzo alla loro collezione.

 

L' evento che attrae galleristi, esperti e amanti della pittura e della scultura si chiama Italian Sale e si svolge oggi nell' austero edificio al numero 8 di King street. I posti a sedere nella sala dell' asta sono esauriti, come gli spazi per chi riceve le puntate al telefono e la pedana dove stanno in piedi giornalisti di diverse testate britanniche e internazionali. Perché autori come Alberto Burri, Piero Manzoni o Lucio Fontana ormai garantiscono rilanci importanti e vanno tenuti d' occhio.

 

«I nostri artisti di quel periodo vengono percepiti a livello globale come sottostimati rispetto al loro valore e quindi pieni di possibilità» esordisce Giovanna Bertazzoni, responsabile del dipartimento di arte moderna e impressionista e componente del board della casa d' aste londinese. «Poi ci sono autori importanti che non sono ancora stati del tutto scoperti dal pubblico internazionale. Penso all' arte povera degli anni Sessanta, ad artisti come Alighiero Boetti o come Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, Giulio Paolini, Pino Pascali».

 

ELEMENTO GIOCOSO La Coda di delfino realizzata da Pascali nel 1966, due anni prima della sua morte, è una delle opere più interessanti e su cui gli organizzatori dell' asta puntano molto (base minima un milione e mezzo di sterline). «Pascali ha prodotto pochissimo» insiste Bertazzoni.

 

«Questa è una installazione ludica e post dadaista, con un elemento giocoso ma anche inquietante come appunto questa specie di mostro che esce dal muro. Ci sono gli spunti rivoluzionari e nichilisti del dadaismo, l' ansia e l' angoscia che hanno caratterizzato le opere di quegli anni».

 

E poi, come sottolinea Mariolina Bassetti, che guiderà l' asta e l' ha in qualche modo inventata, si tratta della prima vendita all' incanto per un' opera come questa, di cui esistono altri quattro esemplari, ma tutti conservati in musei. L' altro lotto su cui gli esperti scommettono è Uomo appoggiato di Michelangelo Pistoletto, presentato con una base di partenza minima di 1.400.000 sterline. In questa tela l' autore gioca come al solito con gli specchi e riflette un personaggio di spalle.

 

ALIGHIERO BOETTIALIGHIERO BOETTI

PROSPETTIVE ROSEE Nel complesso l' asta di oggi conta 60 opere in vendita per un incasso stimato che dovrebbe raggiungere, nella peggiore delle ipotesi, i 18 milioni di euro. Ma la prospettiva è di incassare molto di più, almeno 25 milioni se non ci saranno rilanci sor prendenti. Il che non è da escludere. In fondo, da diversi anni a questa parte, Italian Sale riesce a mantenere risultati altissimi a dispetto della crisi. Nel 2014, ad esempio, ha raccolto 27 milioni e mezzo di sterline, all' epoca il totale più alto mai toccato per opere italiane del Ventesimo secolo.

 

Sono stati venduti l' 88 per cento dei lotti con un aumento di quasi sei milioni di sterline rispetto alle attese iniziali e il prezzo record di 2.434.000 di sterline per la Colonna di Alighiero Boetti, opera del 1968. Nella stessa occasione altri autori italiani hanno raggiunto dei record per le loro opere e cioè Marina Apollonio, Agostino Bonalu mi e Piero Dorazio. Un successo che si è ripetuto lo scorso anno con un incasso di oltre 43 milioni, il 96 per cento delle opere passate di mano e il risultato strabiliante del quadro Rosso Plastica M1 di Alberto Burri che ha incassato 3.442.000 sterline.

 

«Quando abbiamo lanciato la Italian Sale nel 2000 pensavamo che potesse aprire nuovi spazi di mercato ma i risultati sono stati ancora superiori alle attese» spiega Mariolina Bassetti, cui si deve questo lungimirante pro getto, portato avanti grazie alla collaborazione di Laura Garbarino, Renato Pennisi e Alessandro Diotallevi. «Anno dopo anno l' interesse è aumentato e ormai possiamo dire di essere leader di mercato nella pittura italiana del dopoguerra».

 

UOMO APPOGGIATO DI PISTOLETTO UOMO APPOGGIATO DI PISTOLETTO

Secondo lei questa forza è stata costruita negli anni, grazie alla ricerca storica eseguita per ogni opera, alla capacità tecnica dei curatori (tutti italiani), alla possibilità di offrire lavori eccezionali, che attraggono un' audience internazionale. «Le vendite che abbiamo realizzato comprovano la crescita del mercato dell' arte del dopoguerra italiano, partendo da autori relativamente nuovi a questo ambito come Paolo Scheggi e Marina Apollonio fino a personaggi del calibro di Boetti o Burri» insiste Bassetti.

 

Artisti che valgono milioni, sempre presenti da Christie' s, ma che non sono i soli.

Oggi ad esempio in catalogo si trovano anche opere che partono da una base di 30.000 sterline. «Le abbiamo scelte perché non sono mai state in asta, sono perfettamente in linea con il concetto di vintage e di sicuro daranno un risultato alto» specifica Bertazzoni. Ci sono poi talenti che cercano di emergere, come Giosetta Fioron, Ettore Spalletti (che ha appena avuto una mostra alla galleria Marian Goodman a Londra), Salvatore Scarpitta e Giovanni Anselmo, che oggi riescono a vedere qualche loro pezzo in catalogo nel tempio delle aste.

 

BENE RIFUGIO I compratori che via telefono o direttamente in sala combatteranno a suon di rialzi per tele e piccole installazioni provengono da tutto il mondo. «C' è uno zoccolo duro di italiani, che hanno sempre seguito queste opere e la nostra cultura e che non intendono tradirla» sottolinea la responsabile del dipartimento di arte moderna ed espressionismo, «ma l' interesse ormai è globalizzato.

 

Ci sono parecchi compratori americani, ad esempio, che da tempo tengono d' occhio le nostre quotazioni e poi gli asiatici, che non smettono mai di interessarsi al mercato dell' arte. Riceviamo offerte anche dal Medio Oriente, segno che i nostri autori hanno ormai una statura assolutamente internazionale».

BOETTI PASCALI PISTOLETTOBOETTI PASCALI PISTOLETTO

 

L' impressione degli esperti è che il mondo delle aste non stia subendo particolarmente il contraccolpo della recessione. «I collezionisti comperano molto, anzi forse persino di più perché in un momento di grandi incertezze del mercato rimane forte la motivazione dell' arte come bene rifugio» puntualizza Giovanna Bertazzoni. «Se devo dire la verità, al momento stiamo registrando un calo solo in termini di offerta, forse perché in questa fase di incertezza chi possiede opere d' arte importanti non si azzarda a venderle ma le tiene strette».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…