victor osimhen

IL BOMBER CHE HA DATO UN CALCIO ALLA MISERIA –  TUTTI I SEGRETI DI VICTOR OSIMHEN, L'ATTACCANTE DEL NAPOLI TORNATO DECISIVO DOPO OLTRE UN MESE DI STOP – ULTIMO DI SEI FIGLI, RIMASTO ORFANO DELLA MADRE A SEI ANNI, DA BAMBINO VENDEVA ACQUA PER LE STRADE E PULIVA LE GRONDAIE PER POCHI SPICCIOLI – ANDAVA IN CERCA DI SCARPINI DA CALCIO NELLE DISCARICHE DI LAGOS FINCHÉ NON È STATO NOTATO… – VIDEO

 

Da www.corriere.it

 

OSIMHEN NAPOLI BOLOGNA

Victor Osimhen, autore del 3-2 decisivo nel match del Napoli contro il Bologna, è rientrato dopo un infortunio che lo ha tenuto ai box dal 7 settembre. Aveva giocato anche contro l’Ajax in Champions, mercoledì scorso. Entrato nel secondo tempo ha fatto gol, oltre al gesto di generosità nel cedere a Kvaratskhelia il tiro dal dischetto del rigore. «Spalletti — ha detto il nigeriano — mi ha dato la carica giusta quando sono entrato all’intervallo e per me è importante fare gol, ma la squadra va molto bene».

 

La madre morta quando aveva 6 anni

Victor Osimhen prima di diventare un calciatore viveva a Lagos, in Nigeria, e faceva lavoretti per aiutare la sua famiglia a racimolare denaro. Vendeva acqua per strada e puliva le grondaie per pochissimi spiccioli. Un lavoro che ha ereditato dalla madre che è morta quando lui aveva sei anni. «Era l’unico modo per mangiare», raccontava in una intervista a France Football.

 

Cercava le scarpette nelle discariche

VICTOR OSIMHEN

Ultimo di sei figli, il calcio era sullo sfondo, le qualità pronte ad esplodere per sfuggire al destino della povertà, con il fratello Andrew giocava con i ragazzi più talentuosi della comunità locale. Victor cercava le scarpette da calcio nelle discariche di Lagos fino a quando una collaboratrice del suo agente Czajka lo ha condotto alla Ultimate Strikers Academy, la scuola calcio più famosa di Lagos. Di sera andava poi a scuola.

 

Il significato del cognome: «Dio è buono»

«Dio è buono», questo significa Osimhen nel dialetto nativo di Ishan, gruppo etnico che popola alcune zone del sud della Nigeria. Se ci sia o meno la mano divina dietro al suo talento non si sa, quello che è certo è che per arrivare a conquistare il calcio europeo il percorso di Victor Osimhen è iniziato da lontano.

 

La malaria e l’inizio di un incubo

Victor Osimhen

Nel 2017 approda al Wolfsburg, si fa male alla spalla e contrae una forma di malaria. In Germania gioca 16 partite e non segna mai, il sogno sembra finito prima ancora di cominciare. Poi arriva la chiamata dello Charleroi: nella stagione 2018/2019 stordisce il calcio belga con 20 gol in 36 partite. Da lì in un attimo si ritrova al Lille, in Ligue 1: pagato 12 milioni di euro, segna 13 gol (con 5 assist) in 25 presenze nel massimo campionato francese. E poi ecco il Napoli.

 

La ragazza con una gamba che trova sui social

«No pain, no gain» — «niente sofferenza, nessuna ricompensa» — si legge sulla maglietta di una donna che, con una gamba amputata, regge con la testa un bacile pieno di bottiglie d’acqua da vendere. Un’immagine vera, a suo modo cruda, che descrive una realtà ben conosciuta da Victor Osimhen. Tanto da colpirlo, riportarlo indietro negli anni, fargli rivivere esperienze chiuse in un cassetto da quando ha coronato il suo sogno. Osimhen (Napoli) ritrova su Instagram la ragazza che vende acqua dopo l’appello social. E le promette un futuro migliore.

 

La musica hip hop e il brano «Seduto sul trono»

osimhen

Oltre al calcio, Osimhen ama ascoltare la musica R&B contemporanea con il suo preferito «Credo di poter volare», hit track sand della star della musica R. Kelly. A volte, canta la canzone di Kelly a modo suo durante i festeggiamenti per i gol. Nell’area della musica locale nigeriana, Osimhen rimane fedele a Olamide, e il suo brano preferito dell’artista hip-hop nigeriano è «seduto sul trono».

 

La fidanzata e la figlia appena nata

Victor Osimhen

Osimhen è tra i pochi a curare in prima persona il suo profilo Instagram, senza l’ausilio di un social media manager. Spesso i contenuti sono, infatti, amatoriali e poco curati, ma molti ritengono che ciò sia dovuto proprio alla cura della propria privacy. Anche della fidanzata di Osimhen, ora diventata madre della piccola Hailey True Osimhen, si sa poco. Sia la fidanzata, conosciuta ai tempi del Lille, nata in Germania ma di origini africane, che il calciatore sono molto attenti alla privacy.

 

La lotta al razzismo, l’appello ai genitori

Da sempre impegnato nella lotta al razzismo, Osimhen quando è arrivato in Italia e si è è presentato con la maglia del Napoli, ha confessato che uno dei timori era proprio il razzismo, poi però a Napoli si è sentito tranquillo e le sue paure sono scomparse. Più volte negli stadi viene preso di mira, a volte riesce a sorridere. Altre no. «Genitori parlate con i vostri figli, fate capire loro quanto sia disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle», scrisse sui social dopo un episodio discriminatorio in campo.

 

VICTOR OSIMHEN

Il rapporto con Raspadori: lo adoro sin dai tempi del Sassuolo

Dopo il gol al Bologna ha avuto belle parole per un suo compagno di squadra e in teoria suo competitor. Riferendosi a Raspadori, Osimhen ha detto: «Lo adoro. Non solo perché è un mio compagno di squadra, lo dicevo già quand’era al Sassuolo. É un bravissimo ragazzo e un top player, sono felice della sua crescita perché dà il suo contributo alla squadra e tra noi c’è gran solidarietà, un bel rapporto anche in campo».

VICTOR OSIMHEN osimhen napoli udineseosimhen napoli udinesevictor osimhen victor osimhen victor osimhen victor osimhen osimhen napoli udineseinfortunio osimhen OSIMHEN E DE LAURENTIISosimhen verona napoliosimhen verona napolicristiano ronaldo victor osimhen osimhen foto mezzelani gmt028osimhen foto mezzelani gmt029osimhen foto mezzelani gmt033osimhen foto mezzelani gmt032osimhen foto mezzelani gmt030VICTOR OSIMHEN

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…