TRIONFO DELL’ARTE (FU) POVERA ITALIANA DA CHRISTIE’S: RECORD DA 4,6 MILIONI DI STERLINE PER BURRI, 2 MLN PER L’AUTORITRATTO DI PISTOLETTO - UN TOTALE DI 38,4 MLN (OVVERO 46 MLN DI EURO)
Alessandra Mammì per Dagospia
Successo annunciato, ma forse non così tanto. Dopo l'asta di ieri da Christie's l'arte italiana vale di più. E' un fatto. Non un bolla di mercato. Sono valori aggrappati a certezze storiche, a monumentali figure del Novecento ai padri, ai maestri ai Burri, Melotti e Fontana che trascinano con sé tutta la ricerca anni Sessanta-Settanta. La continuiamo a chiamare Arte Povera anche se Christie's sbandiera un risultato complessivo di 38 milioni e 427,400 sterline, ovvero 63 milioni di dollari più spiccioli o se preferite 46 e rotti milioni di euro.
E a dimostrazione che la cosa è molto seria si segnala nel comunicato che il primo record dei record è un classico: una "Combustione" di Alberto Burri che supera se stesso con 4 milioni 674,500 mila sterline , come a dire che se neanche lui ha già raggiunto il massimo, immaginiamoci il margine di crescita degli altri artisti. Ed ecco: L'autoritratto di Pistoletto con Maria Pioppi, sua compagna nella vita e nell'arte, immortalati su specchio nel 1968, giovani, innamorati, fronte a fronte, lui basettoni e cinturone, lei di nero vestita ancora esistenzialista. Titolo " Lei e lui". Opera povera e tenera, battuta a 1.986.500 sterline.
La Venere nera di Pascali. Realizzata per la mostra alla Tartaruga del 1965. La chiamò allora "Torso di negra al bagno" in tempi politicamente scorretti. Ma nonostante questo chiude a 1.538.500 pounds la serata da Christie's.
Il piede di Luciano Fabro. Un piedone di creatura extraterreste, fantasy o fantascienza, con artiglioni in vetro e zampone in seta blu che supera il soffitto, scesa sulla Biennale del 1972 per trasformare (nelle intenzioni dell'artista ) lo spazio intorno in una favola. Ma da favola ieri è stato il suo record d'asta: 962,500 sterline
Il violino in cera di Marisa Merz. Pur sopraffatta dal marito Mario ( battuto a un milione di sterline), fa il suo glorioso ingresso in asta con 206,500 sterline
E poi i risultati di Giulio Paolini, Fausto Melotti e persino Francesco Lo Savio che quadruplicano le loro stime, i record complessivi di ben 13 artisti, la conferma che la crescita è continua e sorprendente da oltre cinque anni.
Gli oltre mille visitatori alla mostra ( fino a venerdì nella sede di Christie's a Londra) e l'orgoglio giusto della International Director and Head of Post-War & Contemporary Art, Mariolina Bassetti nel dichiarare a caldo " Questa sera ( l'11 febbraio) quest'asta ha contribuito a confermare l'Arte Povera come uno dei grandi movimenti che hanno segnato il Novecento".
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