CALCIO DOTTO - LA BOTTA DI DIGNE, IL CIUCCIO DI EDIN DZEKO E L’INCHINO AD ALLAH DI SALAH, I TRE BISILLABI CHE FIRMANO LA QUARTA VITTORIA CONSECUTIVA DELLA ROMA - L’EGIZIO PELOSO È TORNATO LUI, UNA FATA FATTA CALCIO
Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia
La botta di Digne, il ciuccio di Edin Dzeko e l’inchino ad Allah di Salah, i tre bisillabi che firmano la quarta vittoria consecutiva della Roma. L’egizio peloso è tornato lui, una fata fatta calcio (anche una traversa nel primo tempo). Sua anche la meraviglia che imbocca danzando il cammellone bosniaco, fin lì bravo a far da sponda, ma invisibile sotto porta. Non segnava da novembre, per dire. Un’eternità.
Gli accidenti di Manolas e dello stesso Salah rabbrividiscono ancor più il corpo a corpo di mercoledì sera con il Real Madrid. Carpi tostissimo, comunque. Che ha messo in campo tutto il suo pane duro. Aggressivi ovunque e velocissimi a ripartire. E’ così che ci riscatta da mediocri. Bravo Castori. L’altro zelloso in tuta del nostro calcio, oltre a Sarri. La palla schizzava un po’ vaga, lubrificata da tonnellate d’acqua. Zero a zero naturale nel primo tempo.
La sassata sinistra di Digne, improvvisa, a inizio ripresa, sembrava chiudere il match fin lì chiodato sullo zero a zero. Ma è la solita Roma, inevitabile come Penelope, a disfare il suo gomitolo. La cazzata, stavolta, non è la prima, è di Antonio Rudiger che si fa montare sopra, nero su nero, da Mbagoku, interessantissimo guastatore per non dire rompiballe d’area e dintorni.
Uno scherzo per tale Kevin Lasagna metterla dentro, che si ritrova un cognome da farsa e per questo, forse, fa più panchina di quanto sia lecito. Del resto già detto, si aggiunga il felice cambio di El Sharaawy, pallidino, con Pjanic.
Lucio Spalla ha messo la sua tonante personalità al centro e al servizio di questa fanciulla ripudiata che si chiama Roma. E’ riuscito anche a far segnare Dzeko, ripescandolo dal pozzo nero. Se riporterà la gente della Sud allo stadio, sarà il suo capolavoro, insieme al terzo posto che vale la Champions.