bottas gp australia

CHE BOTTAS DI VITA! - IN AUSTRALIA SI RI-COMINCIA NEL SEGNO DELLE MERCEDES, MALE LE FERRARI - TRIONFA IL FINLANDESE DOPO UN GRANDE SCATTO AL VIA, HAMILTON, SECONDO, COMPLETA LA DOPPIETTA DELLE "FRECCE D’ARGENTO! – SUL PODIO ANCHE VERSTAPPEN – DELUSIONE PER VETTEL (4°) E LECLERC (5°) – SEB: "GAP SORPRENDENTE, LA MERCEDES PARE FAVORITA" - VIDEO

 

Giusto Ferronato per gazzetta.it

bottas

Si comincia nel segno della Mercedes. Ma quella che non ti aspetti: il GP d’Australia se l’è intascato a sorpresa Valtteri Bottas, che al traguardo del primo GP della stagione ha preceduto il compagno di squadra Lewis Hamilton. L’inglese, per il terzo anno di fila qui a Melbourne, non è riuscito a sfruttare la pole position, che a questo punto sembra essere stregata: due anni fa era stata una Safety car, l’anno scorso una Virtual Safety car, quest’anno un pattinamento al via. Così è sfumata la vittoria. Terzo uno strepitoso Max Verstappen, che con la Red Bull motorizzata Honda (primo podio dei propulsori giapponesi nell'era ibrida), ha subito capitalizzato la seconda fila strappata ieri a una Ferrari.

 

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FERRARI IN DIFFICOLTA’ — E le rosse? Purtroppo non bene. Sebastian Vettel ha chiuso 4°, penalizzato da una seconda parte di gara su gomma media in cui la sua SF90 è andata troppo piano. Al punto che Charles Leclerc, quinto con gomma dura, nel finale avrebbe forse potuto sorpassarlo. Un inizio non brillante quello del Cavallino, che deve già correre ai ripari perché tra qualifiche e gara in questo weekend, pur nella particolarità di questo tracciato, i segnali non sono stati confortanti.

LA PARTENZA — Allo start bello scatto di Hamilton, cui è però andato in pattinamento il retrotreno e così Bottas ne ha approfittato per sfilare al comando alla prima curva davanti a Lewis e alla Ferrari di Vettel, che ha rischiato di essere passato da Leclerc. Il monegasco, che aveva superato Verstappen, si è ritrovato all’esterno del tedesco, ma il rischio di toccare la SF90 del compagno di squadra lo ha costretto ad alzare il piede. Così Charles ha dovuto cedere la posizione anche a Verstappen. Nel gruppo avvio disastroso per Daniel Ricciardo, che per passare Perez ha distrutto nell’erba il musetto e ha compromesso la sua gara (finita poi con ritiro al 30° giro). Avvio prudente per Giovinazzi su Alfa Romeo, che ha perso un paio di posizioni, ma è scattato con gomma media per puntare a un finale più veloce con la soft.

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MARGINE — Bottas ha preso subito un bel margine su Hamilton e al 9° giro Leclerc ha commesso un errore in frenata in curva 1 perdendo un po’ di secondi. Il giro dei pit stop lo ha inaugurato Vettel al 14° giro, seguito da Hamilton in marcatura il giro dopo. Bottas si è fermato al 23° giro, due giri dopo imitato da Verstappen. Ultimo a cambiare le gomme del gruppo di testa è stato Leclerc, cui hanno montato le dure, forse vedendo che il passo di Vettel su gomma media era troppo difficoltoso. Nel gruppo dietro, gara di sofferenza per Giovinazzi che con le gomme più dure ha subìto sorpassi in serie. Quando ha montato le soft si è poi ritrovato in coda e alla fine ha chiuso 15°. Il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen ha invece chiuso in zona punti, 8°.

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SI ACCENDE MAX — Appena dopo la sosta si è acceso Verstappen, che in 5 giri è andato a prendere la Ferrari di Vettel infilandola all’esterno alla curva 3. Il tedesco in queste fasi ha girato decisamente più lento, probabilmente rallentato da qualche problema di passo con gomma media. Lo scatenato Verstappen, con gomma più fresca anche di Hamilton, si è messo negli scarichi dell’inglese, ma non ha portato l’attacco, mentre davanti Bottas ha guidato regolare come un treno prendendo 21 secondi di margine su Hamilton. Verstappen a 10 giri dalla fine ha commesso anche un errore e così Hamilton è riuscito a gestire il 2° posto più agevolmente.

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GRAN FINALE — Nel finale lo scatenato Bottas si è preso anche il punto del giro veloce in gara, togliendolo a Verstappen. Per il finlandese è il quarto GP vinto della carriera, a coronamento di un weekend guidato senza sbavature. In fondo, per la Ferrari, che abbia vinto lui è forse l’unica magrissima consolazione di questo fine settimana.

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