napoli bologna koulibaly

BRIVIDO NAPOLI: BATTE A FATICA IL BOLOGNA CON UN GUIZZO DI MERTENS E RESTA A MENO NOVE DALLA JUVE – MASCHERE E STRISCIONI: IL SAN PAOLO SI STRINGE ATTORNO A KOULIBALY – LA PRECISAZIONE DI ANCELOTTI: "IL NAPOLI NON HA MAI CHIESTO LA SOSPENSIONE DELLA PARTITA CON L’INTER, CI SIAMO LIMITATI A CHIEDERE UNA INTERRUZIONE TEMPORANEA..."

Mimmo Malfitano per gazzetta.it

napoli bologna

La strana coppia tiene il Napoli aggrappato alla Juventus, anche se 9 punti di distacco sono davvero tanti. Ma il San Paolo vuole crederci. La doppietta di Milik, dieci gol in campionato, e la rete vincente di Mertens, che non segnava dal 2 novembre, hanno evitato il sorgere di una crisi. Perché c’è da dire che il Bologna ha giocato una partita esemplare, soprattutto sul piano tattico, mentre la difesa napoletana ha incassato due gol su altrettante palle inattive. Ottima la prestazione di Palacio che, da solo, ha mandato in tilt la difesa napoletana.

 

NOVITÀ — Ancelotti deve fare a meno degli squalificati Koulibaly e Insigne e dell’infortunato Hamsik. Le assenze gli danno l’opportunità di riproporre Simone Verdi, al rientro dopo l’infortunio muscolare. Con lui, c’è pure Malcuit, sulla destra. Inzaghi, invece, punta su Palacio alle spalle di Santander e prova a giocarsi la partita. Insomma, niente barricate, il suo Bologna non vuole sapere di arrendersi prima ancora d’iniziare. E sono proprio gli emiliani che sorprendono per la partenza sparata. Poli (4’) sfiora il palo con un tiro d’esterno destro su suggerimento di Palacio. Quattro minuti più tardi i due si ripetono, stavolta Meret para.

 

napoli bologna koulibaly

ANCORA MILIK — Il Napoli gioca molto sulle fasce, dove Malcuit e Ghoulam spingono con insistenza. Il gol, però, arriva nel bel mezzo di una mischia e lo segna Arek Milik dopo due tentativi di Mertens respinti dalla difesa avversaria. Il collettivo di Ancelotti ha l’opportunità per raddoppiare, ma sul tiro a giro di Mertens (25’) Skorupski si supera volando all’incrocio dei pali e deviando in angolo. Un quarto d’ora di pressione azzurra, poi il Bologna riprende a affacciarsi nella metà campo napoletana. Santander calcia a lato (29’) da buona posizione. Ma è sempre Milik a tenere in apprensione i due difensori centrali di Inzaghi: al 33’ stacca sull’angolo di Ghoulam, il pallone pizzica la traversa. Un minuto dopo ancora lui, sempre di testa, sul cross di Verdi, la palla finisce di poco fuori.

 

 

STACCO VINCENTE — Stacca Milik, ma stacca anche Santander, sul finire del primo tempo (37’), per deviare in rete la sponda di Palacio sulla punizione battuta da Poli. Qualche minuto dopo l’attaccante è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Al suo posto, Inzaghi inserisce Falcinelli. Un brutto colpo, per il Napoli, il pareggio del Bologna. Anche perché Ancelotti avrebbe preferito andare all’intervallo con il gol di vantaggio. Ma i suoi difensori non sono nella serata migliore, l’assenza di Koulibaly pesa.

 

napoli bologna 3-2

DECIDE MERTENS — E’ più deciso, il, Napoli, nella ripresa. La pressione è costante, il Bologna è costretto a arretrare. A 6’, Malcuit s’inventa un cross d’esterno destro sul quale si avventa Milik, sovrastando Mattiello per battere Skorupski. Stavolta, però, i napoletani sono più attenti, concedendo all’avversario soltanto qualche ripartenza, come al 10’ quando Palacio mette fuori di testa un cross di Mattiello. Ancelotti richiama in panchina Verdi e Ghoulam per inserire Fabian Ruiz e Mario Rui, mentre Inzaghi sostituisce Svanberg con Nagy. Il Bologna non molla, vuole il pareggio e lo ottiene al 35’, ancora su palla inattiva. La punizione di Pulgar viene girata di testa in rete da Danilo. Ci vuole la giocata del singolo, in ogni modo, per consentire al Napoli di ritornare in vantaggio. Ed è quella di Mertens (43’) che infila il pallone sulla destra dell’estremo difensore bolognese. Un gol insperato, che regala ad Ancelotti tre punti pesanti. Ma il Bologna non avrebbe rubato nulla se avesse tenuto il pareggio.

 

2. ANCELOTTI

Da gazzetta.it

 In chiusura, Ancelotti è tornato a parlare dei fatti della gara di San Siro con l'Inter: "Ci tengo a fare una precisazione: il Napoli non ha mai chiesto la sospensione della partita. Ci siamo limitati a chiedere una interruzione temporanea, come previsto dal protocollo. Una decisione che, come affermato dalla stessa Uefa, sarebbe stata quella corretta".

ancelottikoulibaly ancelotti

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…