b_theshow_sectors_feature art basel 2017 artbasel2017

LA BUSSOLA DELL’ARTE - A BASILEA RIPARTE ARTBASEL, 291 GALLERIE DA 34 PAESI E 4MILA ARTISTI PRESENTATI. CI SARANNO PIERO MANZONI, PICASSO, DIX ED ERNST, MA È PER FIUTARE IL NUOVO CHE SI VA IN SVIZZERA: OGNI STAND È DEDICATO A UN GIOVANE ARTISTA EMERGENTE - AD ‘UNLIMITED’ (HALL 1) LE INSTALLAZIONI E DELLE OPERE MONUMENTALI CURATO DA GIANNI JETZER CON LAVORI DI PHYLLIDA BARLOW, BORIS MIKHAILOV, GIULIO PAOLINI, YURI ANCARANI

 

 

Francesca Amé per ‘il Giornale

 

b theshow sectors unlimitedb theshow sectors unlimited

Il Reno scorre placido, i traghettatori con i loro cavi d' acciaio portano i turisti di qua e di là dalle sue rive e Basilea la città di Erasmo da Rotterdam che oggi, oltre ai quartier generali delle più importanti case farmaceutiche, vanta una quarantina musei, massima densità al mondo in rapporto al numero di abitanti aspetta Die Messe, la fiera, con proverbiale calma svizzera che deriva da una sapiente programmazione e dalla maniacale cura del dettaglio. Il circo dell' arte invece scalpita, ché la 48esima edizione di Art Basel (15-18 giugno, dalle 11 alle 19, ingresso: 60 franchi svizzeri) è una sorta di «biennale di Venezia delle fiere d' arte».

 

b theshow sectors magazinesb theshow sectors magazines

Con le sue 291 gallerie selezionate in 34 Paesi e 4mila artisti presentati a un pubblico solitamente generoso (95mila i visitatori nel 2016), Basilea è la bussola dell' arte. I suoi 27.500 metri quadrati elegantemente allestiti tra Hall 1 e Hall 2 - la prima progettata da Theo Hotz e completata 4 anni fa da Herzog & de Meuron, la seconda da Hans Hofmann negli anni '50 riportano alla luce gioielli e lanciano talenti. Tra i primi, uno ci riguarda in modo particolare: la corazzata svizzera Hauser & Wirth ha stretto un accordo di esclusiva con la Fondazione Piero Manzoni e presenta una serie di Achromes che ingolosiranno i collezionisti di mezzo mondo.

b theshow sectors galleriesb theshow sectors galleries

 

Tra le altre chicche novecentesche con grandi aspettative di vendita: un ritratto di Dora Maar di Pablo Picasso, un quadro di Otto Dix, una tela surrealista di Max Ernst. Basilea è nota per il suo fiuto verso il nuovo ed è per questo che di tutte le sezioni (Gallerie, Features, Unlimited, Statements, Edition e Magazines), i collezionisti rampanti prediligono la quarta: ogni stand è dedicato a un giovane artista emergente e basti sapere che negli ultimi anni sono passati da qui Kara Walker, Pierre Huyghe, Ernesto Neto, Vanessa Beecroft.

 

b theshow sectors featureb theshow sectors feature

L' autorevole Art Economics, in uno studio commissionato da Art Basel e da Ubs (sponsor storico della fiera, va da sé), ci dice che il 2016 non è stata una magnifica annata, ma in ogni caso il giro d' affari del mercato globale dell' arte è sui 56 miliardi di dollari, con gli Stati Uniti a gestirsi il 40% della torta e la Cina già al 20%. I numeri però da soli non bastano a spiegare lo spirito che si respira in questi giorni a Basilea. Accanto a direttori di musei, curatori e collezionisti d' antan dall' ottimo portafoglio, c' è un imponderabile gruppo di giovani art-hunter che instagrammano molto: pare infatti che un visitatore su tre arrivi qui senza mai essere entrato in una galleria.

art basel 2017art basel 2017

 

Art Basel piace perché è versatile.

Parla di pittura, scultura, installazioni, fotografia, video. Parla la lingua delle multinazionali (Gagosian, Lisson) e delle gallerie più piccole (20 le italiane, tra cui Franco Noerto e Minini). Parla il linguaggio degli affari (tanti artisti esposti sono anche alla Biennale di Venezia, oltre agli evergreen Warhol e Rothko, per non parlare di Damien Hirst) e quello dell' emozione: vale da solo il biglietto Unlimited (Hall 1), appassionante viaggio nel mondo delle installazioni e delle opere monumentali curato da Gianni Jetzer con lavori di Phyllida Barlow, Boris Mikhailov, Giulio Paolini, Yuri Ancarani.

yuri ancarani the challengeyuri ancarani the challengemark blower 170524 than clark basel rehearsal 0179 ecmark blower 170524 than clark basel rehearsal 0179 ec

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…