francesco totti

1. C’E’ GROSSA CRISI PER FRANCESCO TOTTI: I SUOI AFFARI NON SONO MAI ANDATI COSÌ MALE: NEL 2015 HA PORTATO IN CASA LA MISERIA DI 39.843 EURO (L'ANNO PRIMA ERANO BEN 533 MILA) 2. IL FATTURATO DEL SUO PICCOLO IMPERO È SCESO DA 4,2 A 3,1 MILIONI DI EURO NEL GIRO DI 12 MESI. E ANCHE LA LIQUIDITÀ IN CASSA CHE DEVE FARE FRONTE AI DEBITI SI È VOLATILIZZATA

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Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

 

La ripresa per Francesco Totti calciatore oggi è quello scorcio del secondo tempo delle partite di calcio in cui forse il suo allenatore Luciano Spalletti lo mette in campo. Altro significato non ha, e guai a parlargli di ciclo economico o di Pil in crescita, perché il numero 10 della Roma allora esplode.

 

Perché ne sa qualcosa a livello personale: i suoi affari non sono mai andati così male come nell'ultimo anno. Rispetto a tanti altri imprenditori lui riesce ancora a non perderci, anzi a guadagnarci qualcosina. Ma certo con i 39.843 euro portati a casa l' ultimo anno, la vita cambierebbe e non di poco dovesse appendere le scarpette al chiodo.

 

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IL CROLLO

Totti ha arginato i danni, ma se pensa che solo l' anno precedente aveva portato a casa 533.865 euro di utile, gli viene qualche dubbio di potere fare a meno del pallone. La contrazione degli utili nell' ultimo anno è stata del 92,53%, una vera botta. E restano un ricordo nostalgico i guadagni milionari degli anni precedenti.

 

Anche i semplici incassi aggiungono ferita su ferita. La loro contrazione è stata meno rilevante, perché sono scesi del 25,65%. Ma in cifra assoluta si tratta di oltre un milione di euro in meno rispetto all' anno precedente, e il fatturato del piccolo impero di Totti è sceso da 4,2 a 3,1 milioni di euro nel giro di 12 mesi.

 

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E anche la liquidità in cassa che deve fare fronte ai debiti - che non sono pochi - si è volatilizzata in modo sensibile per tappare le falle di un mercato che ha dato sempre più dispiaceri all' uomo simbolo del calcio della Capitale. Nelle casse societarie c'erano 4,7 milioni di euro, e ne sono restati solo 3,1 milioni. Quella differenza impiegata per combattere la crisi - 1,5 milioni di euro - rappresenta quindi una erosione del 32,90%.

 

IMPERO DI FAMIGLIA

Il piccolo gruppo imprenditoriale del Pupone, come viene chiamato affettuosamente il calciatore giallorosso, è composto di 7 società, quasi tutte a responsabilità limitata, e tutte amministrate dal fratello Riccardo.

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La holding principale è la Number Ten, società che fa comunicazione e organizzazione di eventi. Il proprietario è Totti, il problema è che il principale cliente è proprio lui, che si porta dietro il suo mondo: la A.S. Roma, la Roma International, la Limonta sport, Nike, Pepsi, Fiat auto, Fifa e altre società meno note. Ha lanciato due progetti, uno nel mondo del pallone (Totti Soccer school) e uno che spazia anche nel motociclismo (Totti top sport). Ma proprio qui il gruppo del calciatore ha vissuto il suo anno peggiore, con un dimezzamento del fatturato passato da 2 a 1,1 milioni di euro, e una perdita finale di 61.481 euro rispetto all' utile di 326.801 euro dell' anno precedente.

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Dalla Number Ten dipendono cinque società, e tre sono immobiliari: la Longarina, la Immobiliare 10 e la Immobiliare Acilia. Le altre due sono la Skins srl che al momento è ancora inattiva e la Ft 10, controllata solo al 60% (il restante capitale è diviso fra Michele Ricci e Cinzia Tommasone che ne detengono il 20% ciascuno).

 

INTERNET AMARO

Ft 10 è forse la principale delusione del piccolo gruppo imprenditoriale, perché dovrebbe occuparsi di commercializzare on line prodotti di merchandising legati al nome del giocatore, ma l' attività non è mai decollata davvero. Il suo ultimo bilancio indica un fatturato di appena 7.500 euro, una perdita di 5.783 euro e disponibilità liquide in cassa per 37.713 euro: non esattamente un colosso.

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Un po' meglio i risultati delle immobiliari, comunque tutte con bilanci assai peggiori dell' anno precedente. Una delle tre - la Immobiliare 10 - ne controlla un' altra, chiamata non con grandissima fantasia Immobiliare Ten. Il gruppo ha appartamenti, uffici, magazzini e garage sparsi in varie zona di Roma e anche al di fuori della Capitale.

 

GLI IMMOBILI

Quelli di proprietà diretta hanno un valore minimo di mercato di 10,9 milioni di euro, e sono il tesoretto principale del gruppo. Nella Capitale ce ne sono in zona centrale come quella di piazzale Flaminio, e in zone più periferiche come via Thailandia, via della Marca, via Tamburini e vicino ad Ostia Antica in via Pernier (questi ultimi sono i locali e gli impianti della scuola di calcio Totti, tutti controllati dalla Longarina).

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Oltre a questi però le società di Totti hanno in pancia altri immobili, essenzialmente ad uso ufficio, acquistati con la formula del leasing aziendale. Sono 3 palazzine, valgono 21.316.783 e il leasing è contratto in tutti i casi con Monte dei Paschi di Siena. Restano ancora da pagare gran parte delle rate, per un totale di 16,5 milioni di euro.

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