vlahovic juve verona

C’E’ IL PAPA DA FAZIO. VLAHOVIC SEGNA MA NON SE LO FILA NESSUNO – DECIMO RISULTATO UTILE CONSECUTIVO PER LA JUVE CHE BATTE IL VERONA. IN RETE I DUE NEO-ACQUISTI BIANCONERI VLAHOVIC E ZAKARIA. LA DEDICA A DYBALA PER L'ASSIST DELL’EX BOMBER DELLA FIORENTINA (A SEGNO DOPO 13 MINUTI) -  LA VLAHOVIC-MANIA CONTAGIA LO STADIUM E LAPO - "CHE BELLO PRESENTARVI COSI' DUSAN E DENIS. MENTALITA'. AVANTI" – VIDEO

 

 

Giovanni Albanese per gazzetta.it

 

vlahovic juve verona

È Vlahovic-mania allo Stadium, nella serata di Juventus-Verona. Centinaia i tifosi che si mostrano sui social con la nuova maglia numero sette del centravanti serbo, che catalizza inevitabilmente l’attenzione delle telecamere. Cori e applausi per lui già nel corso del riscaldamento, quando calcia verso la porta con notevole cattiveria agonistica: il pubblico apprezza, si scalda.

 

 

Il duello con Gunter si accende da subito, e il difensore scaligero riesce ad avere la meglio sulle prime battute. La prima conclusione del match è comunque del nuovo centravanti juventino: giunge dopo sette minuti, Montipò respinge il suo mancino ma la Sud apprezza e lo acclama. Tre minuti più tardi il numero sette protesta per una trattenuta del suo marcatore a pochi metri dall’area di rigore:

 

juve verona

Dybala prova a mediare nel diverbio a distanza tra lui e il signor Massimi. Vlahovic fa esplodere lo Stadium al tredicesimo, con la sua prima marcatura in maglia bianconera. Azione in verticale basica ed efficace: rinvio di Szczesny in zona centrale per il serbo, che di testa prova ad allungare la manovra lateralmente, Dybala raccoglie una respinta corta e serve ancora il compagno nello spazio: tocco sotto a scavalcare il portiere in uscita e giù in scivolata per esultare al gol insieme ai nuovi compagni, e con un accenno di “Dybala-mask” rivolto al dieci. Mentre i tifosi intonano per lui: “Siam venuti fin qua per vedere segnare Dusan”.

 

juve verona

 Con il neo acquisto, la Juve ha un riferimento fisso dentro l’area di rigore avversaria. La retroguardia dell’Hellas deve lottare - e non poco - per limitarlo: tra i minuti ventisei e ventotto ci sono dei contatti sospetti, Vlahovic chiede fallo da rigore e i tifosi dagli spalti sono tutti con lui, Massimi lascia correre in entrambi i casi. Minuto trentotto: Dybala apre per Morata a sinistra, Dusan chiude la triangolazione giungendo al tiro ma stavolta non è preciso: palla a lato.

 

Nella ripresa, al cinquantatreesimo, una giocata tutta “nuova”: con la verticalizzazione di Zakaria per il serbo, che prova (senza efficacia) a servire Dybala di tacco: l’azione non si concretizza ma i tifosi applaudono ancora, divertiti, ancora inconsapevoli che si tratti delle prove generali per il raddoppio.

 

Al sessantunesimo, il centravanti distrae la difesa scaligera stazionando sulla sinistra e libera il campo per l’inserimento sulla destra del centrocampista svizzero, a rete pure lui al debutto in maglia bianconera. Non è finita: l’ingresso in campo di Cuadrado gli offre un altro bel cross in area, che però non riesce ad agganciare. Dunque, sul finale, tenta di mettersi in proprio, ma questa volta Montipò fa buona guardia. Si guadagna ancora una punizione e un calcio d’angolo in pieno recupero, la gara di Vlahovic si chiude con quarantatré palloni toccati: quattro tiri in porta (di cui uno fuori) e un gol. E tanto entusiasmo.

vlahovic juve verona

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…