THAI E GUAI - ALCUNI CALCIATORI GHANESI FINITI A GIOCARE IN THAILANDIA DENUNCIANO LE CONDIZIONI “ESTREME” A CUI SONO SOTTOPOSTI: “CI OBBLIGANO A PROSTITUIRCI CON LE DONNE DEL LUOGO” (DITE A TAVECCHIO CHE NON TUTTE LE BANANE VENGONO PER NUOCERE)

Da www.gazzetta.it

 

Sesso e droga in cambio di un permesso di soggiorno e, quindi, della sopravvivenza. Sembra una delle tante, brutte storie d’immigrazione e sfruttamento della prostituzione, solo che in questo caso la denuncia arriva dal mondo del calcio e anche solo per questo potrebbe far più rumore delle altre.

 

Nikwei Issac - calciatore ghanese finito a giocare in ThailandiaNikwei Issac - calciatore ghanese finito a giocare in Thailandia

A raccontarla è Nikwei Issac, ex stella della Wa All Stars, Premier League ghanese, passato l’anno scorso alla squadra thailandese dell’Ayutthaya FC (attualmente all’undicesimo posto della Thai First Division League con 32 punti). Un trasferimento che doveva essere da sogno (almeno a sentire il finto agente che glielo aveva proposto) e che invece si è tramutato in un incubo.

 

Lo stesso vissuto anche da altri giovani ghanesi, attirati all’estero con il miraggio di facili e più consistenti guadagni rispetto ai club di casa e finiti invece all’inferno. “Un agente mi ha convinto ad andare in Thailandia promettendomi un contratto da favola – ha rivelato Issac in un’intervista alla stazione radio ghanese Akyeaa FM, ripresa da molti siti del paese – ma una volta arrivato lì, mi sono subito reso conto che tutte le promesse che mi erano state fatte, in realtà erano solo bugie e che vita era molto dura. Ho dovuto lottare per sopravvivere, ora il mio permesso di soggiorno è scaduto e gioco solo se il posto è sicuro”.

 

Ayutthaya - Squadra di calcio della ThailandiaAyutthaya - Squadra di calcio della Thailandia

SESSO E DROGA IN CAMBIO DI FAVORI — Il racconto, già di per sé agghiacciante, si fa ancora più penoso quando Issac affronta la questione relativa ai suoi connazionali più giovani. “Molti giocatori africani, soprattutto ghanesi, non possono tornare a casa, perché non sono finanziariamente solidi e sono quindi costretti a compiere atti disdicevoli per adattarsi a vivere lì, come smerciare droghe illegali o vivere con donne del luogo, prostituendosi con loro tutti i giorni in cambio di aiuto.

 

Mi fa male vedere elementi di talento come Abdul Samed ‘Okocha’ e Stephen Offei, che sono in Thailandia senza squadra, costretti a vivere delle situazioni così infernali, ecco perché mi sento di consigliare ai giovani calciatori di non lasciare con troppa fretta il Ghana per andare a giocare in Asia e, soprattutto, di controllare attentamente che tutti i documenti siano in regola, così da evitare problemi futuri”.

 

Ayutthaya - Squadra di calcio della ThailandiaAyutthaya - Squadra di calcio della Thailandia

CRITICHE&ACCUSE — Non è comunque la prima volta che il calcio africano punta il dito contro la Thailandia e i suoi (presunti) poco ortodossi metodi per ottenere il permesso di soggiorno e i documenti necessari a vivere da quelle parti: come riporta il "National Turk", già in passato alcuni calciatori dilettanti africani si erano infatti lamentati delle difficoltà incontrate con la burocrazia thai, ma le loro rimostranze caddero nel vuoto.

 

E la sensazione diffusa è che rischia di capitare la stessa cosa anche adesso, visto che né il governo del Ghana né la stessa Football Association hanno voluto per ora commentare la denuncia di Issac. Ma chissà che l’impatto mediatico scatenato dalle sue dichiarazioni non possa rivelarsi utile per costringere chi di dovere ad intervenire, così da chiarire questa brutta storia una volta per tutte.

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