lazio-juventus

CALCIO DOTTO - BUONE NOTIZIE PER SARRI. NON SOLO I TRE PUNTI. AL SUO DEBUTTO SOTTO IL VESUVIO MILIK NE FA DUE, COME IL MIGLIOR HIGUAIN. SI PROFILA L’ENNESIMO AFFARONE PER AURELIO - LA JUVENTUS È DIVENTATA NEGLI ANNI QUELL’ENTITÀ PARANORMALE CHE SONO IL BAYERN IN GERMANIA, IL PARIS ST GERMAIN IN FRANCIA, BARCELLONA E REAL IN SPAGNA

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

napoli milan d11eda9napoli milan d11eda9

L’errore pacchiano e puntuale è pensare (illudersi) che la Juventus venda i suoi pezzi migliori. Semplicemente non è vero. Vende ogni anni grandi giocatori, belle bestie da combattimento o da vetrina, vende Tevez, Vilas, vende Pirlo, Pogba e Morata, e ogni volta ti dici, eccola qui si schianta, frana, e invece niente, perché non vende mai nulla d’essenziale, non vende il suo “phallus power”, il Fallo che la sostiene.

 

Che non sono soltanto quei quattro obelischi dietro, ai quali, tanto per ammazzare quello che già ammazzano da cinque anni, aggiungono anche Benatia, titolare in qualunque club del mondo. La Juventus non vende, nemmeno volendo, la sua tremenda missione a vincere. Arrivi qua che sei uno sparuto coniglietto e diventi una iena. Arrivi Allegri e diventi il generale Patton e ora fai pure gli spot glamour.

napoli milan 87ba19dnapoli milan 87ba19d

 

napoli milan 13acbe22napoli milan 13acbe22napoli milan a0fdf75cnapoli milan a0fdf75cnapoli milan 5fe2113a2napoli milan 5fe2113a2

Aggiungi, tanto per sigillare il feretro su questo campionato già morto, che vendono bene (Pogba, l’affare del secolo) e acquistano strabene. Non sbagliano nulla. Li hai visti anche con la Lazio. Di Benatia si è detto. Dani Alves è ancora fenomeno. Pjaca ha giocato cinque minuti e quelli hanno visto le streghe. Pjanic e Higuain sono certezze a cui concedono il lusso di capire (dove sono finiti) e dimagrire.

lazio juventus 723f92d6lazio juventus 723f92d6

 

Questo per dire che la Juventus è diventata negli anni quell’entità paranormale che sono il Bayern in Germania, il Paris St Germain in Francia, Barcellona e Real in Spagna. Tutto il resto condannato all’odore dei calcagni. Dentro una fornace da liquefazione, la Lazio ha spremuto anche quello che non aveva. Li hanno fatti sfogare e svanire, per colpire con un chirurgico calcio di Khedira (lui, Dybala, Alex Sandro, altri exploit di mercato). Così vincono le squadre per cui vincere è un destino.

 

Non so come fanno i tifosi juventini a sopportare tutto questo, voglio dire questa tediosa coazione del trofeo, del fallo eternamente tenuto su da dosi micidiali di viagra, ma, a quanto pare, lo sopportano benissimo.

 

L’altro splendido match della serata avvisa una cosa. Buone notizie per Sarri dal San Paolo. Non solo i tre punti. Il Napoli ha perso Higuain, e sembrava che lui sì avesse perso il suo totem dispensatore di potenza, e invece no, almeno così devi dedurre se al suo debutto sotto il Vesuvio Arcadius Milik ne fa due, come il miglior Gonzalo.

 

lazio juventus 4c271599lazio juventus 4c271599

 Se questa non è una meteora di fine estate, si profila l’ennesimo affarone di quel bunda enorme che è Aurelio De Laurentiis (vedi precedenti di Cavani e Higuain). Minimo lo rivende tra un paio d’anni al triplo. Benissimo anche Mertens, spaventevole ogni volta che aggancia palla ma più spaventevole di lui il ragazzone, Donnarumma, che gli prende qualunque cosa.

lazio juventus 545d06lazio juventus 545d06

 

lazio juventus 45b697elazio juventus 45b697elazio juventus 17a4571lazio juventus 17a4571lazio juventus 331ac7alazio juventus 331ac7a

Sembra ghiaccio sul 2 a 0 alla fine del primo tempo. Milan incorporeo in mezzo e ridicolo dietro, più statico di una mucca sazia (se davvero il Chelsea e Conte per lui hanno l’insana tentazione di sganciare 40 milioni di euro per Romagnoli, consegnare il giocatore posta celere a domicilio con tanto di fiocco, nella tana dello Scialacquatore Russo. Bravino a poggiare palla, l’ex romanista, ma lento e mai affidabile in marcatura).

 

I due capolavori in sequenza di Niang e Suso sono, insieme al bebè gigante tra i pali, oltre che l’illusione, le ottime notizie per Montella nella sera in cui Bacca latita. Tre probabili, quasi certi fuoriclasse. Il francese impressiona, doti calcistiche spaziali, dieci volte Balotelli ma, temono a Milanello, la stessa testa. Due volte Callejon finisce un Milan strafinito in nove.   

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…