nesta e la generazione del mondiale 2006

CAMPIONI IN CAMPO, PIPPE IN PANCHINA - SOLO AMAREZZE PER LA "GENERAZIONE DEI FENOMENI" CHE DOPO AVER VINTO IL MONDIALE 2006 HA PROVATO LA CARRIERA DA ALLENATORE: LA LISTA SI ALLUNGA CON L’ESONERO AL MONZA DI SANDRO NESTA – GILARDINO FATTO FUORI (PER COLPE NON SUE), I FLOP DI PIRLO, DE ROSSI E CANNAVARO (RIENTRATO DALLA CINA, NON HA FUNZIONATO NÉ A BENEVENTO NÉ A UDINE) – GATTUSO E’ STATO COSTRETTO AD EMIGRARE IN CROAZIA: LIPPI HA AVUTO SEGUACI MA NON HA FATTO SCUOLA…

DAGONOTA

https://m.dagospia.com/sport/berlino-campioni-in-panchina-bidoni-gilardino-migliore-bigoncio-resta-415456

 

NESTA

Da ilnapolista.it *

alessandro nesta

 

Ora che anche Alessandro Nesta è saltato, dopo Daniele De Rossi e Alberto Gilardino, la maledizione della leva “coachistica” del 2006 può dirsi compiuta. I campioni del Mondo sotto il cielo azzurro di Berlino, che avrebbero preso d’imperio i patentini a Coverciano per una successiva, impronosticabile, carriera di esoneri a ripetizione. De Rossi, Gattuso, Cannavaro, Pirlo, Grosso, Inzaghi, Oddo, Gilardino, Nesta appunto. Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.

 

Smettiamola con la retorica dei figliuol prodighi: sono quasi vent’anni che l’Italia s’è desta nel ricordo di quelle notti, Nino ormai cammina caracollando col cuore pieno di paura d’essere licenziato. Ed è esattamente da questi particolari che si giudica un allenatore. Nesta è l’ultimo caduto di quella generazione di fenomeni. Godono di eccellente stampa e trascurabili risultati.

 

 

alessandro nesta adriano galliani

Ad indagare le statistiche aggregate si sfiora il voyeurismo macabro, non ce n’è davvero bisogno. Carriere complicate, zoppicanti, faticose. Esoneri ovunque: dal Benevento alla Spal, dalla Salernitana all’Ofi Creta. Chi è arrivato su una panchina importante – Gattuso, un imberbe Pirlo, lo stesso De Rossi, Inzaghi – ci ha rimbalzato sopra. Altri annaspano nel retropalco del gran calcio, con la critica a supporto e i risultati che li dileggiano. È una battaglia campale tra il nome che portano, e le aspettative che non riescono a soddisfare. Gilardino stava facendo un buon lavoro al Genoa, poi gli hanno smembrato la squadra e addio. Gli altri sono ostaggi del blasone passato, vagano in zona mista con lo sguardo di Bellini e Cocciolone.

daniele de rossi 5 foto mezzelani gmt

 

Di loro Marcello Lippi disse: «Una volta terminata la loro carriera avevano già una predisposizione naturale a fare l’allenatore. Ecco perché sono diventati allenatori di squadre importanti ottenendo anche degli ottimi risultati». Ascoltammo smarriti, chiedendoci “ma chi? Ma cosa?”.

 

La loro traiettoria è una biografia della nazione. L’idea che un mestiere ne valga un altro, per automatismo. Che la gavetta sia una novecentesca pretesa di dare gradualità alla vita degli altri, per principio. Che il talento sia universale, e se pure non fosse chissenefrega: la narrazione funziona per titoli. Rino, Fabio, Danielino, Ale: quando in tv si chiamano per nome il disastro è dietro l’angolo. E infatti.

 

Metti Pirlo, caso di scuola nel frastagliato mercato del lavoro calcistico. Giocatore di tanto talento, stiloso il giusto, sabaudo d’indole. Troppo tecnico per non tradursi in guida altrui. Fu catapultato dritto per dritto sulla panchina della Juve, per ribaltare lo stile Sarri, con i suoi spigoli, quella barba sfatta. Pirlo doveva essere un rebranding umano. L’hanno consumato espresso. Strano non abbia sfondato al Karagümrük, qualsiasi cosa sia.

 

gattuso pirlo

O Gattuso, mai domo. Ha allenato il Sion, il Palermo, l’Ofi Creta, il Pisa, il Milan, il Napoli, il Valencia e il Marsiglia, oggi lotta per lo scudetto croato alla guida dell’Hajduk Spalato, ma in mezzo a mille difficoltà e per alcuni mesi anche senza stipendio. La sua Coppa Italia con il Napoli nel 2020 è l’unico trofeo vinto dai campioni del mondo del 2006 passati in panchina. In matematica si chiama riduzione ai minimi termini.

 

*Questo articolo è stato pubblicato una prima volta il 18 settembre 2024, ed è stato successivamente aggiornato. Invecchia bene.

 

 

alessandro nesta daniele de rossi 4 foto mezzelani gmt

 

 

daniele de rossi 12 foto mezzelani gmtdaniele de rossi 13 foto mezzelani gmtadriano galliani alessandro nesta

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…