“CON SAVICEVIC IL RAPPORTO È STATO INIZIALMENTE CONFLITTUALE PERCHÉ QUANDO LO SOSTITUIVO BERLUSCONI MI CHIEDEVA: “PERCHÉ LO HAI TOLTO?” - "DON" FABIO CAPELLO E I SEGRETI DEL MILAN DEL 1994 (CHE VINSE SCUDETTO E COPPA CAMPIONI) IN UN DOC SU SKY SPORT - FRANCO BARESI: “QUELLA STAGIONE FU PARTICOLARE PERCHÉ BERLUSCONI SCESE IN POLITICA. IO ERO PENSIEROSO, TEMEVO CHE L’AVREMMO VISTO MENO" – ALDO GRASSO: “NON RICORDAVO CHE FABIO CARESSA AVESSE INIZIATO A LAVORARE CON ALDO BISCARDI..." (E INFATTI HA INIZIATO A "TELEROMA 56") - VIDEO
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera" – Estratti
Adriano Galliani: «La stagione 1993/94 è stata la migliore della nostra vita»; Mauro Tassotti: «Quel Milan era un Milan che ancora aveva il ricordo di Arrigo Sacchi, che aveva fatto un lavoro straordinario e che Capello ha proseguito»; Fabio Capello: «Con Savicevic il rapporto è stato inizialmente conflittuale, per una semplice cosa: quando lo toglievo Berlusconi mi chiedeva:
“Perché lo hai tolto?”...Perché non correva più e quindi non potevamo giocare in dieci contro undici»; Franco Baresi: «Quella stagione fu molto particolare perché Berlusconi scese in politica. Io personalmente ero molto curioso e forse anche un po’ pensieroso, nel senso che magari l’avremmo visto meno, sarebbe stato forse meno presente».
«Milan 1994, più che una squadra» di Riccardo Gentile, con Veronica Baldaccini, Davide Bucco e Valentina Campus, è un prezioso lavoro di ricostruzione giornalistica, alimentato dal copioso materiale di repertorio di Telepiù e Sky Sport, recuperato e restaurato, per ripercorrere quell’anno calcistico sospeso tra sport e politica, culminato con il trionfo rossonero in Champions League il 18 maggio 1994, nella stessa notte in cui veniva confermata in Senato la fiducia a Berlusconi (Sky Sport).
È un documentario che racconta le profonde trasformazioni che stavano investendo lo sport e la società italiana e che coinvolgeranno, ovviamente, i tifosi del Milan ma anche chi si interroga sui rapporti e sugli effetti tra calcio e vita pubblica, tra cuore e interessi economici, tra «fede» e governo delle masse.
Ad Alessandro Costacurta è affidato il compito di tessere le fila tra passione calcistica e politica, tra le testimonianze di sportivi (da Paolo Maldini a Filippo Galli), di giornalisti (da Licia Granello a Carlo Pellegatti) e di testimoni del tempo (da Paolo Mieli a Fausto Bertinotti), tra le vittorie sul campo del Milan e la famosa discesa in campo di Silvio Berlusconi, protagonista della vita economica, sportiva, politica e anche sociale del nostro Paese.
P.S. Non ricordavo che Fabio Caressa avesse iniziato a lavorare con Aldo Biscardi nel «Processo del lunedì». Ogni cosa viene dimenticata ma a nulla è posto rimedio.
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