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AUTUMN IN NEW YORK DA RECORD - PICASSO, VAN GOGH, MANET E UN GIACOMETTI DA URLO: 780 CAPOLAVORI MODERNI E IMPRESSIONISTI ALL’ASTA - INCASSI PREVISTI DA MEZZO MLD DI DOLLARI

Paolo Manazza per "CorrierEconomia - Corriere della Sera"

 

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Allerta meteo sul cielo dell’arte newyorchese. L’ultimo bollettino prevede un’intensa pioggia di capolavori e fiumi di denaro sulla Big Apple. Il più importante appuntamento del secondo semestre è alle porte. Questa settimana, tra domani e giovedì, andranno in asta 780 opere moderne e impressioniste per i quattro cataloghi delle due major. Con un totale di incassi previsti intorno al mezzo miliardo di dollari.

LA PRIMAVERA DI MANETLA PRIMAVERA DI MANET

 

Partenza

Parte oggi Sotheby’s (alle ore 14 locali) con gli oltre 125 lotti di Pablo Picasso, come una sorta di anteprima. Incisioni, dipinti, sculture, litografie, ceramiche, tutti provenienti da un’unica collezione. Un vero e proprio excursus nella carriera del maestro e un’occasione imperdibile per acquistare opere a cifre che spaziano da poche migliaia fino a 600.000 dollari.

 

La Evening Sale di martedì propone 74 lotti. Un vaso con margherite e papaveri può valere fino a 50 milioni di dollari se firmato Vincent Van Gogh. È uno dei pochi lavori che l’artista riuscì a vendere bene durante la sua vita. Fu dipinto nella casa del Dottor Gachet poche settimane prima della tragica morte di Vincent.

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Oltre 40 milioni di dollari è la cifra che potrebbero archiviare i tre dipinti di Claude Monet provenienti da una collezione privata americana: Alice Hoschedé au jardin (1881), Sous les Peupliers (1887) ed Église de Vernon, soleil (1894).

 

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Tra gli highlight anche due icone della scultura moderna: Tête di Amedeo Modigliani del 1911-12 offerta a oltre 45 milioni di dollari. E Chariot di Alberto Giacometti, del 1951-52, presentata con stima a richiesta. Corre voce che potrebbe superare i 100 milioni. Magari archiviando i 104 million dollar realizzati da L’homme qui marche I (Londra, Sotheby’s) nel febbraio 2010.

 

Quaranta

Sono 40 i preziosissimi lotti della Evening Sale di Christie’s del 5 novembre. Capolavori impressionisti di Claude Monet, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir e Camille Pissarro, icone surrealiste di Renè Magritte e Paul Delvaux e dipinti cubisti e moderni di Picasso, George Braque, Fernand Léger, Henri Matisse e Joan Mirò.

 

La regina della serata questa volta non è una musa del solito Picasso, ma una giovane donna, l’attrice Jeanne Demarsy, ritratta da Manet. Dopo essere rimasta sotto i riflettori della National Gallery of Art di Washington per due decenni, giunge ora sul mercato per la prima volta. Per quasi un secolo è stata conservata nella stessa collezione. La primavera , questo il titolo dell’opera, fu esposta al Salon di Parigi del 1882 insieme al celebre Il bar delle Folies-Bergère , che ora si trova al Courtauld Institute di Londra.

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Carol Vogel dalle pagine nel New York Times ha raccontato come la casa d’aste abbia cercato per diversi mesi, senza esito, di vendere il dipinto privatamente a ricchi collezionisti per 55 milioni di dollari. Ecco perché ora compare all’asta con una stima nettamente inferiore, tra i 25 e i 35 milioni.

 

Adrien Meyer, international director, ha dichiarato che — oltre a collezionisti asiatici — qualche museo potrebbe essere interessato all’acquisto in virtù della rarità con cui un tale capolavoro dell’Impressionismo viene presentato sul mercato. Se la tela dovesse essere venduta a una cifra intorno alla stima massima, supererà il record dell’artista realizzato nel giugno 2010 da Sotheby’s con la vendita di Portrait de Manet par lui-même, en buste (Manet à la palette) a 33.296.082 dollari.

 

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I ricavi andranno a beneficio di una fondazione privata americana che supporta la salute pubblica e ambientale. La prossima settimana toccherà alle aste dedicate all’arte contemporanea. Anche in questo caso con opere strepitose. Se tutto andrà bene il novembre dell’arte nella Grande Mela frutterà (solo da Christie’s e Sotheby’s) circa 1,7 miliardi di dollari. Molti cominciano a chiedersi quanto durerà questo razzo interstellare agganciato a un mercato dell’arte sempre più ricco.

 

2.IL BOOM DI PANDOLFINI, LE COLLEZIONI DI WANNENES

Paolo Manazza per "CorrierEconomia - Corriere della Sera"

 

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Finalmente i (piccoli) record parlano italiano. Risultati eccezionali per l’asta celebrativa dei 90 anni di attivita? della Pandolfini, con un incasso di oltre 14 milioni, il totale piu? alto mai realizzato in una sessione di vendita all’asta nel nostro Paese.

 

 

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Tre milioni sono stati realizzati dalle maioliche rinascimentali con aggiudicazioni internazio- nali. Tra cui una coppa lustrata da Mastro Giorgio a Gubbio nel 1526 venduta a 430.000 euro. Incredibile la gara su un Vaso della dinastia Qing secolo XIX in porcellana policro-

ma a fondo giallo partito da 25 mila e battuto 7.445.000 euro.

 

 

Ora sono da non perdere le aste di Wannenes a Genova.  L’esposizione apre giovedi? a Palazzo del Melograno, mentre le vendite dedicate ai gioielli, argenti, porcellane e agli arredi di due dimore (una romana e l’altra parigina) di «Madame e Monsiuer X si terranno la prossima settimana.

 

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Tra i lotti interessanti una figura in biscuit manifattura di Volpato, circa 1786 (5-8 mila), una tavolo da centro in legno scolpito e dorato del XVIII secolo (5-8 mila) e una coppia di serpenti in metallo, montata a lampada, del Novecento (2-3 mila). Info e cataloghi su www.wannenesgroup. com.

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