carolyn_christov-bakargiev-

ARTSPIA - ECCOLA DI NUOVO: CAROLYN CHRISTOV ANTICIPA I TEMI DELLA SUA BIENNALE DI ISTANBUL. TRA METAFORE E POESIA SI CAPISCE POCO DI QUEL CHE DICE. MA QUEL POCO E' GIA' IMPERDIBILE

Alessandra Mammì per Dagospia

 

 

Eccola di nuovo Carolyn Chrystov Bakargiev con tutto il suo bizzarro ed

Carolyn Christov BagargievCarolyn Christov Bagargiev

ermetico linguaggio che strema i giornalisti. Ha cominciato ad annunciare i confini di quella che sarà la sua prossima fatica : la 14ma Biennale di Istanbul nel settembre/novembre 2015

 

Ne ha parlato a Sidney dove aveva curato un memorabile biennale, ne ha parlato ad alcuni cronisti amici. Ha scolpito quelle sue strane frasi che sembrano buttate là ad effetto, ma che invece sono concetti programmatici, pronti ad essere spiegati e dispiegati il giorno dell'inaugurazione.

 

Carolyn Christov e Giuseppe Penone a DocumentaCarolyn Christov e Giuseppe Penone a Documenta

Fu così con Documenta, quando diceva che sarebbe stata una mostra rispettosa del senso estetico di ogni essere vivente. Sarcastiche cronache seguirono le sue conferenze. Ma a Kassel si prese atto che aveva mantenuto la promessa costringendoci a misurare armonia e distopia della natura vegetale/animale /umana

 

Ora valutiamo bene le frasi che annunciano (come sempre in inglese) la sua biennale di Istanbul del 2015, anno importante che coincide con il 100mo anniversario dello sbarco alla baia di Anzac da parte dell'impero britannico e della Francia, nonchè l'anniversario del genocidio degli Armeni.

 

Pierre HuyghePierre Huyghe

Dunque se Carolyn dice “the 14th Istanbul Biennial will embark looking for where to draw the line, to withdraw, to draw upon, and to draw out. It will do so offshore, on the flat surfaces with our fingertips but also in the depths, underwater, before the enfolded encoding unfolds.” Bisogna pensarci su seriamente.

 

Traduciamo a braccio. Più o meno :”Un progetto per capire dove fissare il limite, dove allontanarci dal limite, dove attingere dal limite, dove superare il limite. Lo faremo in alto mare sulle superfici piatte in punta di dita ,ma anche in profondità, sott'acqua....subito prima che i limiti così prefissati si allentino...

 

 

William Kentridge portrait drawing William Kentridge portrait drawing

E per chiarire, prosegue poeticamente spiegando che ci saranno tre parole guida alla costruzione di questa Biennale: Linea- Alleanza – Onda

 

La squadra degli alleati comincia già ad essere disegnata. Le sarà accanto di nuovo Pierre Huyghe non solo con la sua arte ma anche il suo purissimo pensiero, Marco Luytens, Fusun Onur,Anna Boghiguian e soprattutto il suo punto di riferimentodi sempre: William Kentridge

 

Carolyn accompagna Brad Pitt in visita a DocumentaCarolyn accompagna Brad Pitt in visita a Documenta

L'alleanza romperà le barriere fra curatori e artisti, unirà metodologie e obiettivi, sarà fusa nell'interesse di creare e agitare il movimento delle onde, (ha annunciato). E subito avverte di voler fuggire dalla dittatura della periodicità e del confronto che grava sulla testa di tutte le biennali

 

Voglio fare un mostra che potrebbe essere ovunque nel mondo. Anche se è un progetto radicato in Istanbul, come tutte le conoscenze sono radicate, ma nello stesso tempo penso a qualcosa che potrebbe essere ovunque»

 

La parola Onda corrisponde appunto alla radice: lo stretto del Bosforo. Geograficamente una linea di divisione fra Europa e Asia. Fisicamente una commistione di acque salate e dolci dovuta a un fiume che scorre in profondità dal Mediterraneo al Mar Nero.

 

Carolyn Christov BagargievCarolyn Christov Bagargiev

Una di quelle congiunzioni geo-storico -politiche che attraggono come un magnete il complesso e stratificato metodo Christov- Bakargiev «Sono interessata a quel che succede sott'acqua. Uso metafore come onde, linee correnti , fiumi sotterranei...onde come onde del pensiero, onde sonore, onde di protesta, onde di gente, onde come flussi migratori....»

 


Onde in senso politico- psicanalitico- fisico- scientifico- storico- estetico

 

Quella complessità che solo lei in qualche mondo riesce poi a trasformare in una grande mostra, evento, esperienza unica per gli artisti, per visitatori e per chiunque le si affida e si lascia naufrare in questo suo mar.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…