IL CASO DEL VIDEO HOT SCUOTE TRIGORIA - LA RAGAZZA PROTAGONISTA DEL SEXGATE LICENZIATA DALLA ROMA LASCIA LA CITTA’ E SI CANCELLA DAI SOCIAL – “SONO AMAREGGIATA E INTIMORITA” - IL BABY CALCIATORE SI DICE “TRANQUILLISSIMO, ANCHE SE ATTACCATO DA TUTTE LE PARTI SENZA MOTIVO” – TUTTO QUELLO CHE NON TORNA NELLA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA E NELLA VERSIONE DELLA ROMA – L'INCHIESTA DELLA FIGC SI ALLARGA: "IN 40 TREMANO PER IL FILMATO HOT" - I TIFOSI GIALLOROSSI SI SPACCANO E C’E’ CHI ACCUSA IL CLUB DI FRIEDKIN: “VERGOGNATEVI, LICENZIATE LA VITTIMA E PROTEGGETE IL COLPEVOLE”
QUELLO CHE NON TORNA NELLA STORIA DELLA RAGAZZA LICENZIATA DALLA ROMA
Fulvio Fiano per il Corriere della Sera - Estratti
video hot dipendente as roma licenziata - trigoria
Via da Roma. Mentre il baby calciatore della Primavera giallorossa che per primo avrebbe condiviso il video intimo continua a giocare e, attraverso le parole dell’agente, si dice «tranquillissimo, anche se attaccato da tutte le parti senza motivo», lei lascia la città. Troppa pressione e attenzione, anche dai social dai quali ha rimosso i profili e cancellato i commenti che la legassero alla vicenda di cui nella Capitale, in questi giorni, tutti o quasi hanno parlato. Chi schierandosi dalla parte della donna e chiedendo giustizia per il suo licenziamento in quanto «discriminatorio», chi per accusarla più o meno velatamente di voler speculare sulla vicenda, magari per recuperare il posto di lavoro nel club giallorosso, se non addirittura di voler danneggiare la Roma.
Che sono poi le due posizioni ufficiali, quella del suo avvocato Francesco Bronzini, e quella della società giallorossa, dalla quale — al secondo giorno di polemiche e accuse di sessismo — è arrivato un comunicato durissimo, netto nei contenuti e senza nessuna concessione a quella che rimane, nella migliore delle ipotesi, la vittima di una violazione della propria privacy da parte di un tesserato della società sportiva. «Amareggiata e in un certo senso intimorita» dal tipo e dalla quantità di reazioni avute. Così viene descritta la 27enne da chi ne ha potuto registrare gli umori.
Ma non per questo meno determinata ad andare in fondo alla questione. Anzi, se la prospettiva di essere reintegrata nello staff romanista non trova margini nel comunicato giallorosso, ecco che la carta di riserva, l’arma finale, fare causa a chi ha rubato dal suo telefono e diffuso agli smartphone di tutta Trigoria il video di un suo rapporto intimo col fidanzato, diventa ora una strada percorribile, con conseguenze potenzialmente molto pesanti per gli autori che eventualmente venissero individuati.
VIDEO HOT DIPENDENTE ROMA LICENZIATA
Da giorni in città e sui social la ricerca è scattata, ci si interroga su chi sia il giovane calciatore che avrebbe reso il video virale condividendolo per primo dopo averlo rintracciato sul cellulare della donna. La Roma ovviamente sa chi è, ma il nome resta top secret. Uno in particolare, però, attira l’attenzione di media e tifosi che ormai provano a raggiungerlo al campo o su Instagram per saperne di più, come se fosse protagonista acclarato in una dinamica ancora effettivamente da chiarire. «Lui è tranquillissimo, perché è sulla stessa barca con altri quaranta ragazzini, non so perché si è fatto questo focus: non si butta in mezzo alla foresta un ragazzino di 18 anni che non ha fatto niente», dice il procuratore del giocatore che molti indicano come il maggiore sospettato di aver digitato il primo inoltro.
La vicenda nei suoi tratti più generali è ormai nota. Un anno fa circa, lei, addetta alla foresteria giallorossa per una società interinale, presta il telefono a un calciatore della Primavera, all’epoca minorenne, per ascoltare musica. Lui rintraccia quel video e lo fa girare tra i compagni di squadra, innescando molte altre condivisioni.
Anche il fidanzato della donna lavora per la Roma come dipendente e nel video ci sarebbe un passaggio in cui lei gli chiede di aiutarla a farsi assumere. In un primo momento la Roma sembra riuscire a chiudere il caso senza farlo filtrare all’esterno, individuando il ragazzo che ha rubato il video e assumendo la sua vittima quasi come sorta di risarcimento. Ma quel filmato continua a circolare, arriva all’attenzione del nuovo management che a novembre licenzia in tronco lei e il fidanzato.
Finché tutto finisce sui giornali e il caso sulla presunta discriminazione di genere esplode. La Roma prova a chiarire col comunicato che però non cancella tutto quello che c’è stato a monte. Su questo sono già partite anche le indagini della Procura federale per possibili violazioni del codice della giustizia sportiva.
Sul piano penale serve una denuncia per procedere.
LA ROMA ATTACCATA SUI SOCIAL DAI TIFOSI
La Roma sui social attaccata dai tifosi: «Vergognatevi, licenziate la vittima e proteggete il colpevole». Lo scrive l’edizione romana di Repubblica.
lina souloukou foto di bacco (1)
L’ira dei tifosi della Roma riguardo al sexgate che sta sconvolgendo Trigoria si è scatenata sui social. Sulle bacheche personali degli utenti, ma soprattutto sui profili ufficiali del club. A nulla sembra essere servita la scelta della società di non postare sulle proprie pagine Instagram, Facebook e X il comunicato, reso pubblico venerdì pomeriggio solamente sul sito istituzionale. Perché la rabbia e lo sdegno di tanti tifosi sulla vicenda ha trovato comunque sfogo sotto ogni singolo post della società giallorossa. L’indignazione corre sul web.
Sotto al post oltre 600 commenti, solo di indignazione rispetto al licenziamento della dipendente. A partire dal commento di Silvia che ha ricevuto oltre 500 mi piace: «Solidarietà alla donna vittima di revenge porn che avete licenziato, prendete provvedimenti contro chi ha diffuso il video senza consenso» . Dello stesso tenore il messaggio di Vittoria: « Ecco un’altra squadra maschile che premia i maschietti che infrangono la legge e calpesta la dignità delle donne. Ma quanto schifo fate?».C’è Lisa che chiede provvedimenti contro il calciatore presunto colpevole del furto: «Vergognatevi. Fate il nome del giocatore, licenziatelo, fategli pagare i danni e reintegrate la ragazza. Anche se dubito tornerebbe a lavorare per una società così sessista e bigotta».
Così come Paola che scrive «vergogna, invece di tutelare la ragazza proteggete quel bravo ragazzo del calciatore». E infine Barbara che ricorda le iniziative del calcio nei confronti delle donne: « Mi raccomando poi fate il segno rosso sul viso contro la violenza sulle donne».