“CAVANI VATTENE!” - STRISCIONI MISTERIOSI A NAPOLI, POTREBBERO ESSERE FRUTTO DI UNA STRATEGIA OCCULTA

Carlo Tarallo per Dagospia

Striscioni e scritte anti-Cavani spuntate dal nulla durante la notte a Napoli. Scritte anonime, lapidarie: "Cavani vattene" e "Cavani dacci retta, facci esultare, vattene in fretta". A 24 ore dalla conferenza stampa di presentazione di Rafa Benitez, la città si sveglia divisa. Gli stessi settori più "caldi" della tifoseria non sono compatti. Quel "vattene!" urlato in faccia al Matador scatena una miriade di retroscena. E la telenovela del trasferimento dell'anno diventa un giallo.

LE CONTINUE ESTERNAZIONI DEI PARENTI DI CAVANI
Gli striscioni e le scritte sono apparsi in Piazza Garibaldi e in Piazza Municipio, luoghi centralissimi della città, e inevitabilmente (così voleva chi li ha realizzati) sono rimbalzati su siti e blog. La prima spiegazione? La più semplice i tifosi si sarebbero stufati delle continue "esternazioni" di amici, parenti, quasi parenti, affini e sedicenti "interpreti" del pensiero di Cavani, che ogni giorno non fanno altro che "rivelare" la voglia del bomber uruguaiano di lasciare Napoli, facendo esasperare i tifosi. Ma qualcosa non torna.

"Chi vuole andare vada", scrisse la Curva A del San Paolo a Walter Mazzarri, quando impazzava un'altra soap, quella sul destino dell'ex allenatore azzurro poi andato all'Inter. Ma in questo caso, il contesto è molto diverso e i soldi in ballo molti, molti di più.

REAL, CHELSEA, PSG: TUTTI LO VOGLIONO MA NESSUNO "CACCIA I SOLDI"
Il Matador ha più volte confessato di sognare il Real Madrid e di ammirare Mourinho, neo allenatore del Chelsea. Manchester City e Paris Saint Germain corteggiano il bomber. Ma il prezzo di 63 milioni di euro, stabilito nella clausola rescissoria di Cavani, è troppo alto. Nessuno, al momento, pare abbia la forza (e la voglia) di sganciare l'intera cifra. E per i procuratori del cannoniere, ansiosi di concludere il trasferimento, le cose si complicano. Non solo!

LA CLAUSOLA RESCISSORIA E LA CORSA AL RIBASSO
Chi si è sempre esposto con dichiarazioni perentorie sul tema è stato il presidente Aurelio De Laurentiis. Sulla vicenda-Cavani, Aurelione ha sempre ripetuto lo stesso concetto: "Chi vuole Cavani deve sganciare l'intera somma, se non hanno soldi a sufficienza il problema non è mio".

Non a caso Real e Chelsea hanno fatto trapelare di essere in grado di sganciare più o meno 50 milioni di euro, e vorrebbero includere nella trattativa delle contropartite tecniche. Una corsa al ribasso che fino ad ora si è infranta contro una situazione di bilancio rosea, quella del Napoli, che consente a De Laurentiis di restare fermo sulle sue posizioni e di ribadire ai procuratori del campione che se vogliono il trasferimento devono convincere l'eventuale acquirente a pagare il prezzo stabilito.

PROPRIO IERI FRASI CONCILIANTI DEL MATADOR
Proprio ieri, dal Brasile dove è impegnato nella Confederation Cup, Cavani ha lanciato messaggi distensivi, pur ribadendo il suo "sogno" di vestire la maglia bianca del Real. "L'importante - ha detto Edinson - è giocare in un posto dove poter sentire la fiducia dell'allenatore e dell'ambiente. E io queste cose a Napoli so di averle: sono felice di essere lì, dove ho risolto tutti i tipi di problemi. Il Real Madrid? E' uno dei migliori club al mondo, ma al momento non c'è nulla di concreto". Poche ore dopo, la comparsa delle scritte. E allora?

LA TEORIA DEL COMPLOTTO E IL SILENZIO DELLA SOCIETA'
E allora gli addetti ai livori sostengono un'altra tesi: quelle scritte potrebbero essere state realizzate "ad arte" con lo scopo di spingere lontano da Napoli il giocatore, di avvelenare il clima intorno a lui, di determinare una situazione che porti al fatidico "non ci sono più le condizioni per restare". Una strategia che avrebbe l'obiettivo di "giustificare" o addirittura "suggerire" una cessione anche a prezzo ridotto del calciatore. Ma chi ci guadagnerebbe?

Per il momento, a far rumore è il silenzio assoluto della società, che anche rispetto all'inquietante episodio delle scritte (non si era mai arrivati a tanto a Napoli, nemmeno contro i calciatori meno amati dalla tifoseria) non ha ritenuto di dire una parola chiara e di difendere quello che resta un immenso patrimonio sportivo e finanziario. L'occasione giusta potrebbe essere la presentazione di Benitez, tra 24 ore.

De Laurentiis dovrà dire se quei 63 milioni sono diventati "trattabili" o no. E chiarire se il Napoli ha la voglia e la forza di contrastare le mille "manine" che nell'ombra tentano di incrinare la storia d'amore tra Cavani e i tifosi azzurri. Magari per costringerlo ad andarsene a Madrid, come vorrebbero mamma e papà. O a Londra, dove preferirebbe la sua nuova fidanzata napoletana....

 

 

 

 

LA TRIPLETTA DI CAVANI ALLINTER CAVANICAVANICAVANImourinho mad b AURELIO DE LAURENTIIS NAPOLI STRISCIONE CONTRO CAVANI NAPOLI STRISCIONE CONTRO CAVANI

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