CAZZULLO, MEJO DI DJOKOVIC! – "JANNIK SINNER HA UN NOME FRANCESE, PARLA TEDESCO, TWITTA IN INGLESE E HA LA RESIDENZA FISCALE A MONTECARLO (MA QUEST’ULTIMO PER GLI ITALIANI NON È UN PROBLEMA). PER ORA ENTUSIASMA GLI APPASSIONATI MA SCALDA POCO I CUORI DI CHI NON SEGUE IL TENNIS. CON OGNI PROBABILITÀ SARÀ IL PRIMO ITALIANO A VINCERE UNO SLAM SULLE SUPERFICI VELOCI - RESTA DA CAPIRE PERCHÉ UN ATLETA RITIRATOSI DA QUARANT’ANNI COME PANATTA SIA AL CENTRO DELLA VITA PUBBLICA PIÙ DEL CAMPIONE DI OGGI…"
Da “Lo dico al Corriere” – la rubrica della posta del “Corriere della Sera” – 6 ottobre 2023
Caro Aldo
Sinner ha battuto il numero due al mondo, il suo amico spagnolo Carlos Alcaraz, nella semifinale del prestigioso torneo Atp 500 di Pechino. Ora l’altoatesino è il quarto assoluto nella classifica mondiale, eguagliando Panatta, e dopo 47 anni. E Sinner ha battuto, per la prima volta, il russo Daniil Medvedev (7-6 7-6) e ha vinto il ChinaOpen: nono titolo Atp in carriera (2°500), per Jannik, 4°posto blindato, così come le Atp finals di novembre a Torino.
Tutto bellissimo e tutto legittimo. Tiferemo sempre per Sinner. Ma Sinner perché non tifa per l’Italia e non gioca, con la maglia azzurra, quando il capitano della Nazionale, Volandri, convoca il Number one del tennis, come di recente a Bologna, per difendere i colori della nostra amata Nazione in Coppa Davis?
Pietro Mancini
Risposta di Aldo Cazzullo:
Caro Pietro,
Jannik Sinner è sicuramente, e non da oggi, il più forte tennista italiano in attività. Con ogni probabilità sarà il primo italiano a vincere uno Slam sulle superfici veloci; finora abbiamo nel palmarès solo i due Roland Garros di Nicola Pietrangeli e quello vinto nel 1976 da Adriano Panatta. Ma i paragoni con il passato sono sempre impossibili, a maggior ragione in uno sport che è molto cambiato come il tennis. Difficile poi immaginare due tennisti e due uomini più diversi di Sinner e Panatta.
Sinner è un giocatore molto solido. Difficilmente perde contro colleghi più deboli. Per batterlo devi essere più forte di lui. Al mondo sono più forti di lui soltanto in tre: Djokovic (ma stiamo parlando di uno dei più grandi uomini di sport di ogni tempo), Alcaraz e Medvedev. Alcaraz e Medvedev li ha battuti a Pechino. Prima o poi Sinner batterà anche Djokovic, magari nelle finali Atp di Torino.
Panatta era un giocatore estroso. Poteva perdere con chiunque e battere chiunque. Le due uniche partite che Bjorn Borg ha perso al Roland Garros le ha perse contro Panatta. Al tempo l’attenzione del grande pubblico era calamitata dalla Coppa Davis, che ora non conta più quasi nulla.
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Sinner ha detto a Gaia Piccardi del Corriere che le finali le giocherà, e forse torneremo ad appassionarci alla Davis. Resta da capire perché un atleta ritiratosi da quarant’anni come Panatta sia al centro della vita pubblica più del campione di oggi. Sinner ha un nome francese, parla tedesco, twitta in inglese e ha la residenza fiscale a Montecarlo (ma quest’ultimo per gli italiani non è un problema). Per ora entusiasma gli appassionati ma scalda poco i cuori di chi non segue il tennis. Prima o poi lo farà. Di sicuro abbiamo un campione.
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