messi dibu martinez de paul

"LEO MESSI E' UN FALSO BUONO” – ALDO CAZZULLO CONTRO L’ESULTANZA “A VOLTE VOLGARE” DEI CALCIATORI DELL’ARGENTINA. DAL GESTACCIO DEL "DIBU" MARTINEZ, CON IL PREMIO POGGIATO SULL'AUGELLO, ALLE PAROLE ROVENTI DI DE PAUL (“MI AVETE MASSACRATO, ADESSO DOVETE SUCCHIARMI BENE IL CAZZO”) – I CORI DEGLI ARGENTINI: “GIORNALISTI FIGLI DI PUTTANA” - VIDEO

 

 

Dal “Corriere della Sera”

 

messi coppa del mondo

Caro Aldo, sono rimasto esterrefatto nel vedere, al termine della finale del Campionato mondiale di calcio, il portiere della nazionale argentina Martinez premiato quale migliore portiere del Mondiale e vincitore con la sua nazionale, esibire il trofeo con un gestaccio, davanti a milioni di telespettatori di tutto il mondo.

Arnardo Zambon

 

C'è un limite all'esultanza? Io penso proprio di no! Il gesto triviale e volgare del portiere argentino lo dimostra. Le esultanze sguaiate e scomposte non mi piacciono e le censuro. Che ne pensa?

Duilio Sfalcin

emiliano martinez 2

 

Risposta di Aldo Cazzullo

Cari lettori, l'esultanza eccessiva e a volte volgare è stata uno dei tratti di questo Mondiale. Il Dibu Martinez ha sostenuto di aver rivolto quel gesto ai suoi critici; ma l'aveva già fatto in passato.

 

Rodrigo De Paul ha invitato chi aveva scritto male di lui a praticargli un rapporto orale; ma se perdi con l'Arabia Saudita, è difficile che i giornali scrivano bene di te. Gli inviati argentini, più qualche straniero, hanno atteso per tre ore i campioni del mondo fuori dagli spogliatoi. Quando sono arrivati, in testa Messi con la Coppa, non hanno parlato, ma cantato un coro degli Hinchas, gli ultras, che dice «puto periodista y la puta que lo parió», insomma giornalisti figli di buona donna.

 

messi

I colleghi non si sono offesi; in Argentina è un'espressione più scherzosa che ingiuriosa; e poi si sentivano campioni del mondo anche loro. Però Messi - che, spero vi sia chiaro, è un finto buono - deve tenere conto che in zona mista non ci sono Borges e Soriano, e neppure i direttori del Clarín e della Nación ; ci sono veterani dei Mondiali e giovani free-lance, molti con la sua maglietta numero 10, che avevano attraversato l'oceano per raccontare le sue gesta. Qualche parola non banale poteva pure dirla.

 

rodrigo de paul

Di solito si confidava con il suo biografo, Guillem Balagué; infatti tutti ci appostavamo accanto a lui, sapendo che si sarebbe fermato. Mbappé non faceva neppure quello. Professione Reporter, la newsletter molto informata di Andrea Garibaldi, ha ripubblicato un articolo scritto da Mario Sconcerti due anni fa sulla Lettura . Il grande giornalista, scomparso alla vigilia della finale che sarebbe stata la più bella anche della sua vita (Italia-Germania 4-3 e Italia-Brasile 3-2 non furono finali), raccontava della consuetudine che c'era e non c'è più tra giornalisti e calciatore; in particolare di un viaggio con Burgnich su una macchina cui bisognava aggiungere l'acqua nel radiatore a ogni autogrill, e Burgnich che aveva marcato Pelé si prestava volentieri, Sconcerti lo ricorda con l'annaffiatoio in mano (ora non c'è più nessuno dei due). Erano ragazzi normali, che guadagnavano bene ed erano grati che ci fossero persone interessate a loro. Ve lo immaginate Burgnich che fa in mondovisione un gesto come quello del portiere dell'Argentina?

rodrigo de paulrodrigo de paulemiliano martinez 3aldo cazzullo foto di bacco (2)messi van gaal 3

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