CECO E PURE KRETINSKY – IN AMBIENTI FINANZIARI SI SUSSURRA CHE UN MAGNATE CECO, DANIEL KRETINSKY, CO-PROPRIETARIO DELLO SPARTA PRAGA E DI RECENTE ENTRATO NELLA COMPAGINA AZIONARIA DI “LE MONDE” SIA INTERESSATO ALLA ROMA – DA TRIGORIA E BOSTON NEGANO, PALLOTTA NON PARE INTENZIONATO A MOLLARE…
Luca Valdiserri per il Corriere della Sera
Non è un bel momento per la Roma nona in campionato, a -15 dalla Juve, a -5 dal quarto posto (l' ultimo buono per la qualificazione in Champions) e contestata sabato sera dai suoi tifosi alla stazione di Campo di Marte dopo il pareggio contro la Fiorentina.
Eppure c' è ancora chi pensa che la società giallorossa abbia un grande fascino. Tra questi c' è Daniel Kretinsky, 43 anni, ceco, milionario numero 924 della classifica di Forbes, proprietario del gruppo energetico EPH che possiede e gestisce attività in Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania, Italia, Regno Unito, Polonia e Ungheria.
Kretinsky è appassionato di calcio: dal 2004 è co-proprietario dello Sparta Praga e il suo modello è Roman Abramovich. Il calcio ceco gli va stretto e vorrebbe alzare la posta. Nei giorni scorsi si è parlato di un' offerta da 600 milioni di euro al Fondo Elliott per acquistare il Milan. In ambienti milanesi si sussurra invece che la squadra a cui Kretinsky è interessato sia la Roma. Il gruppo del magnate ceco ha acquistato in Italia le centrali termoelettriche di proprietà della tedesca E.On, in Inghilterra l' impianto a carbone di Eggborough e ha una partecipazione nel gasdotto che porta al confine austriaco il gas russo. Recentemente Kretinsky è entrato nella compagine azionaria di Le Monde.
Secondo il sito italiano, EPH impiega 25 mila lavoratori, ha ricavi per 6 miliardi di euro e un utile netto di 800 milioni.
Ma la Roma è in vendita? Da Trigoria e Boston negano. Il presidente Pallotta non ha ancora ottenuto sul campo i risultati che sperava, ma non ha intenzione di mollare. Sullo sfondo c' è il discorso dello stadio, che Pallotta è ancora convinto di poter costruire: la società non è stata coinvolta dalla raffica di arresti nell' ambito dell' inchiesta Rinascimento. I tempi, però, continuano a dilatarsi. È lapalissiano che un conto è vendere un club senza lo stadio di proprietà e un conto con. Nei giorni scorsi c' è chi ha ipotizzato che Pallotta potrebbe fare un' offerta per i terreni di Eurnova sui quali costruire l' impianto a Tor di Valle.
L' interesse della Roma e del suo presidente - è la tesi giallorossa - è tutto incentrato sulla trasferta di Mosca: mercoledì sera, contro il Cska, la Roma si gioca una bella fetta di qualificazione agli ottavi di finale e almeno una ventina di milioni di euro tra premi Uefa e incassi. La Champions, nella scorsa stagione, ha portato 84 milioni nelle casse giallorosse: una miniera d' oro.
Il momento della squadra è quello che è e Di Francesco recupererà solo Manolas, mentre De Rossi resterà a casa. In Champions League, però, la Roma si trasforma. E guadagna appeal e valore sul mercato.