carolyn christov bakargiev -–-foto-eduardo-knapp-

CHRISTOV SALVACI TU! - CI SARÀ BISOGNO DI CAROLYN CHRISTOV-BAKARGIEV PER RICUCIRE E RISANARE DUE MUSEI TRA I PIÙ IMPORTANTI DEL PAESE: LA GAM A TORINO E IL CASTELLO A RIVOLI

Carolyn Christov Bakargiev Carolyn Christov Bakargiev

http://mammi.blogautore.espresso.repubblica.it/

 

Torna a casa Carolyn Christov-Bakargiev ed è una bella cosa.

Ha vinto lei tra 171 candidature il “Call for the position of director of Gam e Castello di Rivoli” che la Fondazione Torino Musei pubblicò solo in inglese (stranezze globali).  

 

Carolyn l’inglese lo conosce bene. La biografia ufficiale racconta che  è nata il 2 dicembre del 1957 sotto il Sagittario (segno di fuoco) a Ridgewood, New Jersey, Stati Uniti, dove il padre (bulgaro) e la madre (piemontese) si erano trasferiti nell'immediato dopoguerra.

 

Carlolyn Christov BakargievCarlolyn Christov Bakargiev

Famiglia colta con mamma archeologa che manda la bimba a studiare nel liceo francese e poi a Pisa dove la ragazza, eclettica fin da allora, si lancia in una fusione di discipline che producono una tesi su arte e poesia dell’America Anni Cinquanta.

 

Il bando dunque lo ha saputo leggere persino in filigrana visto che conosce bene anche il museo di Rivoli dove è stata a lungo curatore sotto la direzione di Ida Giannelli ( tra tutti i direttori del contemporaneo fu forse il migliore) e dove mise in scena  rassegne importanti come Moderns. Mostre non facili, complesse nel pensiero e nel percorso  con una  molto inedita e premonitrice rilettura dell’arte  e della storia dell’arte.

 

CAROLYN CHRISTOV BAKARGIEV AL TIMONE DI DOCUMENTA CAROLYN CHRISTOV BAKARGIEV AL TIMONE DI DOCUMENTA

Per nostra fortuna alla “Call” alquanto scombinata è seguita una  commissione alquanto seria:  Gabriella Belli direttrice dei Musei Civici Veneziani; Francesco Manacorda direttore della Tate di Liverpool;  Bernard  Blistène direttore del Pompidou. Tre  belle menti al lavoro su tutti quei candidati e alla fine  il trionfo del Bakargiev stile “ambizioso e visionario” ( come sempre).

 

Di visionarietà ci sarà bisogno, per ricucire e risanare dai colpi di una feroce “spending review” due musei tra i più importanti del paese: la Gam a Torino e il Castello a Rivoli. Ricucirli in tutti i sensi. Accorciare la distanza geografica tra l’uno disteso in città e l’altro arrampicato sui monti. Tra le collezioni (i Casorati della Gam; i Merz e gli Zorio di Rivoli). Tra le metodologie di classico stampo museale l’una, di grande potenza scenografica l’altro.  E Il budget per tanta impresa ovviamente sarà risicato.

 

CASTELLO DI RIVOLI CASTELLO DI RIVOLI

Carolyn  ha parecchie frecce al suo arco: la stima del mondo dell’arte internazionale; l’appoggio di grandi e potenti artisti e intellettuali ( a Venezia ad annunciare la Biennale di Istanbul che sotto la sua direzione aprirà in settembre le era accanto il Nobel Orhan Pamuk); la sua sorprendente intelligenza e in fondo anche il suo non cedevole carattere.

 

Due giorni dicono le cronache è durata la trattativa sul suo compenso e sulle condizioni che ha preteso per dirigere le due istituzioni torinesi. Ma del resto chi ha carattere ha sempre cattivo carattere. E Carolyn di carattere ne ha da vendere.

 

CASTELLO DI RIVOLI CASTELLO DI RIVOLI

Con quell'accento ibrido, fusione e rammendo di tutte le sue origini e permanenze, con quel suo aspetto professorale che nulla concede all'immagine modaiola della curatrice art style, con quella ginnastica mentale che ci fa faticare sempre (ma poi ci dà soddisfazione e cerebrali endorfine) ,ostinata e convinta dei suoi progetti Carolyn Christov-Bakargiev non si preoccupa troppo di piacere ai media e le sue conferenze stampa uccidono i cronisti incapaci di tradurre in articoli le sue ermetiche invenzioni, i suoi nessi logici sghembi, i suoi logaritmi mentali.

 

Lei non punta al glamour. Non insegue le star. La mitica visita di Brad Pitt alla sua meravigliosa Documenta fu immortalata in una serie di foto che lo vedono scarpinare dietro a  una volitiva Carolyn docile come un alunno delle elementari.

 

Carolyn ( adestra) con da sinistra Marco Tirelli, Francesco Moschini, Daniela Ferraria, Camilla Nesbitt, Erica Fiorentini, Alessandra MammìCarolyn ( adestra) con da sinistra Marco Tirelli, Francesco Moschini, Daniela Ferraria, Camilla Nesbitt, Erica Fiorentini, Alessandra Mammì

E nonostante tutto  i suoi progetti vincono e la sua Documenta è stata fra le più visitate di sempre.  Una mostra dove l'arte è stata il termometro e specchio di tutte le cose. Linguaggio universale che non conosce barriere linguistiche. Una foresta di simboli (cit. Baudelaire) dove il senso della vita si decanta e dove tutti i saperi si fondono, rendendo visibile l'invisibile, evidente ciò che è criptico.

 

E’ il metodo Carolyn, Un lavoro che abbraccia scienze, matematica, fisica. Si allarga alla biologia, alla mineralogia e persino alla parapsicologia e alla telepatia. Rivendica il diritto all'arte per tutti gli esseri viventi del pianeta compresi gli animali a noi vicini e quelli lontani: le belve e gli insetti e i vermi.

christovchristov

 

Cosa farà a Torino? Difficile dirlo. Ma in momenti di crisi e di sfiducia come quello che  stiamo vivendo è di gente come lei che abbiamo bisogno. Persone coraggiose dai progetti difficili. Che sanno osare, rilanciare, immaginare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...