goal line technology

CLAMOROSO A LISBONA! L’UEFA ANNUNCIA CHE A CAUSA DI PROBLEMI TECNICI ALL’ESTADIO DA LUZ, STASERA IL MATCH FRA BENFICA E JUVENTUS SARÀ SENZA GOAL LINE TECHNOLOGY – LA SQUADRA PORTOGHESE NON HA MAI PERSO. E CERCHERÀ DI NON FARLO STASERA: UN PUNTO BASTA PER APPRODARE AGLI OTTAVI DI CHAMPIONS - I PUNTI DI FORZA: RAMOS, CHE HA FIRMATO 10 GOL IN 17 GARE, L'EX INTERISTA JOAO MARIO (6 RETI), IL CENTROCAMPISTA BRASILIANO NERES

Stefano Boldrini per “il Messaggero”

 

goal line technology

La maledizione di Bela Guttmann oscura ancora la storia del Benfica («Dopo di me, questo club non vincerà mai in Europa», disse il giorno del polemico addio l'allenatore ungherese delle due Coppe dei Campioni, conquistate dalle Aquile nel 1961 e nel 1962), ma in Portogallo, il club di Lisbona sta tornando protagonista.

 

L'1-0 di venerdì sul campo del Porto ha certificato la superiorità in campionato: + 6 sugli stessi Dragoni e sullo Sporting Braga. Un cammino travolgente: nove successi e un pareggio nella Liga, ma ancora più rilevante è il bilancio assoluto, con quindici vittorie e cinque ics. Il Benfica non ha mai perso. E cercherà di non farlo ovviamente stasera contro la Juve: un punto basta per approdare agli ottavi di Champions.

 

LA SCALATA

goal line technology

Il ritorno in alto di questa storica squadra portoghese non è frutto del caso. La presidenza dell'ex Fiorentina e Milan Rui Costa ai vertici del club ha coinciso con un profondo cambio di rotta. Basta con le vecchie glorie, via libera ai giovani. A fine stagione, una cessione eccellente s' impone sempre per questioni di bilancio, ma il Benfica riesce puntualmente a trovare soluzioni alternative.

 

L'ultimo esempio riguarda la vendita di Nunez al Liverpool, per la cifra record di 75 milioni di euro: le Aquile hanno trovato in casa il sostituto, Gonçalo Ramos, classe 2001, dal 2013 al 2019 nell'accademia, nel 2020 nella formazione B e dal 2021 con i grandi. Ramos ha firmato 10 gol in 17 gare ed è il personaggio del momento, insieme all'ex interista Joao Mario (6 reti), al centrocampista brasiliano Neres (5 centri), al trequartista Rafa e al portiere greco Odysseas Vlachodimos.

 

juventus benfica 4

L'attivo di mercato è stato di 63 mln di euro, ma il Benfica è più forte di un anno fa.La scelta del nuovo allenatore, il tedesco Roger Schmidt, ex Psv Eindhoven, è l'altra chiave del boom. Ha imposto il modulo 4-2-3-1 e ha dato una vocazione offensiva al gioco delle Aquile, con passaggi fitti e verticalizzazioni improvvise. Schmidt ha 55 anni e l'esperienza si è avvertita nelle dichiarazioni di ieri: «L'ottavo posto in campionato e i tre punti in Champions non devono ingannare: la Juve è una big del calcio europeo.

 

Allegri ha vinto molto. Avversari così vanno sempre rispettati. Basta un punto per qualificarci, ma non possiamo fare calcoli». Ieri Schmidt ha fatto notizia per un'altra vicenda: sono diventate virali le immagini dell'attaccante del Porto Taremi, che dopo il Classico lusitano ha spintonato il coach tedesco. Il popolo delle Aquile è ottimista. La voglia di chiudere il discorso stasera è scontata, per evitare i rischi di rimandare tutto al match in Israele in casa del Maccabi Haifa.

 

juventus benfica 5

La Juve è sbarcata in un Portogallo infastidito dagli scioperi aerei la questione della privatizzazione della TAP occupa il dibattito politico e, sul piano calcistico, turbato dallo scandalo sessista del Famalicao, dove l'allenatore della squadra femminile è stato sospeso per una brutta storia di violenze e ricatti. Stasera all'Estàdio da Luz terrà però banco la Champions. E qualcuno penserà ancora una volta a Guttmann.

juventus benfica 2juventus benfica 3

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO