antonio conte

COMANDA L’INTER – DOPPIO LAUTARO, CONTE SORPASSA IN VETTA LA JUVE ED ENTRA NELLA STORIA DELLA 'BENEAMATA'. ECCO PERCHE’ – MAROTTA: “VIDAL? DEI PENSIERI SI POSSONO FARE” – E SU KULUSUVESKI… -SARRI COMMENTA IL PARI CON IL SASSUOLO: "IN DIFESA ABBIAMO FATTO 3 CAZZATE NELLA STESSA AZIONE" - IMMOBILE NON SI FERMA PIU' E LA LAZIO BLINDA IL TERZO POSTO - IL MILAN PASSA A PARMA - VIDEO

 

Carlo Angioni per gazzetta.it

lautaro 3

 

 

lukaku lautaro

DOMINIO 

Anche se l’Inter, per la verità, meglio poteva fare. I nerazzurri, che fanno il pieno di entusiasmo in vista la doppietta Roma e Barcellona al Meazza (il 6 e il 10 dicembre), dominano il primo tempo ma si prendono qualche rischio di troppo nella ripresa, quando la Spal si sveglia dal letargo. I ferraresi, penultimi, arrivano a San Siro con il primato negativo dello zero nella casella dei gol in trasferta. E infatti per 45’ non fanno niente in zona Handanovic. L’unico a farsi vedere è Petagna, prima con un tiraccio e poi per uno zigomo sanguinante causa gomitata fortuita di De Vrij.

 

L’Inter, che fa riposare Godin e mette Lazaro titolare a sinistra, va con il pilota automatico senza però uccidere il match. Con Lautaro terminale sempre più efficace: il numero 10 è già a quota 13 gol stagionali. Nessuno l’avrebbe immaginato un anno fa, oppure la scorsa estate quando si parlava di Lukaku-Dzeko come nuova coppia d’attacco per Conte. Il Toro fa le prove generali al 15’ di testa (pallone alto) su cross di D’Ambrosio. Un minuto dopo ecco l’1-0: Brozovic vince un contrasto con Valdifiori a centrocampo e da terra serve Lautaro, che punta l’area e prima di entrare incrocia il destro e la mette nell’angolino. Il raddoppio, di testa, arriva al 41’: il cross di Candreva è troppo invitante, il Toro schiaccia in mezzo all’area. Pillola statistica: l’interista ha segnato 10 gol su 13 nei primi 30 minuti; gli altri 3 sono arrivati quando ha firmato la doppietta (con Sassuolo, Slavia Praga e Spal).

antonio conte

FIAMMATA SPAL 

 

Sembra tutto troppo facile. Eppure la Spal improvvisamente dà segni di vita.E con Vicari, bravissimo nello slalom in mezzo alla difesa nerazzurra, segna al 51’ (con il primo tiro in porta). Lo schiaffo fa arrabbiare Conte e sorprende l’Inter, che per qualche minuto balla: al 55’ altro brividone per gli oltre 61mila di San Siro, ma Murgia arriva in ritardo e Handa risolve. Poi riecco i nerazzurri: al 56’ Lautaro schiaccia su cross di Lukaku ma stavolta Berisha respinge con le gambe, al 60’ è ancora il portiere della Spal a stoppare Candreva. Ora sì che è partita vera.

 

Al 68’ spreca tutto Lautaro: Lukaku lo mette solo davanti a Berisha ma l’argentino perde tempo e viene murato. Al 70’ ci prova Floccari, appena entrato, ma va centrale. Ancora Spal al 74’: Tomovic, liberissimo davanti alla porta, all’altezza del dischetto, svirgola. Conte capisce che va cambiato qualcosa e riassesta i suoi: dentro Godin-Biraghi-Borja Valero, fuori Lazaro-Candreva-Gagliardini. C’è da soffrire e da resistere, con Kurtic che nel recupero mette a lato di poco. Ma alla fine si può fare festa: l’Inter è di nuovo prima, il Meazza canta "salutate la capolista".

 

MAROTTA

Gianni Pampinella per www.fcinter1908.it

 

antonio conte

A pochi minuti dal fischio d’inizio di Inter-Spal, Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le parole del dirigente nerazzurro: “Il pareggio della Juve? Siamo abituati a queste situazioni, noi dobbiamo essere concentrati sulla partita di oggi. Esame di maturità? Gli esami si fanno ogni domenica indipendentemente dal blasone dell’avversario. Bisogna essere motivati e concentrati e sono certo che Conte riuscirà a mantenere la concentrazione alta”.

 

GLI INFORTUNI  – “È un momento difficile per degli infortuni soprattutto per un settore specifico che è il centrocampo. Ma credo che i giocatori che Conte metterà in campo sono all’altezza della situazione così come tutto il gruppo che lui allena quotidianamente. Se diamo una mano a Conte? È un bravissimo professionista, sa quando deve usare il bastone o la carota. Lui le partite le prepara sempre molto bene indipendentemente da tutto, sa da solo quello che deve fare”.

antonio conte

 

SENSI – “Ha problematiche di carattere muscolare, faremo degli approfondimenti clinici. E’ delicato e difficile, sia l’analisi che la diagnosi. Faremo accertamenti ma sono fiducioso, non è nulla di grave ma dobbiamo inquadrare meglio la situazione

 

VIDAL E KULUSEVSKI – “Vidal è un giocatore importante nello scenario mondiale. Io e Conte siamo legati da un rapporto di amicizia ed è un rapporto basato anche della grande considerazione che abbiamo di lui. Tantissime squadre lo vorrebbero, purtroppo è nel Barcellona. In una convergenza positiva dei pensieri si possono fare. In un settore che purtroppo è in sofferenza. È normale, come diceva Conte abbiamo una rosa ristretta rispetto alle competizioni alle quali partecipiamo. Kulusevski? Con Faggiano siamo amici e ne parleremo in una sede diversa“.

 

antonio conteantonio conteantonio conteantonio conte zhangantonio conte marotta

lukaku lautarolukaku lautarolukaku lautaro

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA