donnarumma meme

COME DAGO-RIVELATO, DONNARUMMA DOVRÀ PARARE ANCHE I FISCHI MERCOLEDI’ SERA QUANDO TORNERA’ A SAN SIRO. IN PROGRAMMA LA SEMIFINALE DI "NATIONS LEAGUE" CONTRO LA SPAGNA. IL TAM TAM DEI TIFOSI MILANISTI PREANNUNCIA GRANDE CONTESTAZIONE NEI CONFRONTI DI “DOLLARUMMA” CHE FA SAPERE: "I FISCHI? MI DISPIACEREBBE". GRANDE ATTESA: I BIGLIETTI VENDUTI HANNO SUPERATO QUOTA 32 MILA, IL PIENONE (IN PERCENTUALE) È ASSICURATO...

 

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/flash-forse-gigio-donnarumma-rimpiangera-protezione-284088.htm

 

 

Franco Ordine per “il Giornale”

 

donnarumma psg 15

Mercoledì sera, a San Siro, ritroveremo l'Italia di Wembley campione d'Europa. È la grande occasione per rivedere all'opera quei magnifici interpreti della migliore estate della nostra vita. Peccato solo che manchino all'appello un paio dei protagonisti, Immobile e Belotti su tutti. Mancini ha già dimostrato di riuscire nell'arte dell'arrangiarsi.

 

È in gioco la finale della Nations league, un'altra invenzione della solita Uefa a caccia di incassi e sponsor con l'etichetta traballante dell'esclusiva messa in discussione seria dal tribunale di Madrid e tra un po' anche dall'autorità europea. Dietro l'appuntamento milanese, ribolle una grande attesa: i biglietti venduti hanno superato quota 32 mila, il pienone (in percentuale) è assicurato.

 

donnarumma psg 13

E col pienone si fiuta anche il rischio che una fetta di quel popolo di spettatori di matrice milanista abbia una gran voglia di regolare, in pubblico e davanti a tv e alla Spagna che fu un competitor eccezionale in semifinale, i conti privatissimi con Gigio Donnarumma. Sul web e sui social, si leggono e si colgono propositi bellicosi: un bel festival di fischi e pernacchie è in preparazione dopo i volgari e minacciosi striscioni di qualche settimana prima.

 

Gigio Donnarumma è uscito dal Milan senza una sola spiegazione, se non quella (di comodo) diffusa dal suo agente («vuole lasciare la comfort zone»). L'ha fatto - approfittando della chiusura degli stadi- in un comodo silenzio e senza recitare un solo grazie a chi l'ha allevato, fatto diventare uomo, arricchito per 4 anni dando un tetto e uno stipendio mai meritato (1 milione di euro) al fratello Antonio, portiere poco dotato adesso finito in Lega pro, a Padova.

 

donnarumma in panchina psg

Donnarumma ha evitato con cura ogni confronto con le domande più pertinenti, di recente ha voluto ringraziare «famiglia e fidanzata per il sostegno ricevuto» perché a Parigi non ha certo trovato quel che il suo agente gli aveva promesso, e cioè il ruolo indiscutibile da titolare e la possibilità di giocare campionato e Champions senza mai accomodarsi in panchina.

 

Invece, la presenza dell'esperto Navas, l'ha costretto a provare la malinconia della panchina. Ieri ha giocato titolare, con il Psg che ha incassato la prima sconfitta, 2-0, per mano del Rennes. Il Milan, sul campo, l'ha già dimenticato. Mike Maignan, il suo sostituto, ha raccolto in poche settimane credito e stima che sembravano in discussione. Paolo Maldini, l'ha anche salutato con affetto e stile. Sono i comportamenti diversi che determinano, presso la pubblica opinione, le censure le quali valgono più di qualche fischio rancoroso. Perciò la sua presenza a San Siro, con la maglia azzurra della Nazionale e quel simbolo sul petto della coppa conquistata, non può giustificare nessuna contestazione. Al limite, sarà consentito il disinteresse da parte dei suoi ex aficionados.

donnarumma euro 2020 3donnarumma 3donnarumma memedonnarumma memedonnarumma memedonnarumma memedraghi donnarumma 19IL RIGORE PARATO DA DONNARUMMA A MORATAdonnarumma azzurri al quirinaledonnarumma memeGIGIO DONNARUMMA ESULTA DOPO I RIGORI CON LA SPAGNAdonnarumma euro 2020 2

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…