gerard pique

COME MAI GERARD PIQUÉ HA IMPROVVISAMENTE DATO L'ADDIO AL CALCIO? L'ANNUNCIO DEL DIFENSORE BLAUGRANA ARRIVA LO STESSO GIORNO IN CUI IN SPAGNA È STATA APPROVATA LA NUOVA LEGGE SULLO SPORT CHE VIETA AI GIOCATORI IN ATTIVITÀ DI AVERE RAPPORTI COMMERCIALI CON UNA COMPETIZIONE A CUI PARTECIPANO - LO SPAGNOLO È IL PRESIDENTE DELLA "KOSMOS HOLDING", CHE PARTECIPA ALL'ORGANIZZAZIONE DELLA SUPERCOPPA SPAGNOLA - A PESARE SULLA SCELTA DEL DIFENSORE CI SAREBBERO ANCHE I RAPPORTI NON IDILLIACI CON XAVI, CHE NON AVREBBE GRADITO…

1. COSA C'È DAVVERO DIETRO L'ADDIO AL CALCIO DI PIQUÉ

Da www.calciomercato.com

 

gerard pique

Il giorno dopo l'annuncio di Gerard Piqué, partono gli interrogativi. E la domanda, in fondo, è una sola: perché ora? Per quale motivo, una leggenda del Barcellona ha deciso di dire "Stop" così all'improvviso, a stagione in corso? Le riflessioni guardano in diverse direzioni.

 

MOTIVI

 Intanto, c'è la parte romantica. La leggenda blaugrana che dice basta in uno dei momenti più delicati della storia del club. Facendo un passo indietro, per non essere un peso per società e tifosi, a livello economico ma anche sportivo. Comprensibile, Piqué ha vinto tutto in carriera e una scelta "d'immagine" non stupirebbe. Ma non c'è solo questo. Forse Xavi, tecnico dei catalani, ha capito che Gerard al momento è altrove con i pensieri. Vita privata a parte, lo spagnolo è ormai un imprenditore affermato in diversi campi.

 

gerard pique kosmos

E con la Kosmos Holding, fiore all'occhiello del suo impero, non molto tempo fa ha acquisito l'organizzazione della Coppa Davis per i prossimi 25 anni, partecipando anche all'organizzazione della Supercoppa spagnola. Tra viaggi in giro per il mondo e progetti di rilievo, con annesse polemiche per conflitto di interessi, il classe '87 negli ultimi anni ha fatto un po' tutto restando un calciatore, ma forse oggi si è reso conto che non è più possibile. O perlomeno, che sarebbe stato sempre più complicato.

gerard pique

 

LA NUOVA LEGGE

La scelta di Piqué si deve a una compartecipazione di fattori. Come spiegato a più riprese dalla stampa spagnola, il discorso sul conflitto di interessi ha avuto un'incidenza rilevante. Natalia Torrente, giornalista di Relevo, ha spiegato che Piqué ha annunciato il suo ritiro lo stesso giorno in cui è stata approvata la nuova legge sullo sport in Spagna. Un regolamento che vieta ai giocatori in attività di avere rapporti commerciali con una competizione a cui partecipano.

gerard pique

 

Coincidenze? Forse. Si tratta, per l'esattezza, di una legge non retroattiva e che non andrebbe a influire sull'attività passata, ma su quella futura (precisiamo che, dopo l'approvazione del Congresso, per la legge dovrà arrivare anche l'ok in  Senato). Cuore e testa: la scelta di Piqué si spiega così.

 

2. L’ADDIO DI PIQUÉ, PIÙ IMPRENDITORE CHE CALCIATORE: XAVI, SHAKIRA, DUE ANNI DI INVESTIMENTI E CONFLITTI D’INTERESSI 

Federico Targetti per www.calciomercato.com

 

gerard pique

E’ arrivata in anticipo rispetto alle previsioni, ma Gerard Piqué ha diffuso una comunicazione attesa comunque entro la fine della stagione: l’addio al Barcellona, nella fattispecie al Camp Nou che è stata la sua casa per la quasi totalità della carriera, si consumerà sabato contro l’Almeria. In effetti è dall’arrivo di Xavi al posto di Koeman sulla panchina blaugrana, nel corso della stagione 2021-22, che il numero 3 è conclamatamente una seconda linea, non più centrale nel progetto ma ancora importante nello spogliatoio per il suo senso di appartenenza. Una devozione alla causa, la sua, che lo ha spinto anche a tentare di acquistare delle quote di Barça Studios in estate, quasi a voler finanziare lui stesso, da calciatore, il mercato faraonico della sua squadra del cuore. Ma non è che una delle tante vicende che hanno movimentato la coda della storia di Piqué al Barcellona.

GERARD PIQUE SHAKIRA

 

TRA MOGLIE E MARITO…

Non si può trascurare la fine della relazione con la pop star colombiana Shakira, che ha monopolizzato le prime pagine dei rotocalchi di gossip finché non sono sopraggiunti Icardi e Wanda Nara. Ultimamente Piqué ha rinunciato alla vita da atleta e si è fatto spesso pizzicare in giro per locali in compagnia del giovane Riqui Puig, cosa che all’ex compagno Xavi non è piaciuta per nulla: “Grazie di tutto Gery, ma devi farti da parte”. Lui, forte dei circa 50 milioni di stipendi arretrati che gli deve il Barcellona in seguito a svariate rinunce concesse assieme ai senatori Busquets e Sergi Roberto, ha fatto finta di non sentire. Almeno fino ad oggi.

gerard pique riqui puig

 

PIU’ IMPRENDITORE CHE ALTRO

Barça Studios sarebbe stata solo una delle molte società di cui il centrale spagnolo fa parte o che possiede: “Sul mio conto corrente ho più soldi di tutto l’Espanyol”, aveva detto prima di un derby con la squadra meno famosa della città. Nel suo asset patrimoniale ci sono aziende alimentari, occhiali da sole, immobili, eSport e bevande sportive. E poi la Kosmos Holding, fiore all’occhiello dell’impero Piqué, che ha in mano l’organizzazione della Coppa Davis per i prossimi 25 anni e partecipa pure a quella della Supercoppa Spagnola.

 

gerard pique

 Con tutte le polemiche per l’evidente conflitto d’interessi che si possono immaginare. E non finisce qui, perché recentemente il difensore ha investito 20 milioni nell’acquisto di un terreno da destinare alla costruzione di un albergo di lusso, salvo poi scoprire un intero sito archeologico con qualcosa come 15 tombe subito passate al vaglio degli esperti. Lavori stoppati ed ennesimo inconveniente nell’ultimo periodo, ma la carriera da uomo d’affari di Piqué è ormai lanciata.

 

gerard pique

E POI PRESIDENTE?

Non è da escludere in un prossimo futuro che Piqué possa assumere il ruolo che adesso è di Joan Laporta, lo stesso presidente che ha ufficialmente smentito il coinvolgimento del calciatore nella vicenda Barça Studios, ma che secondo i media spagnoli avrebbe semplicemente detto “No grazie”. Il Barcellona, una delle polisportive più importanti al mondo, ha un vero e proprio sistema di elezioni a suffragio universale tra tutti i soci regolarmente iscritti, e il presidente non può rimanere in carica per più di due mandati della durata di 4 anni ciascuno.

 

Un vero e proprio “Stato” sportivo, che, non ci sarebbe affatto da stupirsi, il culé Piqué potrebbe presto annettere al suo sconfinato impero, dopo aver salutato il prato verde su cui, da calciatore, ha vinto tutto.

gerard pique

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)